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    AMERICA FATTA A MAGLIE - TRUMP FURIBONDO CON LA CNN, CHE HA DIFFUSO LE NOTIZIE SU PIOGGIA DORATA E PUTTANE RUSSE: ''VOI SIETE 'FAKE NEWS', E BUZZFEED È UNA MONTAGNA DI SPAZZATURA'' (VIDEO). IL 'REPORT' PARE FALSO E PIENO DI ERRORI, NOTIZIE NON VERIFICATE, MOLTI GIORNALISTI L'HANNO AVUTA PER LE MANI PER MESI SENZA USARLA - TILLERSON, RUSSIA, OBAMA, RIFORMA SANITARIA, LE AZIENDE IN MANO AI FIGLI: TUTTI I PROFITTI LI DONERÀ IN BENEFICENZA, MA NON VENDE


     
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    VIDEO - TRUMP RIFIUTA LE DOMANDE DI CNN, CHE HA RILANCIATO IL RAPPORTO SUI RICATTI DI PUTIN E LE ''GOLDEN SHOWER'' A MOSCA: ''BUZZFEED È UNA MONTAGNA DI SPAZZATURA, LA CNN È FAKE NEWS, SIETE TERRIBILI''

     

     

     

     

    Maria Giovanna Maglie per Dagospia

     

    Voi diffondete false notizie, siete falsi, strilla Donald Trump al giornalista Jim Acosta di CNN, si rifiuta di rispondere alla sua domanda e finisce in un tafferuglio serio, e vagli a dare torto se è vero come è vero che l'ultima storia di spionaggio tra sesso e affari con tanto di pioggia dorata e puttane russe, è falsa come una moneta di latta, e che falsa non poteva che sembrare per quantità di errori, notizie verificabili e non verificate, altre non verificabili;

    DONALD TRUMP CONTRO LA CNN DONALD TRUMP CONTRO LA CNN

     

    tanto che molti giornalisti l'hanno avuta per le mani nel corso della campagna elettorale e non hanno ritenuto di usarla, tanto che neanche il direttore di FBI, James Comey, l'ha presa sul serio, nemmeno quando il senatore repubblicano John McCain, uno che  l'odio per Trump  sta trasformando in una macchietta, gliel'ha inviata, tanto che non l'hanno usata i democratici in campagna  anche se gliel'avevano passata proprio dei repubblicani nemici di Trump;

     

    insomma una notizia così finisce su un giornale come BuzzFeed, che fa questo più o meno di professione, ma finisce invece anche sulla CNN, passata dai servizi o da qualche uomo di Obama che l'aveva ricevuta al pari di Trump, propalata come notizia seria. Qualcosa non va se l'emittente è passato al terzo posto nel giro di un anno.

     

    DONALD TRUMP CONTRO LA CNN DONALD TRUMP CONTRO LA CNN

    Trump prima della conferenza stampa ha bollato la diffusione della notizia come caccia alle streghe, poi come paragonabile alla stampa della Germania nazista, esagerazione sulla quale si è rifiutato di tornare indietro, ma bastava leggere stamattina la straordinaria cautela con la quale pubblicava la cosa il New York Times per capire che era una bufala.

     

    Il presidente eletto era furibondo su questo argomento, ed è del tutto plausibile anche perché sulla storia di hacker, spie russe, ricattabilità, lo stanno veramente bombardando da qualche tempo togliendogli forza e credibilità soprattutto rispetto ai russi. Mentre Trump ammetteva  la presenza dello spionaggio russo e un collegamento possibile con degli hacker, capirai che notizia, e si riservava 90 giorni di tempo e di indagini della sua presidenza per decidere il da farsi, al Senato cominciava l'audizione di conferma del segretario di Stato Rex Tillerson, già capo della Exxon mobile, che si è rifiutato legittimamente di rispondere a una domanda sulle sanzioni alla Russia, e ha guardato con l'occhio sbarrato per lo stupore prima di rispondere un no il repubblicano Marco Rubio che gli chiedeva se ritenesse Putin un criminale di guerra.

