Mattia Marzi per "il Messaggero"
In un momento storico in cui l' obiettivo principale degli artisti sembra essere quello di sbandierare i propri successi sui social, vantandosi del Disco di platino appena vinto o del primo posto in classifica, la schiettezza di Malika Ayane è quasi disarmante: «Il mio ultimo disco? È andato malissimo. X Factor? Non mi hanno richiamata», dice la cantante.
MALIKA AYANE
L' album al quale fa riferimento è Domino del 2018, il meno venduto di una carriera cominciata dieci anni prima con successi come Feeling Better e Come foglie, la canzone con cui si fece conoscere dal grande pubblico partecipando tra le Nuove proposte al Festival di Sanremo 2009 (arrivò seconda dietro ad Arisa e alla sua Sincerità). All' Ariston Malika, vista nel 2019 dietro al bancone dei giudici del talent di SkyUno, torna quest' anno per la quinta volta: in Ti piaci così, che ha cantato ieri sul palco, è meno posata rispetto al passato, ma comunque raffinatissima.
MALIKA AYANE
Dalle ballate a un brano con la cassa in quattro: che fa, ora cede alla furbizia?
«Diranno che mi sono data al commerciale perché sono vecchia (ride). Ma chi mi conosce sa che in passato non sono stata sempre l' interprete elegante di Ricomincio da qui. Nel 2015 sbancai in radio con Senza fare sul serio: fu un tormentone involontario, a un certo punto fummo costretti a ritirarlo perché le emittenti continuavano a passarlo rifiutandosi di trasmettere gli altri miei singoli».
Addirittura?
«Sì. Sembra incredibile, ma quella fu la canzone di maggiore successo della mia carriera: conquistò tre Dischi di platino, l' equivalente di 150 mila copie vendute. La gente veniva ai miei concerti, ascoltava Controvento, Feeling Better e non sapeva nemmeno fossero mie: i risultati che ti guadagni sul campo sono i più belli».
MALIKA AYANE
Il disco successivo, però, non fu affatto un successo: cosa non funzionò?
«Le radio si rifiutarono di passarlo: dicevano che in quei pezzi non c' era la Malika Ayane classica, che avevo osato troppo mischiando jazz, pop, elettronica».
Andò in crisi?
«Sì. Anche perché pensavo di aver fatto un disco di successo: invece fu un flop. Mi dissi che forse serviva del tempo per capire cosa fare dopo. Invece che fare duetti improbabili o far uscire un singolo dietro l' altro, scelsi la tv».
Perché non l' abbiamo rivista a X Factor?
«Perché non mi hanno richiamata. Non nascondo di essermi sentita a disagio. Lì ho capito che le polemiche non fanno per me. A meno che l' oggetto della polemica sia: È meglio un assolo di Chet Baker o di Miles Davis?. Da ragazzina sceglievo i fidanzati in base alla risposta».
MALIKA AYANE
Ammette i suoi insuccessi con sincerità: sa che oggi non è così comune tra i cantanti?
«Basta travestirsi da fighi pazzeschi: bisogna dire le cose come stanno. Io sono serena quando dico che l' ultimo album è stato un disastro e che a X Factor non è andata bene».
Va d' accordo con i suoi discografici?
«Non sempre. Quando feci Naif, il disco del 2015, ci fu un po' di scetticismo da parte loro (incide per la Sugar di Caterina Caselli, che omaggerà nella serata delle cover con Insieme a te non ci sto più, ndr). Se si va troppo d' accordo. qualcosa non funziona».
MALIKA AYANE
In Ti piaci così si guarda allo specchio: cosa vede?
«Una donna che a 37 anni ha imparato ad accettare anche le imperfezioni e le debolezze. In passato mi sono sentita sempre un po' in colpa a non essere sempre sgargiante».
Il nuovo album?
«Uscirà il 26 marzo. Dentro ci sono la Malika di ieri e oggi, raccontata da autori come Colapesce e Dimartino, Leo Pari e Pacifico. Chissà se l' abbandono apparente della raffinatezza mi farà bene o mi farà soffrire».
malika ayane