1. BANCHE, FONDI SOVRANI E COMPAGNIA DELLE OPERE: PRONTO IL GRANDE BANCHETTO DELLE SEDI REGIONALI RAI
Cominciata in sordina, fra le proteste isolate del sindacato dei giornalisti Rai, la richiesta di ridimensionare le sedi regionali del servizio pubblico sta andando velocemente a parare dove nessuno immaginava: la mega svendita di tutti o in parte dei 20 moderni e attrezzati palazzoni che ospitano le redazioni regionali. Sotto traccia si intravedono anche gli acquirenti: fondi sovrani, istituti di credito e la Compagnia delle opere, la longa manus economica di Comunione e Liberazione. Un business di svariati milioni di euro.
Nell'assoluto silenzio del neo Direttore della Tgr, Vincenzo Morgante, Viale Mazzini starebbe procedendo ad una valutazione degli immobili. Palazzi come quello di via Dalmazia a Bari, via Santa lucia a Napoli, Viale Strasburgo a Palermo, viale della Fiera a Bologna, largo De Gasperi a Firenze fanno gola a catene alberghiere e centri commerciali. E non solo.
L'alienazione delle sedi viene giustificata dall'insostenibilità dei costi di gestione determinata dalla manutenzione e dall'esorbitante numero di giornalisti e personale: circa tremila tra redattori (850), tecnici e amministrativi e soprattutto dal crescente disastro degli ascolti. Basti pensare che la sede siciliana, forte di ben due mega immobili a Palermo e Catania, mezzi da testata nazionale, 40 giornalisti e un imprecisato numero di tecnici, figura agli ultimi posti nelle classifiche di audience siciliana e nazionale.
rai corporationMentre Canale5 e Sky in Sicilia vanno a gonfie vele con un solo giornalista a testa. Una voragine difficilmente giustificabile, della quale il direttore Morgante conosce cause ed effetti. Se non altro perché negli ultimi 10 anni, prima di essere promosso a Roma, è stato il caporedattore di Rai Sicilia.
2. FUGA DAL GIORNALE RADIO
Grande esodo dal Gr, anche se ormai "depreziosizzato". Dopo il passaggio al Tg3 di Luca Patrignani della redazione economica, sta per lasciare la palazzina radio anche l'inviata del politco Paola Cervelli, richiesta dal Tg2 in cambio della redattrice Laura Pintus. La fuga prevede anche il trasloco, rispettivamente a Rai Sport e Rai YoYo, degli ex vicedirettori Carlo Albertazzi e Teresa Torcia.