VIDEO - LA CONFERENZA STAMPA DI TRUMP, INTEGRALE E IMPERDIBILE
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
DONALD TRUMP CONFERENZA STAMPA.
Raccontatela come vi pare, cari rosiconi, scrivete pure che Donald Trump ha tenuto una conferenza stampa rissosa anarchica e confusa, che ha dimostrato tutta la sua debolezza, ma da ieri in avanti ogni volta che qualcuno di voi si presenterà col sopracciglio sollevato in segno di disgusto per il miliardario che divenne’ presidente, a qualcun altro verrà in mente la frase micidiale del presidente rivolta al reporter della BBC. Lei chi è? Jon Sobe della BBC. Yeah, that's another beauty, bene, eccone un altro buono. Micidiale.
E quello naturalmente seccatissimo a rispondere che le sue notizie sono corrette e imparziali, dimenticando di aver per esempio paragonato a Hitler un presidente eletto dai suoi cittadini nella più grande democrazia del mondo.
Che ci volete fare, e’ un’epoca strana nella quale c'è un papa che sembra trovato tra I sopravvissuti della teologia della liberazione, e odia l'Occidente; c'è un ex premier laburista inglese come Tony Blair che tra una conferenza miliardaria e l'altra incita alla rivolta contro il referendum che ha sancito l'uscita dall'Unione Europea; c'è un ex presidente come Barack Obama che da Washington organizza la fronda al suo successore; tutti zitti, solo Donald John Trump fa scandalo.
DONALD TRUMP CONFERENZA STAMPA
Beh, lui non ci sta e ieri ha organizzato il più grande spettacolo del mondo, come ha ben scritto e illustrato il New York Post. Ovvero, tra continui e compiaciuti report sul caos alla Casa Bianca e con i democratici convinti nei loro sogni che si possa trasformare lo scandaletto con la Russia in un altro Watergate, Trump ha ribaltato il tavolo presentandosi come accusatore, denunciando che gli impediscono di lavorare anche se lui ce la fa lo stesso, prendendoli pure un po' in giro.
Era furioso? È possibile, anche se col passare della lunghissima ora e 17 minuti di conferenza stampa è sembrato divertito, e vedrete quante di queste conferenze stampa farà ancora. I suoi detrattori hanno un gran da fare a scrivere che e’ in difficoltà, ma dimenticano il metodo Trump, dimenticano che ha l'abitudine di combattere sempre e di rispondere colpo su colpo. Dimenticano che l'obiettivo del messaggio non erano I media, o i democratici, dai quali per il momento non si aspetta un cambiamento di atteggiamento, ma erano e sono i repubblicani e il suo popolo di elettori.
il confine con il messico
Gli elementi di difficoltà c'erano tutti, basta pensare che si sono sommati nel giro di pochi giorni le dimissioni da consigliere alla sicurezza nazionale del generale Michael Flynn, la rinuncia alla nomina del candidato segretario del lavoro, Andrew Puzder, dopo che si è capito che alcuni repubblicani non lo avrebbero votato. Poi c'è il blocco della magistratura al suo bando temporaneo agli ingressi da 7 paesi sospettati di introdurre terroristi, le continue devastanti fughe di notizie di materiale riservato che vengono da CIA NSA FBI. Tutte collegate a una questione assai delicata, i rapporti con la Russia.
Trump ha montato il suo spettacolo per mettere sull'avviso deputati e senatori del Partito Repubblicano, e per rassicurare i suoi elettori che lui va avanti e che sta andando bene ma che sono loro la sua assicurazione sulla vita.
Sentite alcune frasi chiave. “Sono qui di nuovo a portare il mio messaggio direttamente al popolo, come sapete la nostra amministrazione ha ereditato molti problemi di governo ed economia, per essere onesto ho ereditato un casino”. E poi: sto mantenendo le mie promesse, questa amministrazione corre con una macchina perfettamente oliata, onestamente la stampa è fuori controllo, il livello di disonestà e fuori controllo.
TRUMP FLYNN - 2
Non basta, subito dopo la conferenza stampa Trump ha mandato agli elettori repubblicani e ai suoi sostenitori una mail in cui già chiede di cominciare a raccogliere soldi per la rielezione e scrive “ il popolo americano e’ la nostra ultima linea di difesa contro i colpi dei media, non posso fare tutto da solo”. Domani primo di una serie di grandi comizi in Florida centrale, che segnerà il ritorno al rapporto diretto con gli elettori.
