Maria Giovanna Maglie per Dagospia
statua di cristoforo colombo vandalizzata a detroit
Premessa doverosa a questo articolo scombiccherato – ma tanto la situazione in America lo è talmente che se una è onesta deve scrivere articoli scombiccheratI –. Ricordate queste due paroline: both sides perché potrebbero essere ricordate come la prova che Donald Trump è un uomo soprattutto coraggioso, se ha avuto il coraggio di pronunciarle ribadirle con l'arietta mefitica che tira.
statua di cristoforo colombo vandalizzata a baltimora
E’ anche profondamente impopolare? Dall'inizio dell'anno il Partito Repubblicano ha superato qualsiasi record storico di donazioni, e non è difficile dedurre che accada grazie a Donald Trump: 86 milioni di dollari, gran parte delle quali di meno di $200, e anche qui non è difficile dedurre che si tratta di piccoli contributi fatti da privati cittadini. Nello stesso periodo i Democratici hanno incassato in donazioni 45 milioni di dollari. Com'è allora il fatto del gradimento così basso del presidente nei sondaggi? Mistero doloroso.
statua di cristoforo colombo imbrattata a boston
ESPN che è il canale televisivo sportivo più importante del paese, ha confermato di aver sostituito all'ultimo momento il suo commentatore, Robert Lee, che doveva seguire la partita di apertura del campionato in Virginia di football per via dell'omonimia col generale sudista, in questi giorni diventato tristemente noto ed attaccato.
La notizia l'aveva data a Fox News, che è un canale concorrente del quale è proprietario Rupert Murdoch, ma ESPN ha confermato, sostenendo di non riuscire a vedere quale sia la ragione dello stupore o dei commenti riguardo a una decisione ‘di puro buon senso presa in accordo con il giornalista, il quale si è sentito sollevato.’
il bassorilievo dell universita di yale
Credete che a farsi prendere la mano con i tweet sia solo il presidente? Errore, leggetevi questo di Chelsea Clinton, figlia di. “La storia di Lucifero che si ribellò a Dio fa parte di molte tradizioni cristiane. Ma io non ho mai visto in una chiesa una statua di Lucifero”. La ragazza ha studiato, mamma e papà ci hanno speso un sacco di soldi, quindi fa citazioni colte, si evince che i sudisti fossero il diavolo e i nordisti Dio.
Che la giovane Clinton soddisfi appieno il detto secondo il quale il talento salta sempre una generazione negli Stati Uniti è noto, deve essere per questo che le stanno preparando un brillante futuro politico e che sarà probabilmente già nel 2018 candidata alla Camera. La causa dell'antirazzismo ha trovato un campione, scusate una campionessa.
monumenti confederati rimossi a baltimora
L'università di Yale ha comunicato martedì che rimuoverà quanto prima un bassorilievo che ha suscitato tremende polemiche perché raffigura un puritano che imbraccia e punta il moschetto verso un indiano d'America, scusate si dice nativo americano, nella speranza che la decisione sia sufficiente a placare le proteste degli studenti nativi americani e dei rappresentanti delle altre minoranze, i quali ne avevano chiesto la distruzione.
la statua di colombo a columbus circle a new york rischia la rimozione
Considerata tra le più prestigiose del mondo, l'università privata di New Haven, in Connecticut, fu fondata nel 1701 con il nome Collegiate School, poi rinominata Yale College per onorare una ingente donazione da parte di Elihu Yale, governatore della Compagnia inglese delle Indie orientali, e grande mercante di schiavi.
New York City, Times Square. Magari ci siete stati ma non avete mai fatto caso che il mosaico all'interno della stazione della metropolitana possa assomigliare nientemeno che a una bandiera confederata. Assomigliare, perché in realtà non c'entra niente, fu pensata semplicemente come una X colorata a simboleggiare gli incroci del mondo.
il bassorilievo dell universita di yale
Pur tuttavia la Metropolitan transportation authority per non correre rischi ha deciso che quelle mattonelle le toglie, perché sia assolutamente “chiaro in modo cristallino” che a New York non c'è niente in comune con quel ricordo terribile del passato. Troppo giusto, infatti il grande sindaco della Grande Mela Bill De Blasio, al quale sembra di non essere mai abbastanza libera, annunciato un piano di revisione di tutti i monumenti della città, nulla deve sfuggire all'occhio politically correct.
