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    MAGALUF RELOADED – PER LE STRADE SE NE FREGANO DELLE NUOVE RESTRIZIONI: “NON CI FERMERANNO MAI”, MA PARE CHE I GRANDI HOTEL DI MAIORCA VOGLIANO DICHIARARE GUERRA ALLO SBALLO - VIDEO


     
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    Tom Rawstorne per http://www.dailymail.co.uk/

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    Disteso su un tavolo, un ragazzo giace senza dare segni di vita. Lì vicino una donna in stato comatoso è sdraiata al suolo pancia e terra con la maglietta strappata, intorno a lei un gruppo di ragazzi si sorregge a vicenda per non cadere e fare la sua stessa fine. Siamo a Magaluf, il paese dello sballo sull’isola di Maiorca.

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    Mi trovo in mezzo a questo delirio un mercoledì notte, forse un giovedì mattina, intorno a me ci sono ragazzini e ragazzine che strillano e tirano fuori le tette tra un drink e l’altro nei bar sulla famosa strada di Punta Ballena. “Salva un lecca-lecca, succhia un cazzo”, leggo sulla maglietta di un uomo, mentre una ragazza mostra la scritta: “Fatta in Gran Bretagna, Distrutta a Magaluf”.

     

    Festa a Magaluf:

     

     

    Molti di loro sono reduci da una maratona di birra, shots e un cocktail lunga 12 ore, le persone in coma etilico sono talmente tante che quando ne incontri una per la strada la scansi, invece di vedere come sta. Mentre cammino per la strada principale, vedo un’auto inchiodare: in mezzo alla carreggiata c’è un gruppo di ragazzi distesi uno sopra l’altro che forse non si rendono nemmeno conto di dove si trovino.

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    Non si tratta solo di alcol e follia, la cocaina e l’ecstasy sono vendute per la strada mentre i PR degli strip-club ti accalappiano sul marciapiede promettendoti che una volta entrato non ci sarà limite al divertimento. Il pericolo si percepisce ovunque, poiché persone così ubriache possono esplodere in atti violenti da un momento all’altro.

     

    Qualcuno potrà pensare “e allora?”, gli inglesi ubriachi non sono certo una novità. La ragione dei riflettori puntati su Magaluf è che questa settimana la polizia ha deciso di mettere un freno al delirio del paese maiorchino: gli inglesi portano un mucchio di soldi ma il danno d’immagine che stanno arrecando all’isola di Maiorca è superiore a qualsiasi tornaconto economico.

     

    Delirio a Magaluf:

     

     

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    La goccia che ha fatto traboccare il vaso risale all’estate scorsa, quando una ragazza è stata ripresa mentre faceva sesso orale con 24 uomini che in cambio le hanno offerto un cocktail durante il tour dei bar della zona. Le autorità hanno detto di voler eliminare il ripetersi di questi episodi tramite le multe: da mezzanotte di lunedì sono state introdotte sanzioni per atti osceni in luogo pubblico, sanzioni per chi salta da un balcone all’altro nelle camere degli hotel, e sanzioni per limitare il numero di persone che partecipano ai tour dei bar.

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    Per assicurarsi che le nuove regole siano rispettate, la polizia di Magaluf ha stanziato 36 nuovi agenti in paese. Questo in teoria. Perché Claire, una ragazza inglese di 23 anni che barcollava per la strada completamente ubriaca, mi ha dimostrato tutto l’opposto: “Ho lavorato tutto l’anno per pagarmi questa vacanza – ha detto mentre tracannava una birra – e se ora pensano di dirmi dove, come e quanto devo bere si sbagliano di grosso!”

     

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    La prima attrazione di Magaluf sono le sue tariffe veramente basse. L’aeroporto di Palma è collegato con le principali compagnie low-cost e nei bar di Punta Ballena una bottiglia di birra costa 1,50 euro mentre l’acquario del pesce rosso, pieno di uno schifoso cocktail rosso e verde, viene via per 4 euro al litro. Ma camminando per le strade ogni bar offre le sue promozioni per accaparrarsi quanti più clienti possibili.

     

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    Secondo le nuove norme, tanto i negozi di liquori quanto i bar non potrebbero più vendere alcolici dopo mezzanotte, ma non ho avuto alcun problema a comprare una bottiglia di whiskey all’1.30, mentre il commerciante mi raccomandava di nasconderla ai poliziotti.

     

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    “Quando vengo qui il mio unico obiettivo è sfasciarmi a merda” spiega Mark, un operaio sui vent’anni di Leeds alla sua terza vacanza a Magaluf, “Se riesci a ricordati cosa hai fatto mentre eri qui significa che non hai trasgredito abbastanza”. Tra le cose da dimenticare, però, non bisogna metterci i successi con le donne dato che il soprannome affibbiato al paese è “Scopaluf”.

     

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    Paul Smith, il proprietario del bar dove l’anno scorso si tenne la maratona di sesso orale di quella ragazza con 24 uomini, dice di aver visto ben di peggio: “una volta quello che succedeva a Magaluf rimaneva a Magaluf, ma oggi viene ripreso tutto quanto con i cellulari e finisce in rete”.

     

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    “La situazione è peggiorata da quando i turisti sono calati e i bar hanno iniziato a farsi la guerra per ribassare i prezzi – spiega Paul - Alcuni hotel hanno adottato una formula all-inclusive in cui puoi prendere una quadrupla con 15 euro a testa, e aggiungendo 20 euro ti daranno anche tutto quello che vuoi da bere dalle 10 del mattino alle 11 di sera”.

     

    L’impatto di questo turismo a basso costo deviato dall’alcol inizia a farsi sentire sulle spalle di Maiorca. L’industria del turismo pensa che presto la gente inizierà ad associare l’intera isola a Magaluf, rovinando l’intero settore. Per combattere questa tendenza le catene di hotel che hanno grossi interessi nell’isola hanno iniziato a promuovere un turismo più ricco e responsabile, l’obiettivo sarebbe di portare l’isola ai livelli di Ibiza ed eliminare gli ubriaconi inglesi.

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    Grandi resort con camere da 100 euro a notte e ristorante sulla spiaggia stanno sorgendo a pochi chilometri dalla via dei bar di Magaluf, per ora le due realtà convivono faccia a faccia e solo il tempo ci dirà quale delle due vincerà la battaglia. All’esclusivo Nikki Beach, gli ospiti prendono il sole sorseggiando uno champagne Crystal da 500 euro a bottiglia, mentre poche centinaia di metri più in là un gruppo di ragazzini sta smaltendo la sbronza della sera prima. Senza dubbi gli investitori pensano che l’eliminazione degli eccessi farà bene ai loro affari, ma anche in questo caso, la risposta arriverà solo con il tempo.

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