Alessandro Bocci per il Corriere della Sera
balotelli mancini
L'ultima tentazione di Roberto Mancini è il primo centravanti che ha convocato e quello su cui si illudeva di poter fondare la Nazionale ferita dalla mancata qualificazione al Mondiale 2018: Mario Balotelli quasi certamente mercoledì varcherà il cancello verde di Coverciano per partecipare allo stage azzurro. Il c.t. e il suo staff, allargato a Daniele De Rossi e con il contributo di Gianluca Vialli e Lele Oriali, ci stanno ragionando. Una riflessione profonda, una tentazione forte. Una decisione quasi presa.
mancini balotelli
Balo è il preferito di Mancini, ma è anche quello che lo ha più deluso. Il centravanti, che ha debuttato a 20 anni con Cesare Prandelli, è fuori dal giro da tre lunghi anni. L'ultima apparizione è datata 7 settembre 2018 nel pareggio contro la Polonia a Bologna. Era l'inizio del rinascimento azzurro. Mancini si era affidato a Balotelli per le tre amichevoli di giugno e aveva replicato la convocazione per l'esordio in Nations League. Mario però si era presentato fuori condizione, oltre i cento chili di peso, demotivato.
Anche le sue ultime esperienze italiane, prima con il Brescia e poi con il Monza sono state un fallimento. Il trasferimento in estate all'Adana Demirspor, sembrava la certificazione del declino di un campione che si è buttato via. E invece in Turchia, sotto la guida di Vincenzo Montella, Balo è rinato: 8 i gol in campionato più uno in Coppa. L'ultimo ieri, un minuto dopo essere entrato e prima di aver firmato l'assist del definitivo 5-0, che ha trascinato i turchi sino al provvisorio terzo posto.
balotelli mancini
Il c.t., che il centravanti ideale non lo ha mai trovato, ha seguito la rinascita del bresciano e nei giorni scorsi gli ha telefonato. Un contatto positivo. Mario è entusiasta, l'azzurro è il suo orizzonte: «Se Mancini mi chiamasse, andrei a piedi in Nazionale». Nel clan di Balotelli danno per scontata la convocazione. Il fratello Enock ha pubblicato su Instagram una foto di Balo in azzurro corredata da un messaggio significativo: «So quanto ci tieni a questa maglia, fagli vedere la fame che hai».
MARIO BALOTELLI E ROBERTO MANCINI
Mancini è più prudente, ma alla fine si convincerà e domani dovrebbe inserirlo nella lista. Una pazza idea. Il suo pupillo ha avuto di recente il Covid, ma l'ultimo acuto dovrebbe aver cancellato le residue incertezze. Un conto però è lo stage, circa 35 giocatori con Joao Pedro e Luiz Felipe, un altro far parte dell'Italia alla fine di marzo, quando ci giocheremo il Mondiale in Qatar attraverso due spareggi sanguinosi: il 24 a Palermo contro la Macedonia del Nord e, si spera, 5 giorni dopo in trasferta con la vincente di Portogallo-Turchia. Intanto in Figc stanno cercando di superare gli ostacoli burocratici legate alle restrizioni dovute al virus e al fatto che la finestra Fifa è riservata ai sudamericani e per chi gioca all'estero è necessaria l'autorizzazione del club di appartenenza. Ma Balo avrà il via libera.
RISSA MANCINI BALOTELLI jpeg RISSA MANCINI BALOTELLI jpeg RISSA MANCINI BALOTELLI jpeg