Maria Giovanna Maglie per Dagospia
L APPLAUSO DI NANCY PELOSI A DONALD TRUMP
Il Wall Street Journal scrive, e Donald Trump ritwitta: "Nancy Pelosi aveva ragione a non voler seguire la strada dell'impeachment. Meglio non farne un argomento della campagna elettorale. Ma no, la sinistra ha insistito nel gonfiare l'argomento fino alla gravità di una crisi costituzionale e all'impeachment. Le audizioni dimostrano che non si va da nessuna parte, l'americano medio capisce solo che i Democratici alla Camera non hanno fatto altro che cercare di dare la caccia a Donald Trump in questi anni"
Poi aggiunge: Ma questa minaccia di impeachment è un cattivo precedente, è una cosa pessima per il nostro Paese.
Lo è sicuramente, testimonia di un atteggiamento antiamericano, perché se mini in continuazione e costantemente la credibilità del presidente degli Stati Uniti, tutte le sue mosse, commerciali e di politica internazionale, sono indebolite, e qualunque nazione canaglia è intitolata a sfidarlo. Se poi non hai nessuna possibilità vera di farlo fuori, sei doppiamente antiamericano.
L'apertura del processo di impeachment a Trump è una notizia vera come i 200 messaggi di odio alla Segre ogni giorno. Ovvero è una fake news, una volgare bufala.
DONALD TRUMP NANCY PELOSI
Sostituisce una iniziativa politica inesistente, tenta di coprire la debolezza dei candidati democratici alla nomination per le presidenziali del 2020, si ostina con un metodo che anche la speaker Nancy Pelosi ha fino all'ultimo tentato di interrompere, dell'impeachment come risorsa estrema per far fuori l'odiato presidente Trump. Cominciò nel gennaio 2017, a due mesi dal voto, quando media liberal, Deep state di Washington, Partito Democratico si ripresero dallo shock, e il Washington Post titolo' "parte la campagna di impeachment di Trump".
Ora I democratici hanno avviato un'inchiesta e tentano di arrivare a poter istruire una procedura di impeachment per permettere la quale hanno introdotto delle modifiche incostituzionali. Diciamo che l'hanno anche preparata molto male perché lo spettacolo della diretta TV agli elettori americani mostra un lavoro non credibile né organizzato, condito dall'imbarazzo dei testimoni dell'accusa che non sanno cosa rispondere alle domande dei repubblicani.
DONALD TRUMP JOE BIDEN
Trump e i repubblicani non hanno fretta di tirare fuori questa incostituzionalità perché preferiscono far venir fuori l'inconsistenza delle accuse sull'Ucraina, l'inattendibilità' del whistleblower, uno dei tanti Democratici del Deep state, sguinzagliati per cercare di danneggiare la presidenza.
I democratici non hanno un candidato spendibile, se non un outsider che per il momento non ha un centesimo, mentre i 50mila dollari al mese versati al figlio di Biden dagli oligarchi ucraini sono un dato di fatto.
Sullo sfondo, certamente, ci sono le scene di un'opera che solo apparentemente è buffa, le due Americhe sempre più divise che si fronteggiano e si odiano. Ma quella di Trump e' il cuore del paese ed è fatta da americani che amano l'America e rappresentano popolo e ceto medio. Che cercavano lavoro e sicurezza e l'hanno trovata, vi ricorda qualcosa?
TRUMP E BIDEN
Quella democratica è ormai composta da ecologisti sciolti, anti sviluppisti, antiamericani, una specie di scomposto movimento 5 stelle che più lontano di così non potrebbe essere dai Kennedy, ma anche da Bill Clinton. Se solo qualche giornalista italiano che vive li' si provasse a raccontarla con un minimo di onestà, sarebbe un affresco straordinario. Invece ci annunciano trionfanti che è cominciato l'impeachment come se avesse una qualunque possibilità di finire come loro desiderano. Vabbè.
