Giuseppe Scarpa per "Il Messaggero"
IMMIGRAZIONE CLANDESTINA IN AEREO
«Mogadiscio, Istanbul, Atene e Roma, quasi tutto il tragitto l'ho compiuto a bordo di un aereo. Questo è stato il mio viaggio per arrivare dalla Somalia all'Italia». Bashir, 16 anni, il nome è di fantasia, racconta alla guardia di finanza che lo ha appena fermato nel secondo scalo della Capitale, Ciampino, il lungo percorso che dal Corno d'Africa lo ha portato, a fine luglio, in Europa. In un viaggio che, solo apparentemente, è legale.
IL VIAGGIO
È appena atterrato con un volo dalla Grecia. In mano ha una carta d'identità autentica. È di un italiano che l'aveva smarrita a Berlino e su cui hanno attaccato, sostituendola con la precedente, la sua foto. Bashir non bleffa e riferisce tutto con dovizia di particolari.
IMMIGRAZIONE IN AEREO
È il primo di una lista di nuovi immigrati clandestini che compie il tragitto sulle più sicure rotte aeree. Voli di linea che arrivano a Ciampino. Sebbene la pericolosa via del mare, a bordo dei barconi che solcano il Mediterraneo, sia quella maggiormente impiegata, si è assistito a un incremento di ingressi illegali nel nostro Paese con questa nuova metodologia.
ciampino
Per adesso se ne sono contati in meno di un anno, a Ciampino, una ventina in tutto. Ma per chi indaga «si tratta solo della punta dell'iceberg». Una novità che gli inquirenti, il pubblico ministero è Roberta Capponi, hanno scoperto anche grazie all'emergenza Covid-19 che (nei mesi in cui si poteva viaggiare) ha permesso alle forze dell'ordine di effettuare controlli più efficaci, proprio perché gli aeroporti erano meno affollati.
Un fenomeno che desta diversi dubbi e interrogativi, in merito a chi finanzia le spese della costosissima trasferta. Infatti la madre di Bashir, che ha 5 tra fratelli e sorelle a Mogadiscio, ha pagato l'uomo che ha portato il 16enne in Italia 5.500 euro (esclusi i biglietti aerei). Per un somalo, Paese in cui il reddito pro capite annuo si aggira intorno ai 348 euro, è una cifra enorme.
passeggeri atterrano a ciampino
IL RACCONTO
Ecco cosa ha raccontato il 16enne agli investigatori. «Sono partito sette mesi fa (gennaio 2020, ndr) da Mogadiscio desideroso di raggiungere l'Italia. Ho preso un aereo che è atterrato a Istanbul. Nella Capitale turca sono arrivato come studente. Qui mi hanno ospitato per un mese dei miei connazionali».
Dalla Turchia Bashir intraprende un viaggio in gran parte in auto verso la Grecia. Costo del trasporto 900 dollari. «Il tragitto era organizzato da un gruppo di turchi e greci», spiega il 16enne alla finanza. Atene è la penultima tappa.
medici senza frontiere migranti barconi
Qui, ospitato sempre da altri connazionali, resta sei mesi. Non spiega ai finanzieri come fa per vivere. Ad ogni modo entra in contatto con un somalo in grado di portarlo a Roma. Pattuiscono la cifra, 5.500 euro.
«Lo metto in contatto con mia madre. L'accordo è che venga pagato con money transfer.
La somma verrà trasferita al momento del mio arrivo a Roma. Nel frattempo un nostro conoscente comune a Mogadiscio fa da garante». Infine arriva il giorno della partenza verso l'Italia: «Mi chiama (il trafficante, ndr) alle 16.00, mi dice che di lì a poco sarei dovuto andare con lui all'aeroporto». Nello scalo greco gli viene presentata una donna. Un'ucraina che «mi accompagna durante il volo».
BARCONI
Arriva a Roma. È fine luglio (2020). La finanza lo ferma, verificano il documento. Viene portato in un centro di accoglienza per minorenni dove il giorno successivo scappa. Oggi non si sa dove sia.
Nel frattempo, però, gli inquirenti individuano il somalo che l'aveva fatto partire dalla Grecia in cambio dei 5.500 euro. Adesso l'uomo è in carcere, a Regina Coeli, accusato dal sostituto procuratore Roberta Capponi di immigrazione clandestina.