DAPHNE CARUANA GALIZIA
Francesco Battistini per il “Corriere della Sera"
Dieci le persone arrestate «Sono stati loro». Al Cinese e al Fulu, non hanno dato neanche il tempo di dire «jghinu», aiuto: «Li hanno buttati a terra e gli son saltati sopra», racconta un negoziante al porto della Marsa. Alle otto di mattina, in quella strada improvvisamente svuotata - «State tutti chiusi in casa! » -, riempita d' una quarantina di corpi speciali incappucciati, poliziotti, cani da esplosivo, agenti dei servizi, pattugliata a distanza da una motovedetta della Marina, un elicottero a volteggiare. «È la più grande operazione mai vista a Malta», dice il procuratore Peter Grech.
PROTESTE MORTE DAPHNE CARUANA GALIZIA
Mobilitati anche l' Fbi americana, l' Europol e una squadra di superpoliziotti finlandesi, tutt' insieme per arrestare dieci persone e soprattutto George e Alfred Degiorgio, fratelli di sangue e di coltelli, facce note delle gang maltesi. I due e i loro amici non sapevano d' avere case e auto piene di microspie. Intercettati da giorni: George «ic-ciniz» e Alfred «il-fulu», il Cinese e il Fulu, soprannomi che verrebbero dall' ossessione per il taoismo, una professione criminale nei traffici mediterranei, hanno 48 ore per essere incriminati o rilasciati. Ma i dubbi degl' investigatori sono pochi: se non la mente, sarebbe loro la mano che ha premuto il telecomando dell' autobomba e il 16 ottobre, appena la giornalista era uscita di casa, ha cancellato Daphne Caruana Galizia assieme alla speranza d' una Malta più pulita.
DAPHNE CARUANA GALIZIA
Sono stati loro? «Ho una chiara idea di chi sono e di che cos' hanno fatto», dice in conferenza stampa il premier Joseph Muscat: «Ma non posso dare altri dettagli sull' indagine». Qualche settimana fa l' ha fatto il ministro dell' Interno e Matthew, Caruana, che aiutava la madre Daphne a smascherare la corruzione dei politici maltesi, l' ha accusato di boicottare le indagini: non è un segreto che alcuni poliziotti abbiano brindato, il giorno in cui la giornalista fu ammazzata. E che si sia dimesso anche il magistrato incaricato in un primo momento dell' inchiesta sull' omicidio, quando s' è scoperto che in passato era stato attaccato da Daphne.
Il primo ministro s' è preso il merito degli arresti: ha stupito la stampa locale la strana scelta del capo della polizia, Lawrence Cutajar, che è uscito dalla sala dell' Auberge de Castille dove si raccontava l' operazione, preferendo una porta laterale ai riflettori delle tv. «Muscat fa marketing politico», polemizza Matthew Caruana: «Abbiamo saputo degli arresti solo dalla conferenza stampa, nessuno ci ha detto qualcosa. È la polizia che investiga, non il premier.
l auto di daphne caruana galizia
Siamo preoccupati, questo risultato non ci rassicura. Tanta gente, che potrebbe essere implicata, continua a ricevere coperture politica». Solo ipotesi, su movente (e mandanti): dai Panama Papers passando per la mafia italiana, i trafficanti di migranti, il contrabbando di petroli, i soldi lavati nelle 60mila societa off-shore dell' isola, Daphne aveva troppi nemici. Il Cinese e il Fulu forse spiegheranno chi erano i peggiori.
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