Sergio Rame per Il Giornale
valentina ventura
"Ho lanciato il mio bambino, appena partorito, dal balcone di casa". La sua confessione gela il sangue. La mente va al corpicino del bebè gettato dal balcone e schiantato a terra, come un sacco della pattumiera.
Quel fagottino è stato trovato riverso sulla strada, in uno straccio insanguinato. Un orrore lungo le vie di Settimo Torinese. Ora, per quel brutale omicidio, è stata arrestata la madre, una 34enne italiana, che nella notte ha confessato la sua barbarie.
le macchie sull'asfalto lasciate dal corpicino
Il neonato, un maschietto, era stato appena partorito. La madre l'ha buttato via, giù dalla finestra. Stefano Cravero, un operaio di 21 anni che stava tornando a casa dal lavoro, lo ha visto a terra, avvolto in un asciugamano insanguinato. Aveva una grossa ferita sulla testa. "Ho visto qualcosa in mezzo alla strada e mi sono fermato - ha raccontato il giovane - era agonizzante ma respirava ancora".
Cravero ha, quindi, chiesto a due netturbini, Saverio Casorelli e Attilio Bondino, che gli hanno prestato i primi soccorsi. "Mi sono avvicinato - hanno raccontato alla Stampa - volevo avvolgerlo nel mio gilet, ma non era adeguato". Così ha iniziato a gridare e i residenti si sono affacciati dalle finestre che danno su via Turati, di fronte ai balconi del civico 2. "Mi hanno buttato giù delle tovaglie - ha continuato l'uomo - e l'ho avvolto".
ambulanza
Il bambino reagiva. "Poi - ha concluso - sono arrivati i carabinieri e l'ambulanza, lo hanno intubato e se lo sono portati via". Soccorso dal personale del 118 e trasferito d’urgenza all'ospedale Regina Margherita di Torino, il bimbo è apparso subito in gravi condizioni.
neonato
Il quartiere, in cui è stato ammazzato il neonato, è residenziale. Anche se non è una zona di passaggio, non è molto lontata dall'isola pedonale di Settimo Torinese. "È una scena che non dimenticherò più", ha detto alla Stampa Attilio Bondino. "È stato sconvolgente - ha, poi, aggiunto - speravamo tutti di potergli salvare la vita".
Torchiata dal procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, la donna è crollata nella notte, dopo che era stata fermata dai carabinieri della compagnia di Chivasso. Secondo quanto riferito agli inquirenti, subito dopo aver dato alla luce il figlio, la 34enne lo avrebbe lanciato dal balcone al secondo piano dell'abitazione in cui vive, che si trova proprio di fronte al luogo del ritrovamento del corpicino.