Il non profit group che sostiene finanziariamente il National Mall di Washington ha comunicato ufficialmente che il Memoriale a Thomas Jefferson e altri monumenti ai Padri fondatori saranno aggiornati per riflettere e ricordare il loro status di proprietari di schiavi.
robert e lee
Il comunicato del presidente del trust per il National Mall precisa infatti che i simboli materiali della storia della democrazia americana saranno scrutinati ed esaminati nel prossimo futuro, e che gli eventi recenti solo rafforzano il bisogno di uno spazio aperto, sicuro ed inclusivo, eccola la parolina, dove gli americani possono esercitare i diritti al Primo emendamento e riunirsi nel perseguimento di ideali condivisi da tutti.
Quindi a cominciare dal Jefferson Memorial, la complessità delle vite personali dei padri fondatori sarà messa nell’ adeguato risalto anche se si dovranno alterare i monumenti. Quando si aprirà un concorso per le modifiche siete invitati a partecipare. In attesa delle belle scritte tipo “razzista”, “schiavista”, ancorché Padre fondatore.
E alla fine tocca al genovese che già da qualche anno subisce pesanti accuse, e pazienza se il Columbus Day sarebbe anche il giorno degli italiani d'America, che vuoi che gliene freghi alle vere minoranze orgogliose e padrone.
A Baltimora, in Maryland, una statua di Colombo eretta nel 1792 è stata distrutta a martellate. A Detroit, in Michigan, i manifestanti contro il suprematismo bianco hanno avvolto il monumento del 1910 all’esploratore in un drappo nero. A Houston, in Texas, una statua donata alla città dalla comunità italoamericana nel 1992, nel cinquecentenario della scoperta delle Americhe, è stata imbrattata di vernice rosso sangue. A Oberlin, in Ohio, il consiglio comunale ha approvato una risoluzione che abolisce il Columbus Day – il secondo lunedì d’ottobre, quest’anno il 9, festa nazionale negli Stati Uniti – sostituendolo con un giorno degli indigeni. È solo l'inizio.
robert lee espn
I talebani americani che in questi giorni si propongono di distruggere statue e monumenti di un glorioso passato, perché glorioso è anche il retaggio della guerra di Secessione, tanto più la storia del navigatore Cristoforo Colombo, figuriamoci l'epopea dei Padri fondatori e dei grandi Costituenti, non sono diversi dagli animali militanti dell'Isis, non sono differenti dalle guardie rosse di Mao Tse Tung, e alla fine dei conti non sono diversi dai loro nonni che marciavano per i vietcong e sputavano sugli eroici soldati di ritorno dal Vietnam. Potremmo andare avanti e citare il Terrore francese, Stalin, Pol Pot.
robert lee di espn e il generale sudista robert e lee
Buttano giù le statue e si accaniscono con calci e sputi, sono i componenti dei Comitati di salute pubblica resi possibili da 8 anni di un presidente e di una presidenza conniventi, di un mondo accademico svenduto, nel quale diventato pericoloso Dante e ripugnante Platone, di media che hanno perso qualsiasi anima e sostituiscono lo speaker di una partita di calcio perché si chiama Robert Lee.
Non crediate che si tratti solamente del Generale Lee e di altri generali dell'Unione, e’ l'uomo bianco il colpevole, e se è venuto fuori per reazione dalle fogne qualche suprematista bianco e persino qualche reduce del Ku Klux Klan, i veri suprematisti sono i neri di Black Live Matters, sono i loro compagnucci estremisti, dell’Antifa, gente che andava condannata e isolata, invece è stata ricevuta alla Casa Bianca con tutti gli onori come fossero il Rinascimento nero, gente che sostiene che di tutto e’ colpevole l'uomo bianco.
marc mezvinsky right with bill chelsea and hillary clinton ap
Vaglielo a dire che le statistiche dimostrano come i neri si ammazzano tra di loro, i musulmani pure tra di loro, in America oggi non importa, non conta niente citare cifre, peggio, se lo sostieni pubblicamente sei razzista ed essere razzisti è un peccato imperdonabile.
Ma anche se fanno molto rumore e sono accompagnati dal coro entusiasta di giornali e tv e dallo squittio di politici inetti, tra i quali campeggiano molti repubblicani, non rappresentano il popolo americano. Che ha già usato il sistema per difendersi, eleggendo quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti l'outsider e maverick Donald Trump, che non starà a guardare. Ne vedremo delle belle, o forse delle brutte, ma le vedremo.
SOSTENITORE TRUMP