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    “I MONDIALI DI ATLETICA? SONO MOLTO AMAREGGIATO, CI CREDEVO, MA SIAMO IN ITALIA” – IL PRESIDENTE DEL CONI, GIOVANNI MALAGÒ PARLA DEL RITIRO DELLA CANDIDATURA DI ROMA PER OSPITARE I CAMPIONATI MONDIALI DI ATLETICA DEL 2027 (ANDATI A PECHINO) - MANCAVANO 85 MILIONI DI GARANZIA DA PARTE DEL GOVERNO - LE POLEMICHE FRA IL DUPLEX MELONI-ABODI E IL N.1 DELLA FIDAL, IL SALVINIANO STEFANO MEI – DAGONOTA


     
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    DAGONOTA

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    Fulvio Bianchi per repubblica.it - Estratti

     

    giovanni malago foto gmt56 giovanni malago foto gmt56

    “Storia purtroppo senza un lieto fine, sono molto molto amareggiato, ci credevo, ci avevo messo la faccia, mi ero speso, c'erano tutti i presupposti con un dossier estremamente qualificato": lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito al ritiro della candidatura di Roma per ospitare i Campionati mondiali di atletica del 2027 (andati a Pechino), a margine dell'inaugurazione del palazzetto multidisciplinare al Centro di preparazione olimpica 'Giulio Onesti' a Roma.

     

    "Chiaro che dovevamo essere votati, penso che si erano creati i presupposti per aver il consenso. Chiaro che senza garanzie economiche e finanziarie, sono stato il primo a suggerire il ritiro della candidatura.

     

    andrea abodi foto mezzelani gmt2399 andrea abodi foto mezzelani gmt2399

    Triste rappresentanza di arrivare sempre all'ultimo su tante cose, questa è una caratteristica del nostro Paese, però ci sono situazioni dove diventa imprescindibile rispettare delle date poi, perché questo non è successo e a me dispiace molto, la Federazione ha fatto tutto quello che doveva e poteva fare". "Non c'è stato assolutamente del dolo - ha aggiunto - però c'è sicuramente il modo di ragionare che caratterizza tantissime altre cose anche non nel mondo dello sport: nel mondo dello sport c'è un'ora, una data e un momento che sono imprescindibili".

     

    GIOVANNI MALAGO' GIOVANNI MALAGO'

    Mancavano 85 milioni di garanzia da parte del governo, forti le polemiche fra il ministro Abodi, esponenti del Pd e il n.1 della Fidal, Mei. Si vedrà ora come la Fidal organizzerà gli Europei di atletica di giugno, data infelice perché vicina alle Olimpiadi Parigi. Per ora a Roma la prevendita è molto fiacca, previste perdite economiche che Abodi si augura limitate. "Ho finito di predisporre una proposta di norma per regolamentare le candidature ai grandi eventi internazionali per i quali si chiedono risorse finanziarie al Governo", ha spiegato Abodi.

     

    STEFANO MEI STEFANO MEI

    "Questa esperienza deve servire per le prossime opportunità - aggiunge il ministro - perché vogliamo in Italia i grandi avvenimenti sportivi per tutto quello che possono dare, ma lo si discuta prima e secondo un protocollo che valga per tutti. Stiamo ancora lavorando per gli Europei di giugno, attraverso Sport e Salute, per garantire un evento di qualità e un risultato economico con limitate perdite. Se ci fosse stato un atteggiamento più rispettoso delle procedure, dei tempi e dei problemi che sta affrontando il governo nell'interesse generale, forse avremmo avuto qualche possibilità in più per competere con Pechino per i Mondiali che, peraltro, aveva un budget superiore a Roma del 40%. Avrei voluto anche io tornare allo Stadio Olimpico di Roma per i Mondiali, come feci nel 1987, ma con le pretese e i linguaggi inadeguati non si va da nessuna parte".

     

    Poi ha precisato, “chi invece non ha bisogno di risorse pubbliche sarà libero di fare, nel rispetto delle leggi, quello che ritiene più opportuno". C'è una corsa ad organizzare eventi sportivi che non sempre è positiva, forse converrebbe concentrarsi sui veri problemi dello sport e degli impianti che non ci sono o funzionano male (vedi Spy Calcio del 29 febbraio). “'Siamo molto felici e contenti, non dico che viviamo per questo, ma è uno di quei momenti che ci ricompensano.

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    La nascita di una infrastruttura sportiva consente di viaggiare con la testa, fantasticare, immaginare. E' possibile fare sport a tutti i livelli, è importante che questa casa sia all'interno del cento sportivo intitolato a Giulio Onesti'': parole di Malagò nel corso dell'inaugurazione del palazzetto polifunzionale al Cpo dell'Acqua Acetosa a Roma. ''Consentitemi di dire, e lo faccio senza polemica ma non posso non dirlo, tradirei il mio ruolo: questo palazzetto è stato un terreno di scontro formidabile tra me, il Coni e il governo precedente.

     

    (...)

    Ma ci sono anche aspetti positivi che fanno sperare per il futuro. "Sarà un luogo di eccellenza di preparazione olimpica e paralimpica. Il Coni ne è custode con il supporto di Sport e Salute. Questa collaborazione tra di loro è un qualcosa di cui sono felice, la vedo consolidarsi", spiega Abodi (“I mondiali? Tema chiuso, andiamo avanti”). Presente alla cerimonia, stamani, anche Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, in ottimi rapporti con Malagò.

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