Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
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Una mancia per tutti e tre, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Ma polverizzata, una “mancetta”: perché quest’anno le risorse portate in dote dalla manovra sono state pochissime. I territori, la linfa del consenso politico per i parlamentari, sono invece tanti. E così i senatori della maggioranza (i deputati non hanno toccato palla) non si sono scoraggiati. Al contrario hanno provato ad accontentare il maggior numero possibile di richieste.
Che il lucchetto alla Finanziaria, voluto in origine dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, alla fine sia stato un po’ allentato era già emerso negli scorsi giorni, quando sono comparse le prime “mancette” finanziate con i 60 milioni del “tesoretto” destinato proprio alle modifiche parlamentari, veicolate dagli emendamenti dei relatori (alle opposizioni sono andati 40 milioni, tutti impiegati in misure per la lotta alla violenza contro le donne).
s-fascio tutto io - poster by macondo
Ma ora che la manovra è legge, dopo il via libera definitivo di Montecitorio, il quadro è completo: ha la forma di uno spin-off, di una legge mancia in versione mini che è ben dettagliata negli ordini del giorno accolti.
[…] In tutto, per la mancia tripartita, ci sono circa 20 milioni. Un terzo, quindi, delle risorse che i partiti che sostengono il governo avevano a disposizione. Sono 72, in tutto, le voci della mancia: 40 in capo a Forza Italia, 28 al Carroccio, 4 a Fratelli d’Italia. Non per questo il partito della presidente del Consiglio ha avuto meno soldi da spendere rispetto agli alleati, ma la tripartizione prende in considerazione solo le micromisure.
GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI
Fuori da questo perimetro, FdI ha speso altri 30 milioni per interventi destinati all’agricoltura e alla cultura, facendo soprattutto felice uno dei ministri di partito: il titolare delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida. Mentre la Lega ha concentrato circa 15 milioni sulla proroga di due mesi, fino a fine febbraio, dell’Iva al 10% per le compravendite di pellet; gli “azzurri” invece hanno incassato risorse di parte corrente e in conto capitale, per micro investimenti, spalmate su più anni.
Il totale, sommando tutte le misure, fa circa 60 milioni. Ma dove finiranno i circa 20 milioni fatti confluire nelle 72 mancette? Il menù più stravagante è quello di FI. Soprattutto nella parte riservata alla spesa “fresca”, quella di parte corrente.
LOLLOBRIDGERTON - MEME BY EMILIANO CARLI
A Osopio Sopra, cinquemila anime in provincia di Bergamo, gli spazi per i dibattiti pubblici sono evidentemente troppo piccoli: per questo l’anno prossimo arriveranno 200 mila euro per una struttura polifunzionale dove si svolgeranno le riunioni del Consiglio comunale e assemblee con i cittadini.
E a Fondi, in provincia di Latina, si va sulla fiducia per generiche “attività di interesse culturali” che potranno contare su 800 mila euro, in due tranche: la prima nel 2025, la seconda l’anno successivo. Grande attenzione per la cittadina laziale perché potrà spendere anche 400 mila euro per “la riqualificazione e la realizzazione di aree verdi attrezzate ad uso pubblico”. […]
Lunga, la lista delle mancette della maggioranza. Ci sono 400 mila euro per restaurare il Tempio Ossario di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, ma anche 200 mila euro per rifare gli spogliatoi e i bagni pubblici del campo sportivo “Sante Tonello” di Barbeano a Spilimbergo, in Friuli- Venezia Giulia. E 250 mila euro per “interventi di omologazione e manutenzione straordinaria” per due campi da baseball a Piacenza. Il lucchetto alla manovra si è allentato ancora un po’.
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