Ripeterà che i media danneggiano il Paese e la credibilità della nazione ancor prima che lui, e ha ragione. Qualche mese fa un democratico di grande carriera e grande furbizia come Charles Schumer dichiarò che ad attaccare i servizi di intelligence Donald Trump sbagliava profondamente perché gliela avrebbero fatta pagare in mille modi.
OBAMA HILLARY CLINTON 6
Ora, è probabilmente vero e lo stiamo osservando, ma è anche grottesco, è surreale che una nazione debba dipendere dagli umori e dalle azioni dei servizi di intelligence, e lo è altrettanto che un senatore degli Stati Uniti dia per scontata una condizione di rottura delle regole democratiche come questa.
Trump dirà quindi che la situazione di scontro tremendo e pericoloso con la Russia, una cosa che spaventa davvero gli americani, è un retaggio della guerra fredda naturalmente, l'ha ereditata da Barack Obama e da una politica inetta e incapace, che ora le insinuazioni sui rapporti della sua amministrazione non corretti e non legali con la Russia e con Putin oltre a non essere vere gli impediscono di fare un accordo da posizioni di forza e autorevolezza.
Il nuovo segretario al lavoro indicato da Trump si chiama Alexander Acosta, è un grande accademico e studioso di legge, preside della Florida International University, e’ stato procuratore federale, è un ispanico.
REX TILLERSON E PUTIN
Mentre il segretario di Stato Rex Tillerson se la vede col suo collega russo Lavrov, e per il momento non può promettere nulla perché le spiate sui contatti tra gli uomini di Trump e i russi hanno seriamente compromesso la possibilità di fare subito degli accordi, anche se non hanno portato alcuna prova di inciucio per l'Europa parte il vicepresidente Mike Pence, va a Monaco, incontra la Merkel, va a Bruxelles, è il primo importante viaggio europeo della nuova Amministrazione.
In Trump we trust è costretto a titolare Bloomberg, che certo non è un fan della nuova presidenza, e spiega che nonostante la Russia e Flynn, i tweet e la Cnn il mercato sta andando da una fase positiva a un'altra fase positiva e riporta opinioni entusiastiche come quella di George Schultze, fondatore di un Asset Management di New York che dice: mi sento come se mi fossi svegliato da un brutto sogno, vi piaccia o no, lui ha una seria storia di uno che fa ciò che dice, è un uomo di successo, un grande imprenditore, ha un piano che sembra aggressivo al punto giusto.
Fake news è l'ultimo grido della moda, tanto che senza timore alcuno la portavoce di Putin ha annunciato che anche la Russia sta per istituire un apposito ufficio che si incaricherà di indagare sulle false notizie calunniose che circolano nel mondo a proposito delle attività di spionaggio e intromissione nei fatti altrui dei russi. Ce l'hanno soprattutto oggi con le accuse dei francesi e del candidato Macron, ma il vero punto dolente restano gli Stati Uniti.
HOLLANDE MACRON
Dove le notizie non verificate sparate come rivelazioni stanno diventando veramente difficili da separare da quelle vere, e serve un lavoro in più. Un esempio. Scrive la Associated Press che l'amministrazione Trump sta considerando l'idea di mobilitare 100mila uomini della Guardia Nazionale per rastrellare i clandestini, molti dei quali vivono ai confini col Messico nascosti.
La AP sostiene di aver ottenuto un documento di 11 pagine e che questa sarebbe una militarizzazione senza precedenti nella storia della difesa dall'immigrazione clandestina, che riguarderebbe California Arizona Texas e New Messico. Nelle stesse ore però’ lo Ice, che è l’agenzia federale di dogane e di immigrazione, scrive in un comunicato che vengono pubblicate notizie false sulle attività di contenimento dell'immigrazione illegale, e che il Washington Post ed altri hanno scritto “articoli pericolosi ed irresponsabili”’
MESSICO IMMIGRATI
L'agenzia specifica che nell'ultima settimana ha effettuato 683 arresti di migranti illegali, quasi tutti ricercati per reati penali o con casi di multipli rientri nel Paese dopo espulsione. Precisa che il numero è inferiore del 350% a molte altre operazioni fatte sotto la presidenza Obama. In un tweet, ormai vanno di moda i tweet per tutti, la stessa agenzia dice che nell'aprile del 2012 arresto’ più di 3100 clandestini in un'operazione nazionale nel totale silenzio mediatico. Fake news!