diletta leotta a sanremo
Selvaggia Lucarelli per 'il Fatto Quotidiano'
Caro Sabelli Fioretti, intanto vorrei precisare una cosa. Le scrivo questa risposta con indosso un maglione di lana caprina lungo fino al ginocchio anche leggermente infeltrito e mangiucchiato dalle tarme sui polsini. Ho la mano sinistra fissata con dello scotch da muro al busto, così che non mi venga la tentazione di toccarmi sensualmente la chioma o accarezzarmi distrattamente il ginocchio.
Con la destra sto scrivendo sul computer quindi si fidi, non sto neppure cercando di sollevare un po' il maglione sopra il ginocchio. Ho il dress code appropriato per risponderle a tono e senza fare la furbetta che parla di donne e sessismo e intanto, già che c' è, vuole sedurre.
CLAUDIO SABELLI FIORETTI
Io l' avevo capito che la Leotta è furbetta e narcisista e ben attenta alla telegenia del suo spacco, cosa crede. Ma è la Signorina Leotta, appunto, che deve decidere quanto mostrare della sua coscia allo spettatore infoiato, non un tizio che viola il suo iCloud. Del resto, anche i testimonial di campagne sociali o Onlus chiamano il truccatore o chiedono photoshop. Anche loro lanciano messaggi importanti non dimenticando la vanità.
Selvaggia Lucarelli
Questo non toglie valore al loro messaggio. Piuttosto, lei, mio caro Sabelli, la smetta di indossare quei maglioncini color pastello che fanno così tanto "psicologo piacione da Porta a porta" se vuole parlare di sessimo.
Mica per altro, altrimenti io la leggo e continuo a pensare alla sua manina che si appoggia maliziosa alla stanghetta dei suoi occhiali. Non vorrà mica che il suo messaggio perda forza?
L'ARTICOLO DI CLAUDIO SABELLI FIORETTI SULLA LEOTTA DI CUI PARLA SELVAGGIA: