Lettera di Maria Giovanna Maglie a Dagospia
Caro Dago,
bologna, sardine contro salvini
Parafrasando la frase di marchio gandiano usata da Matteo Salvini sul ring del PalaDozza, prima ti insultano, poi ti censurano, poi perdono. E ricominciano da capo. Non è solo questione di aver manifestato una volta di più una straordinaria intolleranza alle regole e alle licenze della democrazia. Non è solo l'annosa e ormai un po' fradicia questione del pericolo fascista inventato per poter usare metodi fascisti. C'è naturalmente tutto questo e fa molto schifo. Fa schifo pensare che si accusi di fascismo un partito che supera il 34%, uno schieramento che rappresenta ormai saldamente la maggioranza degli elettori, un progetto politico che ha al centro una richiesta sacrosanta ed elementare, fino ad oggi inascoltata, di lavoro e sicurezza degli italiani
matteo salvini lucia borgonzoni 1 maria giovanna maglie foto di bacco
Ma ieri sera a Bologna, e infatti fossi in loro eviterei di rallegrarmi, fossi in lei, caro Zingaretti, riascolterei e rivedrei quelle piazze, si è plasticamente manifestata quella che un amico oggi definiva acutamente una situazione lose-lose, ancora una volta. In forme diverse, ma sempre la stessa che sta portando i cosiddetti progressisti a riduzione in salsa ristretta.
ALTOFORNO CREMATORIO - LA CRISI DELL'ILVA BY MANNELLI LUCIA BORGONZONI MATTEO SALVINI
C'erano i facinorosi provocatori fuori dal Paladozza, che la Lega, in campagna elettorale per le regionali del 26 gennaio prossimo, aveva regolarmente affittato, portando pacificamente un certo numero di pullman e partecipanti che in parte sono stati impediti o rallentati nell'arrivo. Non merita parlarne. Sono gli stessi in tour da anni, mercenari, devastatori, qualche illuso dalla giovane età. Il problema è chi gli dice "bravi ragazzi" da uno scranno in Parlamento, da un posto di sindaco, di governatore o di premier di partito
paola taverna si intesta le sardine contro salvini
C'erano i pacifici, le sardine ammucchiate in Piazza Maggiore a significare che l'altra Bologna esiste e intende farsi sentire. Troppo giusto, basta partecipare a propria volta a una bella manifestazione, evitando se è possibile la conta delle pecore. Ma se ti devi sostituire a quelli della tua parte che non la fanno, se per dimostrare che esisti devi boicottare l'altro da te, l'avversario legittimo, forse qualche problema con la democrazia ce l'hai anche tu, cara sardina.
sardine contro salvini
Naturalmente centri sociali e sardine non usano gli stessi metodi e se i primi non sanno assolutamente cosa vogliano se non creare caos, a volte in azioni retribuite, i secondi rappresentano un pezzo di società malmostosa, scontenta, ma non certo soddisfatta e placata dalla coalizione dell'attuale governo, dai suoi compromessi , dalle sue iniziative. Vi ricordate quelli che portava per un breve periodo in piazza Nanni Moretti? Una cosa così, che alla fine danneggiò il centro-sinistra sonoramente.
bologna proteste anti-salvini
Che poi tutte e due le piazze, quella armata di lacrimogeni e molotov e petardi che urla "odio Salvini odio la Lega", innalzando cartelli per i quali la speciale commissione contro l'odio appena nominata dovrebbe avere delle convulsioni, e quella che si sente pacifica e politicamente motivata, molto civile e colta, Green e lgbt al punto giusto, finiscano per cantare tutte e due Bella Ciao, e per avere in comune lo striscione Bologna Partigiana, conferma soltanto che gli argomenti seri, quelli in grado di arginare l'emorragia di voti, a sinistra non ci sono. Spiace.
bologna, sardine contro salvini 1
E' il paradosso del pensiero unico dominante, direbbe qualche filosofo, solo che io dico che non è più dominante e qualcuno li dovrebbe avvisare. Che ha fatto il suo tempo, e fa crollare le vendite dei giornali, non a caso, il metodo infame di diffamare come fascista, di essere autorizzati, anzi fieri, a silenziare e aggredire, chiunque a quel pensiero non si voglia più uniformare. Sono tanti, sono sempre di più, anche in Emilia.
bologna proteste anti-salvini
Hai voglia a mettere su barricate e contromanifestazione per tentare di impedire il convegno, il comizio organizzato da quello diverso da te. Non funziona più cari sinceri democratici di sinistra.
bologna, piazza maggiore contro salvini
Certo, non funziona neanche che Nicola Zingaretti dopo aver elogiato sardine e gruppettari, abbia al centro dei suoi pensieri una modifica dello statuto per svincolare la carica di segretario da quella di candidato premier, o un bel convegno che si chiama "tutta un'altra storia". Tutta un'altra storia da che? Dalle tasse, dalle manette? Se è per questo, neanche che a Torino, Italia Viva di Matteo Renzi pensi di decollare scopiazzando le vecchie proposte di rilancio delle opere pubbliche.
bologna proteste anti-salvini
Tutta l'iniziativa politica, insomma, affidata alla tiritera stantia del fascismo di ritorno, che si accoppia all'antisemitismo, al tentativo di strumentalizzare la senatrice Liliana Segre, che alla fine si è sonoramente ribellata e ha detto " io presidente della Repubblica fra tre anni grazie no, improponibile"
bologna proteste anti-salvini
Chissà se penseranno alla figuraccia fatta, dopo aver anche gonfiato le minacce da 200 l'anno a 200 al giorno senza ritenere di scusarsi dopo essere stati sbugiardati. Chissà se continueranno a credere che Bologna e l'Emilia siano una proprietà privata con gestione delle cooperative!
Nel marzo del 2018, prima della batosta alle politiche, il centro-sinistra chiuse la campagna elettorale con una bella manifestazione contro il fascismo. Perseverare è diventato diabolico per il Paese da un pezzo.
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