FABIO ALBANSE per la Stampa
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Quasi 1400 migranti, e un cadavere, sono in arrivo nei porti siciliani, dopo essere stati salvati nel Mediterraneo centrale da navi della Marina, della Guardia costiera e delle Ong, e in qualche caso dopo momenti di tensione con la Guardia costiera libica.
In uno dei fine settimana più complicati dall’inizio dell’anno, dal punto di vista della gestione dei soccorsi, è stata quella di ieri la giornata che ha visto il maggior numero di interventi e di persone soccorse. Quattro le operazioni portate a termine, in undici ore, dalla nave Sea Watch 3 della omonima Ong tedesca, che ha operato assieme all’equipaggio della Seefuchs, nave della Ong Sea-Eye, anch’essa tedesca. La Sea Watch 3 ha ora a bordo circa 450 persone recuperate da gommoni e barche in legno, in alcuni casi contendendo il salvataggio alla Guardia costiera libica; in un caso, i migranti si sono gettati in mare all’arrivo dei libici e i soccorritori della Ong li hanno dovuti recuperare mentre dalla motovedetta di Tripoli arrivavano «inviti» ad andare via.
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La Ong ha lanciato accuse verso il dispositivo militare di soccorso: «Tre navi militari in zona e nessuna ha fornito aiuto alle navi delle Ong», ha scritto su twitter. Ora la Sea Watch 3 è in attesa di conoscere il porto sicuro dove sbarcare i migranti. Stessa cosa per la nave Seefuchs che ha 130 migranti a bordo.
721 migranti arriveranno nel pomeriggio ad Augusta assieme ad un cadavere: sono tutti a bordo di nave Dattilo della Guardia costiera italiana che li ha recuperati in 5 diverse operazioni. A Catania domani mattina arriva la nave Aquarius di Sos Mediterranee e Medici senza Frontiere, che ha a bordo 69 migranti - tra cui 18 donne, quattro delle quali incinta - che ha preso a bordo ieri dalla nave San Giusto della Marina italiana.
Ieri a Pozzallo erano stati sbarcati 296 migranti, salvati dalla nave militare portoghese De Almeida, del dispositivo Frontex. Tra loro 38 donne, undici delle quali trasferite negli sopedali di Ragusa e Modica perchè incinta. Altri 53 migranti, sempre ieri, sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia costiera al largo di Lampedusa. E a Favignana sono stati rintraccaiti 7 tunisini arrivati autonomamente con una barca.
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Come se non bastasse, anche altre rotte di migranti sembrano riattivarsi: ieri la Guardia di finanza ha intercetato una barca a vela con bandiera statunitense, al largo di Santa Maria di Leuca, in Puglia. A bordo, con due scafisti moldavi che sono stati arrestati, c’erano 60 migranti provenienti da Paesi del Medio oriente.
La vita e la morte si sono intrecciate nei salvataggi di queste ore. Perché mentre sulla Diciotti, appena arrivata questo pomeriggio ad Augusta, si tentava di dare una identità all’uomo morto nella traversata - un eritreo di una ventina d’anni ucciso da stenti e fatica, sul gommone dove era con i compagni di traversata - sulla Aquarius, che domattina arriverà a Catania, questo pomeriggio è nato un bimbo. Ad aiutare la giovane madre a partorire è stato il team di Medici senza Frontiere a bordo della nave. Il bimbo, che il personale della Ong ha chiamato “Baby Miracle”, pesa 2,8 chili e sta bene, così come la madre.
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