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    MADURO, SOTTO A CHI COCA - NON ESSENDO RIUSCITO IL 'GOLPETTO' DI GUAIDO', CI DEVE PENSARE COME AL SOLITO IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA, CON L'OFFENSIVA FINALE DEGLI AMERICANI SUL VENEZUELA, UN ''NARCOSTATO'' GUIDATO DA UNA GANG DI TRAFFICANTI DI COCAINA DA ARRESTARE AL PIÙ PRESTO. OLTRE AI 15 MILIONI DI TAGLIA SUL PRESIDENTE, ALTRI 10 PER CIASCUNO DEI PEZZI GROSSI DEL GOVERNO, CHE ''INONDA GLI STATI UNITI'' DI POLVERE BIANCA, GRAZIE A UNA FRANGIA DISSIDENTE DELLE FARC


     
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    Rocco Cotroneo per il “Corriere della Sera

     

     

    nicolas maduro nicolas maduro

    In Venezuela Nicolás Maduro è alla guida di un «narcostato», è al vertice di una gang di trafficanti di cocaina e dev' essere arrestato al più presto. L' amministrazione Trump lancia una sorta di offensiva finale contro il regime chavista, approfittando delle difficoltà economiche del Venezuela aggravate dal contagio e dal crollo del prezzo del petrolio. Il dipartimento di Stato ha anche offerto una taglia di 15 milioni di dollari per chi collaborerà all' arresto di Maduro, e 10 milioni per ognuno degli altri accusati, tutti pezzi grossi del chavismo. L' accusa principale è che il vertice del regime di Caracas, in collaborazione con una fazione dissidente delle Farc colombiane (la guerriglia è ufficialmente sciolta), stia «inondando gli Stati Uniti di cocaina».

     

    edgar zambrano juan guaido' edgar zambrano juan guaido'

    Il ministro della Giustizia William Barr stima che tra 200 e 250 tonnellate cubiche di polvere bianca siano passate attraverso il Venezuela, Paese di passaggio dai produttori andini in direzione degli Stati Uniti. È l' equivalente a «30 milioni di dosi letali». Il segretario di Stato Mike Pompeo sostiene che lo Stato venezuelano ha il pieno controllo dei porti e degli aeroporti del Paese che stanno consentendo il passaggio di enormi quantità di droga.

     

    donald trump riceve la moglie di guaido' fabiana rosales 1 donald trump riceve la moglie di guaido' fabiana rosales 1

    Le prove contro Maduro e il vertice del regime sono frutto di un lavoro collettivo di indagini tra varie città Usa. Si citano episodi specifici, come la tonnellata di cocaina trovata su un volo dell' Air France per Parigi, e episodi comprovati di rapporti tra i boss venezuelani e i guerriglieri colombiani. I rapporti di Maduro con le Farc risalirebbero al 2005, quando era ministro degli Esteri di Hugo Chávez. Nei mesi scorsi Maduro e i suoi erano stati colpiti con sanzioni personali per ragioni«politiche», alcuni papaveri del regime erano stati accusati di narcotraffico, ma mai si era arrivati a un capo di accusa di queste dimensioni.

     

     

    donald trump william barr donald trump william barr

    Appena sotto Maduro, nella gerarchia di quello che è chiamato il cartello de los Soles, ci sarebbero il ministro della Difesa Vladimir Padrino e il numero uno della Corte Suprema Maikel Moreno. In posizione subalterna il numero due del regime Diosdado Cabello.

    Il duro atteggiamento degli Stati Uniti, secondo molti analisti, ha come unico paragone le accuse formulate contro il dittatore di Panama Manuel Noriega negli anni Ottanta, che portarono ad un attacco armato e alla conduzione dell' accusato nelle carceri Usa, nelle quali rimase fino alla morte nel 2017.

     

    Maduro da parte sua si difende accusando gli Stati Uniti di cospirare con la Colombia ma anche negli Usa c' è chi fa notare come l' offensiva finale abbia ragioni schiettamente elettorali, con l' occhio di Trump puntato sull' elettorato latino della Florida in vista del prossimo novembre.«Non andremo mai a catturare Maduro», ha detto all' Ap l' ex funzionario del Pentagono Frank Mora. Nel capo di imputazione Maduro è definito «ex presidente» del Venezuela, perché gli Stati Uniti, insieme ad altre decine di Paesi, riconoscono la leadership ombra dell' oppositore Juan Guaidó.

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