Giuseppe Legato per “la Stampa”
MAESTRA D’ASILO LICENZIATA DOPO I VIDEO HARD DIFFUSI DALL’EX NELLA CHAT DEL CALCETTO
La maestra d'asilo, un video hard mandato via whatsapp e il suo fidanzato (all' epoca dei fatti) che lo riceve e lo posta sulla chat del calcetto. Una storia di veleni di provincia, invidie, ignoranza, cattiveria, cinismo. Una storia che è finita - come meritava - in Tribunale. Lei, impiegata in un asilo nido di un comune del Torinese.
Conosce un uomo, calciatore dilettante. La storia dura poco, ma dopo due settimane che si frequentano la ragazza invia un video hot: 18 foto e un video ancora più "spinto". Lui guarda i file, li trattiene nella memoria del telefonino per alcuni giorni e poi partorisce un' idea abominevole: posta quasi tutto sulla chat della squadra di calcetto. Il video circola in un amen, finisce sul web, diventa il volgare argomento della settimana per gli amici del pallone.
MAESTRA D’ASILO LICENZIATA DOPO I VIDEO HARD DIFFUSI DALL’EX NELLA CHAT DEL CALCETTO
La moglie di uno dei giocatori, spiando il telefonino del marito, trova le foto e si accorge che la ragazza ritratta è la maestra dell' asilo del paese, frequentato peraltro da suo figlio. Apriti cielo. Infuriata, invia immediatamente il video ad altre tre mamme. Siccome però è amica del ragazzo che ha diffuso il filmato chiama la maestra e la minaccia. «Guai a te se lo denunci o lo dici in giro. Altrimenti dico tutto alla dirigente dell' asilo».
«Non riuscirà nel suo intento - scrive il pm Ruggero Crupi nell' avviso di conclusione delle indagini - solo per la ferma volontà della vittima di denunciare quanto accaduto». Non contenta allora passa alla fase due della minaccia. E cioè informare la direttrice dell' asilo che - a sua volta - partorisce un'altra folle idea: licenzia la maestra e addirittura la umilia pubblicamente rendendo «noti i motivi per cui era stata cacciata nel provvedimento pubblico di allontanamento dalla struttura».
MAESTRA D’ASILO LICENZIATA DOPO I VIDEO HARD DIFFUSI DALL’EX NELLA CHAT DEL CALCETTO
Non basta. Ai papà e alle mamme spiega: «In questo modo avrà un marchio addosso per tutta la vita e non troverà lavoro manco per pulire i cessi della stazione». Ora è a processo per diffamazione. Nei guai finisce anche colui che ha generato questa incredibile vicenda. L'ex fidanzato della vittima.
Difeso dai legali Pasqualino Ciricosta e Alessandro Di Mauro ha chiesto al tribunale di "dribblare" il processo e accedere alla messa alla prova, istituto giuridico che corrisponde a una sorta di risarcimento sociale a cui le persone per cui è prevista una pena sotto i 4 anni chiedono di accedere per evitare la condanna.
Solo che stavolta, nell' accordare la messa alla prova al giovane - perché il caso rientrava nelle fattispecie contemplate - il giudice Modestino Villani ha usato il pugno di ferro: il periodo di lavori socialmente utili durerà un anno. L'imputato dovrà svolgere otto ore di servizio ogni settimana senza poter disporre di sospensioni nei mesi estivi o nei periodi festivi. Sullo sfondo restano frenetiche trattative per il risarcimento del danno alla maestra, parte lesa. Ha chiesto centinaia di migliaia di euro altrimenti si costituirà parte civile nel processo penale che attende la direttrice e la moglie "spiona" del calciatore.
MAESTRA D’ASILO LICENZIATA DOPO I VIDEO HARD DIFFUSI DALL’EX NELLA CHAT DEL CALCETTO