    DONALD TRUMP CONTRO LA CNN DONALD TRUMP CONTRO LA CNN

     

    C'è un clima disteso, non c'è che dire. Trump non lo ha certo stemperato, sostenendo con più di qualche ragione che anche degli hacker e della loro attività va incolpata l'amministrazione Obama, Hillary Clinton, la campagna democratica, il Partito Democratico, visto che gli argomenti da pubblicare li hanno forniti proprio loro con i loro comportamenti scorretti per favorire la Clinton e con le troppe chiacchiere e cattiverie sparse via mail, e mail pubblica.

     

    la suite del ritz carlton di mosca la suite del ritz carlton di mosca

    Il discorso è sempre lo stesso del dibattito appena cominciato in Italia: usate mail computer, cellulari facilmente intercettabili per cose serie, siete magari John Podesta, che Trump ha tenuto a citare, cioè il capo della campagna democratica, e scrivete a un amico per mail che la Clinton è una psicopatica accecata dall'ambizione? Chi è il colpevole dell'attività frenetica degli hacker?

     

    Barack Obama bagna i fazzoletti salutando a Chicago la sua constituency perché proprio di andarsene e  cedere lo scettro a Donald Trump non vorrebbe saperne, e ci lascia come ultimo viatico di una presidenza disastrosa un bel paragone tra gli arrivi di musulmani oggi nel Paese e quelli di italiani un secolo fa. Grazie. Di terrorismo islamico non vuole sentir parlare fino all'ultimo e ci assicura che per affrontarlo basta il cuore.

     

    la suite del ritz carlton di mosca la suite del ritz carlton di mosca

    Come se l'è cavata alla prima conferenza stampa Donald Trump, ancora al sicuro nella sua Trump Tower, circondato dai figli oltre che dal vicepresidente Mike Pence e dai portavoce? La faccia tosta non gli manca, vive l'incarico più delicato del mondo con una straordinaria disinvoltura, sì è placato quando non ha più parlato di spionaggio, ha dato una dimostrazione completa del linguaggio diverso da quello formale della politica che userà da presidente in carica, si è concesso una battuta finale con la frase famosa del suo programma televisivo, quando ha detto se non andrà bene il mio lavoro, mi direte “you are fired”, sei fuori.

     

    BuzzFeed BuzzFeed

    Resta un rapporto di grande diffidenza reciproca con i media, e alcune questioni spinose sul terreno, come la nomina a consigliere numero 1 del genero Jared Kushner, che però potrà non piacere ma è studiata bene, perché fuori dal governo vero e proprio, immune dalla legge per contrastare il nepotismo, non soggetta alla ratifica e conferma del Senato; come la questione del conflitto di interessi, della quale Trump ha detto che metterà tutto in mano a un trust composto dei figli, si dimetterà da qualsiasi carica, che qualsiasi guadagno proveniente per gli alberghi da enti pubblici stranieri e governi stranieri verrà devoluto in beneficenza, ma che non rinuncerà alla proprietà delle sue imprese.

     

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    Il cavallo di battaglia e’ la politica economica, che però stranamente ai giornalisti interessa poco. Trump ha ringraziato le case automobilistiche che hanno rinunciato a investire in Messico e sono tornati a casa, Fiat Chrysler e Ford, esprimendo la speranza che GM le segua presto, e si è decisamente spencolato sull'argomento quando ha detto che sarà il più grande creatore di posti di lavoro mai visto in terra. Ha annunciato anche il prossimo obiettivo: far tornare indietro l’industria farmaceutica.

     

    Torna a casa Lassie o pagherai dazio pesante, come del resto in tutta la campagna elettorale, la critica all'amministrazione Obama che ha contribuito a creare l'Isis con il ritiro dall'Iraq lasciando un vuoto di potere e ha ridotto malissimo il rapporto con la Russia che invece se possibile va recuperato perché e’ un alleato chiave per combattere Isis e terrorismo.

     

    Il muro con il Messico? Lo faremo e in qualche modo ci rimborseranno. Obamacare, la riforma sanitaria oggetto di furibonda polemica? È un completo e totale disastro, sarà abrogata e sostituita nello stesso giorno, ha annunciato Trump, chiudendo così con un'altra polemica parallela, quella che percorre anche molti repubblicani, ovvero che non c'è un progetto alternativo all'esistente, e se anche eliminare la riforma di Obama e’ profondamente popolare perché la riforma è profondamente impopolare, un vuoto di legge creerebbe grossi guai. Evidentemente Trump un'idea ce l'ha.

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