Maria Giovanna Maglie per Dagospia
kavanaugh
Sabato pomeriggio finalmente la telenovela si è conclusa, il giudice Brett Kavanaugh è stato confermato come membro della Corte Suprema, al termine della più faziosa battaglia politica che si ricordi nel Senato degli Stati Uniti d'America. 50 sì contro 48 no, un voto di misura ma senza bisogno di ricorrere al si del vicepresidente Mike Pence.
Il fronte Democratico,49, ha votato contro il modo compatto, e questa è una novità, perché di solito, in periodi meno conflittuali, numerosi membri del partito di opposizione si uniscono alla scelta del governo, una volta che questi abbia superato le domande e le indagini di conferma, perché il giudice della Corte Suprema deve essere in qualche modo bipartisan; l'unico senatore Democratico che ha sfidato l'ira degli scatenati oppositori è stato Joe Manchin. Coraggioso.?Il fronte repubblicano, 51, ha avuto una sola defezione, la senatrice dell'Alaska Lisa Murkowski, evidentemente meno coraggiosa, però in segno di cortesia per il collega Steve Daines in difficoltà a tornare a votare a Washington perché si stava sposando sua figlia in Montana, si è dichiarata “present”, astenendosi. Ecco perché alla fine è stato 50 a 48.
AMY SCHUMER ED EMILY RATAJKOVSKY ARRESTATE NELLE PROTESTE CONTRO KAVANAUGH
L'ulteriore settimana di indagini dell'Fbi, la settima da quando Kavanaugh è stato preso in esame, non ha aggiunto nessuna novità a quanto confusamente e furiosamente dibattuto nelle settimane precedenti da quando il Washington Post aveva reso nota una letterina di accuse della professoressa californiana Christine Ford, ricevuta in luglio dalla senatrice Dianne Feinstein, e tenuta nel cassetto per tutto il tempo degli hearings, per poi farla uscire alla vigilia del voto di conferma.
Non c'erano prove se non il ricordo piuttosto confuso per luoghi e date della accusatrice, che ha testimoniato al Senato una settimana fa, se non il fermo diniego di responsabilità del giudice, che pure è tornato in Senato per una altrettanto emozionante e furibonda a tratti testimonianza di autodifesa Testimoni diretti non si sono trovati, al contrario sono emerse lacune ulteriori nella testimonianza della Ford, e qualche bugia. Stiamo parlando di un pomeriggio di fine settimana all'inizio degli anni 80, perché la data l'accusatrice non la ricorda, come non ricorda la casa in cui giovani studenti si erano radunati per una piccola festa, e, lui, 17 anni, avrebbe spinto su un letto lei, 15 anni, mentre un altro amico assisteva al tutto. Completamente ubriaco, non sarebbe riuscito a combinare proprio nulla, la ragazzina si è sottratta e, ancora tutta vestita, se ne è andata.
brett kavanaugh
Altre due accusatrici venute fuori di recente non sono state dall’Fbi ritenute credibili, anche perché una pare che sia una mitomane, l'altra ricorda troppo poco, non è nemmeno sicura che sia stato proprio Kavanaugh quello che negli anni 80 si sbottono’ i pantaloni davanti a lei.
Potete decidere che non ha nessuna importanza se le accuse su quel che è accaduto 36 anni fa rispondono al vero, perché una sbevazzata e una ragazzata non si negano a nessuno. Potete invece essere certi che anche un tentativo di stupro commesso da un ragazzino ubriaco costituisca argomento di dubbio sulla sua personalità e sulla sua adeguatezza a un ruolo tanto importante, resta il fatto che prove non se ne sono trovate.
Potete infine arguire che tutto è stato inventato, e che la povera Ford, convinta militante democratica, è stata messa in mezzo da alcune senatrici senza scrupoli, in una fase di battaglia politica che non conosce regole né argomenti.
fair kavanaugh
Certo, il tentativo è stato intenso, resistente, orchestrato da molte parti. È stato accompagnato da dimostrazioni, intendiamoci poche migliaia ma molto rumorosi, da minacce, da media scatenati, da esponenti dell’ ormai potente movimento femminista “metoo”, da Hollywood.?Naturalmente sullo sfondo c'è il ruolo fondamentale nel sistema degli Stati Uniti della Corte Suprema, 9 giudici nominati dal Presidente degli Stati Uniti e confermati dal Senato, che restano in carica a vita o finché non decidono di ritirarsi. A loro spetta il compito di verificare rispondendo a ricorsi la costituzionalità di sentenze e leggi. Il loro parere e’ insindacabile, la composizione della Corte è un elemento sensibile.
