francesco merlo foto di bacco
Caro Merlo, se 30 anni fa non ci fosse stata Mani Pulite, l'Italia sarebbe molto differente? Marco Sostegni
Risposta di Francesco Merlo:
Tra le tante rievocazioni, spesso declamatorie, ho molto apprezzato nello speciale di Metropolis - l'ormai imperdibile programma di Gerardo Greco sul sito di Repubblica - il confronto tra Gherardo Colombo e il figlio di Gabriele Cagliari, il presidente dell'Eni che si suicidò in prigione nel 134° giorno di quella carcerazione preventiva di cui, dopo trent' anni, in Italia si continua ad abusare. (E sono persino peggiorate le già terribili carceri che violano la dignità invocata da Mattarella.)
ANTONIO DI PIETRO PIERCAMILLO DAVIGO FRANCESCO GRECO GHERARDO COLOMBO - POOL MANI PULITE
Colombo, che ha invitato a cena Stefano Cagliari, ha detto con amara ironia che il 17 febbraio da ricordare non è quello del 1992, ma del 1600, quando fu bruciato Giordano Bruno. E mi pare che ci abbia voluto dire che non ci sono eroi della libertà in Mani Pulite.
E arrivo alla domanda: penso che la corruzione della partitocrazia fosse soffocante e insostenibile, ma che fu una sbronza collettiva credere che l'indagine penale potesse liberarcene.
I GIUDICI DI MANI PULITE
Mani Pulite svelò la corruzione politica ma non la risolse. E la si può vedere anche come una storia di eccessi: troppi reati, troppo carcere, troppa complicità tra i Pm e i giornalisti, troppi accanimenti.
Paghiamo ancora quegli eccessi che ora confusamente affidiamo a una riforma impossibile e a 6 referendum. Con il bisogno di una giustizia che non riesce a diventare "giusta", dolentemente ci portiamo dietro un finto giornalismo che ancora spaccia per scoop i verbali di questura.
GABRIELE CAGLIARI 2 GABRIELE CAGLIARI CRAXI