Francesco Ruta per “il Giornale”
luis enrique
L'atterraggio della Spagna all'Europeo poteva essere piú comodo, ma tant'è. Debuttano stasera contro la Svezia le Furie Rosse di Luis Enrique, che nelle ultime settimane ne hanno vissute un po' di tutti i colori e in ogni ambito, a partire da quello logistico.
BUSQUETS
Sì, perché va specificato che lo stadio La Cartuja di Siviglia non era stato scelto inizialmente per ospitare questa e le altre partite degli iberici nel girone E (più un ottavo di finale), bensì quello di Bilbao, San Mamès. Poi, per via dei troppi casi di Covid nei Paesi Baschi, la Uefa ha deciso di spostare tutto a sud, dove invece la situazione era più sotto controllo. E dando in contemporanea al comune di Bilbao un contentino di 1.3 milioni di euro per il disguido, con l'assicurazione che a San Mamès si giocheranno prossimamente due finali, una di Champions femminile e una di Europa League.
LUIS ENRIQUE
Già, il Covid, che ha alterato ancora di più la vigilia. Sono passati pochi giorni da quando Sergio Busquets, il capitano, è stato trovato positivo a un tampone, facendo scattare il panico specie dopo la scoperta di un nuovo contagiato, il difensore Diego Llorente. Focolaio? Europeo a rischio? Anche la politica ci ha messo del suo, visto che si è scoperto che la squadra non era stata vaccinata perché non si erano volute dare corsie preferenziali ai calciatori. Poi per fortuna Llorente si è rivelato un falso positivo, la paura è scemata e tutto lo staff si è vaccinato.
Non è arrivato nessuno, peraltro, al posto di Busquets, nonostante Luis Enrique abbia creato una bolla di una dozzina di calciatori tra l'Under 21 che aveva appena terminato il suo Europeo e gente che era già in vacanza; tutti mandati ad allenarsi per poi rimanere a casa.
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Il ct della Spagna, insomma, ha dovuto barcamenarsi di polemica in polemica. Sì, perché già con i convocati (24 e non 26 come tutte le altre nazionali) l'ex allenatore della Roma aveva creato scompiglio, non selezionando neanche un giocatore del Real Madrid, cosa mai successa nella storia. In compenso ha chiamato per la prima volta Aymeric Laporte, stopper del Manchester City, francesissimo, ma che è diventato grande all'Athletic Bilbao, e che non era mai stato considerato dai Bleus. Un'altra scelta abbastanza dirompente.
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Comunque, stasera parola al campo, con la Spagna che si affida ai suoi giovani (Simòn, Pau e Ferrán Torres, Oyarzabal e Dani Olmo, per fare qualche nome) per allontanare le tensioni.
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