christine fair
Ci sono presidenti ai quali non tocca neanche una nomina, altri a cui capitano due sostituzioni, come di recente a Barack Obama, e come Donald Trump, che, vista l'età molto avanzata di alcuni, come la super liberal Ruth Ginsburg, spera di arrivare a quota 3, cambiando così la faccia della Corte in modo molto preciso. Per ora sono 5 a 4, solo che Kavanaugh è un conservatore convinto, mentre Anthony Kennedy, quello di cui da oggi prende il posto, era swing, decideva liberamente di volta in volta, era al centro dell'arena politica.?I democratici, siccome questa nomina è avvenuta a sorpresa -nessuno immaginava che il giudice Kennedy si sarebbe ritirato perché era in buona salute- hanno deciso di tentare in tutti i modi e con tutti i mezzi di impedirla fino a dopo le elezioni di midterm perché nutrono la speranza di riprendere il controllo tanto del Congresso quanto del Senato. Se un presidente non ha la maggioranza in Parlamento, sceglie un giudice della Corte Suprema più moderato, che sia gradito anche all'opposizione.
KAVANAUGH
Anche per questo la vittoria di Donald Trump è forte, il presidente non si è spaventato, non ha tentennato, ha mantenuto fino all'ultimo fiducia e appoggio a Kavanaugh. Il quale Kavanaugh, sia pur con qualche cedimento emotivo, ma vorrei vedere chiunque massacrato in quel modo, non ha mai pensato di ritirarsi. Escono rafforzati anche i senatori del partito repubblicano, che pur concedendo tempo, udienze ed ulteriori indagini, non hanno esitato e hanno seguito le indicazioni del presidente?I democratici hanno perso sonoramente, ma ora si apre la discussione sugli effetti della furibonda battaglia per il giudice sulle elezioni del 8 novembre.
kavanaugh alla commissione giustizia
Si rinnova tutta la Camera bassa, un terzo del Senato cioè 33 senatori e , cosa che non succede sempre, ben 36 governatori su 50. Sui giornali e tra i sondaggisti, come il guru Nate Silver, c'è chi scommette che la sconfitta di oggi sarà la vittoria tra meno di un mese, e chi è convinto che la violenza e la campagna di fango abbiano irritato profondamente gli elettori americani,i quali invece apprezzano un andamento economico entusiasmante.?Certo, sei il metodo è quello usato per minacciare la senatrice repubblicana Susan Collins, rischia di non funzionare, oltre ad essere infame. La signora, una moderata e paladina dei diritti civili, era stata tra coloro che avevano chiesto un ulteriore supplemento di indagine una settimana fa. Preso atto che niente di nuovo era venuto fuori, che continuavano a non esserci prove delle accuse contro il giudice, ha pubblicamente annunciato l'altro ieri che avrebbe votato sì, e da allora gira accompagnata da una numerosa scorta e il suo sito web è crollato sotto il peso delle proteste.
alan dershowitz
Nel suo collegio elettorale in Maine un fondo di finanziamento per il suo avversario nel 2020 ha raccolto 3 milioni di dollari in pochi giorni, e già si avanza la candidata nemica, Susan Rice, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Obama.
Se è per questo una nutrita pattuglia di democratici oggi sonoramente sconfitti sogna vendetta e rivincita, una volta ripreso il controllo della Camera dopo l’8 novembre, ovvero un bell'impeachment per Brett Kavanaugh che faccia da apripista per un possibile impeachment di Donald Trump.
KAVANAUGH FORD
Proprio a loro si rivolge l'avvocato Democratico Alan Dershowitz, ricordando che riprendere il controllo della Camera è utile per ristabilire un equilibrio dei poteri, non per meditare vendette che danneggiano solo le istituzioni fondamentali degli Stati Uniti. Conclude il suo intervento su Fox News con un “non vi pare aver fatto già abbastanza danni”? Non sembra un appello destinato ad essere ascoltato
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kavanaugh trump MARIA GIOVANNA MAGLIE KAVANAUGH CON LA MOGLIE A FOX NEWS