Carlo Tarallo per Dagospia
DE MAGISTRIS DI PIETRO resize Luigi De Magistris ci mette 24 ore a cambiare (totalmente) idea su Antonio Di Pietro. L'altro ieri, quando Tonino era ancora traumatizzato dalle conseguenze del servizio di "Report", a reti unificate gli dava l'avviso di sfratto attaccando sulla questione morale: "Faccia un passo laterale".
Ma è bastato constatare il fallimento dei propositi di ribaltone in Idv per convincere il narcisindaco di Napoli a una totale inversione di marcia: ora Giggino propone (intervenendo a Un giorno da pecora su Radio 2), Tonino per il Quirinale! "La cosa più importante è che il presidente della Repubblica sia una persona onesta e coraggiosa, che voglia il bene del Paese. Di Pietro, sicuramente, è un candidato per il Quirinale".
congresso italia dei valori di pietro e de magistris jpeg Ma non solo! Giggino si lascia andare a un'altra affermazione destinata a scatenare ilarità e battutacce. Commentando la candidatura di Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra, De Magistris randella il collega: "Secondo me un sindaco deve fare il sindaco. Candidarsi alle elezioni io lo reputo un errore". E il "movimento arancione" di cui Giggino parla da mesi e di cui dovrebbe essere (pur senza candidarsi al Parlamento) leader nazionale? Chi si dedicherà alla sua organizzazione visto che "un sindaco deve fare il sindaco"? Ah saperlo...
LUIGI DE MAGISTRIS ANTONIO DI PIETRO Ma a cosa è dovuto il dietrofront di de Magistris? Secondo qualcuno molto bene informato, Di Pietro sarebbe riuscito a far rientrare la maggior parte del dissenso all'interno di Idv. Quel dissenso che appena ieri Massimo Donadi e Luigi De Magistris cavalcavano a tutto spiano. La prova? Starebbe in una dichiarazione di ieri sera di Nello Formisano, uno dei big di Idv che è ritransitato dal fronte dei dissidenti a quello pro-Tonino, modificando gli equilibri interni.
"Finalmente - ha spiegato Formisano - la linea politica illustrata dal presidente Di Pietro, attraverso un lungo post appena pubblicato sul suo blog, e' quella giusta e sulla quale si e' sempre ritrovata la stragrande maggioranza dell'elettorato, dei militanti e del gruppo dirigente dell'Italia dei Valori. Speriamo che non cambi nuovamente idea..."