Con aggiunta di un fatto aggravante: se i repubblicani lasciano che il procedimento vada spedito, e davvero si arriva al Senato con gli hearing e tutto il circo, che fanno i tanti senatori candidati? invece di stare in Iowa o Tennessee a parlare di sussidi e delocalizzazione, stanno a Capitol Hill per cercare di capire se un procuratore ucraino era o meno manipolabile? Warren, Klobouchar, Sanders, Harris, Booker, rischiano di venir spernacchiati dall' outsider di cui sopra, Pete Buttigieg, o rischiano il conflitto di interesse perché da candidati alle presidenziali non possono intervenire nel processo di impeachment del presidente loro avversario.
kamala harris bernie sanders
Chissà se lo hanno capito che sono davanti a una scelta loose-loose: o disertano il Senato durante il procedimento, o abbandonano la campagna elettorale. E in ogni caso verranno accusati dai repubblicani di palese conflitto di interessi.
Il "crimine" di cui e' accusato DJT e' di aver condizionato il ripristino dei fondi al Governo Ucraino all'apertura di un'inchiesta sulle appropriazione indebita e le malefatte in Ucraina di Biden Junior.
I fondi furono concessi, e nulla fu mai detto agli Ucraini di questa condizione tagliola, in realta'. Esiste anche la trascrizione di una telefonata tra il presidente ucraino e Trump dalla quale il crimine non si deduce. Trump ha promesso di rendere noto il testo originale integrale a dimostrazione della sua buona fede,.
Lo stesso identico comportamento , nel senso che ottenne che una inchiesta su suo figlio già avviata venisse chiusa, è invece tranquillamente attribuibile a Biden, esiste un filmato nel quale se ne vanta.
Come potrebbe finire questa pantomima?
E' possibile che, nonostante le testimonianze degli accusatori presunti finiscano col silenzio o con risatine nervose, i democratici, che hanno la maggioranza in congresso, votino ed ottengano l'impeachment.
elizabeth warren
Si passera' in Senato, dove si svolgera' il processo, e Trump non sara' condannato, non avranno mai i voti necessari dei due terzi, 67 Senatori. Come successe con Clinton.
Qui scatta la mia previsione e tenete conto che nel 2016 c'ho azzeccato in compagnia assai piccola. a Novembre del 2020 Donald Trump sara' rieletto con 330 voti elettorali. Voto più voto meno .
Se nel frattempo, nei prossimi giorni, arriverà invece il rapporto Horowitz sul Russiagate e la sua diramazione italiana, perché sarà pubblicato il rapporto atteso dell'ispettore generale del Dipartimento di Giustizia Usa, Michael Horowitz, sui presunti abusi dell'Fbi ai danni della campagna elettorale di Donald Trump, allora ci divertiremo davvero.
WILLIAM BARR JOHN DURHAM
Potrebbe essere diffuso prima del 28 novembre, il Giorno del Ringraziamento negli Usa. Seguirà il rapporto sull'indagine penale condotta dal procuratore John Durham, che insieme all'attorney general William Barr è stato anche in Italia ad agosto e a settembre. Il 24 ottobre, Horowitz ha informato il Congresso sulle sue attività, riferendo che il processo di verifica e vaglio degli eventuali omissis da apporre al rapporto era in "via di completamento".
I repubblicani sono convinti che l'indagine rivelerà che durante la campagna presidenziale 2016, alti funzionari del Dipartimento di Giustizia e dell'Fbi abbiano fornito prove false alla Corte Fisa (il tribunale speciale che autorizza le operazioni di sorveglianza elettronica) per controllare le comunicazioni di Carter Page, consulente della campagna Trump.
christopher steele
Le prove 'fasulle' erano nel dossier contro Trump preparato dall'ex agente segreto britannico Christopher Steele. Ma Roma è un nodo importante della costruzione del complotto, con la figura oggi sparita dalla circolazione del maltese Joseph Mifsud, professore alla Link University. È in ballo ci sono anche le complicità dei governi italiani di quell'epoca.
Sei democratici usciti a suonare finissero suonati? Alla prossima puntata