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    COPPA ITALIA: FUORI IL NAPOLI, DENTRO L’INTER GRAZIE A DUE GOL DI JOVETIC E LJAJIC - LA RESURREZIONE DELL’INTER IN CRISI COINCIDE CON LA PRIMA SCONFITTA STAGIONALE DEL NAPOLI – VOLGARE SCONTRO NEL FINALE. MANCINI: “SARRI È UN RAZZISTA. MI HA URLATO FROCIO E FINOCCHIO. SONO ORGOGLIOSO DI ESSERLO SE È UN UOMO” (VIDEO)


     
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    VIDEO http://video.corriere.it/mancini-sarri-razzista-mi-ha-urlato-frocio-finocchio-sono-orgoglioso-esserlo-se-lui-uomo/74cbe53a-befe-11e5-8000-980215fcd4e6

    VIDEO - http://video.corriere.it/tra-sarri-mancini-rissa-san-paolo-napoli-inter/9355c062-bef8-11e5-8000-980215fcd4e6

     

    Guido De Carolis e Alessandro Pasini per Corriere.it

     

    Napoli-Inter Napoli-Inter

    Dentro l’Inter, fuori il Napoli. Una sorpresa se pensiamo alle premesse, non se leggiamo la partita: i manciniani passano con i gol del duo Jovetic-Ljajic e sbloccano al tramonto, con la giocata di classe pura, un quarto di Coppa Italia che non sapeva ancora che direzione prendere. La resurrezione dell’Inter apparentemente in crisi coincide così con la prima sconfitta stagionale del Napoli, a conferma che, anche se si tratta di un’altra competizione rispetto al campionato , dare per definiti i valori del calcio italiano già a gennaio è un esercizio pericoloso.

     

    La palla scorre, insomma, è può cambiare i destini un attimo. Sarri e Mancini non si sono certo messi d’accordo (e mai avrebbero potuto, vista poi la lite finale che li ha portati all’espulsione), ma entrambi escludono il centravanti: fuori Higuain e Icardi. A perderci di più, naturalmente, è il Napoli che tuttavia, nonostante altri cinque titolari esclusi, cerca di sviluppare il suo gioco di palleggio.

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    L’Inter sta raccolta e cerca di abbassare il ritmo per limitare la nota velocità di esecuziione dei sarriani: Medel e Kondogbia tengono il centro, Biabiany e Perisic le fasce e il duo Jovetic-Ljajic prova a creare sullo stretto. Non succede niente però, perché il pressing del Napoli, che parte, secondo logica, dagli attaccanti, soffoca i nerazzurri le cui azioni si limitano a giri palla orizzontali e un paio di numeri estemporanei di Jovetic.

     

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    E’ un confronto tra due opposte e filosofie calcistiche che produce un impasse generale, dall’unica vera azione potente del Napoli - da Napoli - al 26’: Strinic sfonda a sinistra su Nagatomo, la palla per Callejon a rimorchio è perfetta ma, dove non arrivano Miranda e Juan Jesus (preferito a Murillo in crisi ), arriva come sempre Handanovic, che si distende e respinge. Dopo 14’ di ripresa ancora più bloccati, Sarri smuove lo stagno con il sasso Hamsik al posto di Allan. E’l’Inter però che appare finalmente con il suo primo tiro in porta (Jovetic, parato) e con la prima occasione: un tiro al volo di Medel alto. E allora, al 27’, ecco il secondo sasso nello stagno di Sarri, anzi il macigno: invocato dalla folla, signore e signori, ecco a voi Gonzalo Higuain.

     

    MANCINI SARRI MANCINI SARRI

    La mossa del Napoli sveglia però l’Inter e titilla l’orgoglio del suo uomo più discusso, Stevan Jovetic. Un minuto dopo l’ingresso del Pipita infatti, su rovinosa palla persa di Hamsik riciclata da Medel, JoJo parte in fuga centrale, ignora Palacio sulla destra ma lui sa perché: ha pronto un destro a giro da 24 metri che fulmina Reina e riesce a gelare il già assiderato popolo del San Paolo.

     

    MANCINI MANCINI

    Come uscirne, se sei il Napoli? Dipende che Napoli sei. Questo non é quello che sta guidando con merito il campionato, così come questa non è l’Inter che ha balbettato football a Bergamo. L’atteso assalto finale azzurro non è così un assalto, e si riduce a un tiro di Mertens al 41’ su cui Handanovic si esibisce un po’ goffo ma efficace.

     

    MANCINI MANCINI

    Poco dopo il belga viene espulso per il secondo giallo (simulazione) e in contropiede l’Inter chiude i conti. La corsa di Ljajic palla al piede è libera, bella e forse simbolica: quando il suo tiro timbra il 2-0, l’Inter non trova solo la semifinale, ma anche una nuova vita oltre la crisi.

     

    SARRI SARRI

    Duro scontro nel finale tra Mancini e e Sarri con il secondo che ha apostrofato il primo dandogli dell’omosessuale e il tecnico neroazzurro che ha replicato accusandolo di essere razzista. Sarri avrebbe poi provato a presentare le sue scuse ma Mancini ha fatto sapere di non essere disposto ad accettarle: «Uomini come lui non possono stare nel calcio». «Non mi sono reso conto di aver detto quelle cose - ha poi commentato Sarri negli spogliatoi -. Mi ero innervosito dopo l’espulsione di Mertens. Ma queste cose dovrebbero restare confinate al campo». Entrambi i tecnici sono stati espulsi e ora della questione si dovrà occupare anche l’ufficio indagini della Figc.

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