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    MAI DIRE RAI! TEMPI (MONTE)FOSCHI PER I GRILLINI: “NON AFFIDATEGLI LA PRESIDENZA DELLA VIGILANZA!”


     
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    MONTEFOSCHI GOLINOMONTEFOSCHI GOLINO

    Da "Europa Quotidiano"

    Giorgio Montefoschi collabora con la Rai da almeno vent'anni, come autore e consulente del consiglio d'amministrazione. Il rinnovo della commissione di vigilanza non può che stargli a cuore. Il centrodestra ha già dimostrato di attribuire la questione la massima importanza: i candidati del Pdl sono tutte «prime file», commenta Montefoschi, tra i maggiori scrittori italiani, premio Strega nel 1993 con La casa del padre. «È auspicabile che anche il Partito democratico prenda la questione sul serio: ci vogliono persone che conoscano bene il sistema televisivo italiano. Nomi importanti, di garanzia».

    BEPPE GRILLO - FOTO LA PRESSEBEPPE GRILLO - FOTO LA PRESSE

    Qualche ipotesi sta già circolando, ne davamo notizia stamattina su Europa: «Tra i nomi che si fanno - ci dice Montefoschi - Matteo Orfini sarebbe una buona scelta. E poi c'è una persona del calibro di Paolo Gentiloni, con una lunghissima esperienza».

    Ma non c'è il pericolo che, con tanti "big", la vigilanza si trasformi in un campo di battaglia? «Da intellettuale e da spettatore posso solo sperare che la commissione sia un luogo di intese, non di scontri». Tanto più perché gli eventuali scontri in casa Rai rischiano di ripercuotersi sui rapporti tra i partiti della maggioranza: «Di questi tempi non abbiamo nessun bisogno di trasferire tensioni dal piano mediatico a quello politico».

    MILENA GABANELLI NELLA REDAZIONE DI REPORT FOTO LUCIANO VITI PER SETTEMILENA GABANELLI NELLA REDAZIONE DI REPORT FOTO LUCIANO VITI PER SETTE

    Non è però al Pd o al Pdl che, da consuetudine, dovrebbe spettare la presidenza dell'organo. Toccherà ad uno dei partiti d'opposizione. E inevitabilmente si sta pensando al Movimento 5 Stelle. Un'ipotesi che a Montefoschi non va giù: «Sarei sgomento se la presidenza venisse affidata ai Cinquestelle. Hanno dimostrato un disprezzo tale nei confronti della televisione italiana (meno di quella straniera) che non farebbero altro che lavorare per rovinarla ulteriormente».

    Paolo GentiloniPaolo Gentiloni

    Gli sfoghi di Beppe Grillo contro Milena Gabanelli sono indicativi: «Prima l'hanno candidata al Quirinale, poi l'hanno accusata di essere prezzolata - polemizza lo scrittore -. Se questo è il modo di fare dei grillini, dubito che si possa affidare loro una cosa così delicata come la vigilanza Rai. Sarebbe delittuoso».

     

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