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    CONTANTI SALUTI – IL GOVERNO VUOLE INCENTIVARE I PAGAMENTI CON LE CARTE DI CREDITO CON DEI RIMBORSI TRA IL 2 E IL 4% DELLE SPESE – SI STUDIA UNA POSTEPAY CHE FACCIA DA CARTA D’IDENTITÀ, TESSERA SANITARIA E PURE DA STRUMENTO DI CREDITO - GUALTIERI DEVE TROVARE ANCORA 6-7 MILIARDI E DIPENDE TUTTO DALLA FLESSIBILITÀ CHE CI CONCEDERÀ BRUXELLES, E SICCOME DI TAGLI NON PARLA NESSUNO, SI VA VERSO UNA RIMODULAZIONE (LEGGI AUMENTO SELETTIVO) DELL’IVA


     
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    PAGAMENTI CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE PAGAMENTI CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE

    Alessandro Barbera per “la Stampa”

     

    Se dalle parole passeranno ai fatti, gli italiani potrebbero finalmente superare la dipendenza cronica da contante e a levarsi di dosso la fama di evasori incalliti. Fonti del Tesoro garantiscono che lo sconto fiscale per chi fa uso delle carte di credito diventerà realtà in fretta e sarà conveniente: i tecnici ipotizzano fra il due e il quattro per cento delle spese sostenute. Il meccanismo dovrebbe funzionare in modo piuttosto semplice: un accordo con i grandi circuiti (Visa, Mastercard, American Express) permetterebbe di applicare lo sconto nello stesso riepilogo mensile, o al massimo su base trimestrale. Se - come dicono le stime - quasi nove italiani su dieci non usano regolarmente carte di pagamento, la questione merita di essere presa sul serio.

    ROBERTO GUALTIERI ROBERTO GUALTIERI

     

    Benché manchi ancora la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (dovrebbe essere approvato al più tardi dal consiglio dei ministri di lunedì) nel governo giallorosso si lavora già alla Finanziaria del 2020.

     

    gli italiani amano i contanti 4 gli italiani amano i contanti 4

    Nelle intenzioni del Tesoro l' incentivo all' uso delle carte - un modo per far risparmiare gli onesti - sarà la misura chiave per aumentare le entrate da evasione. Per promuovere quella che gli anglosassoni definiscono la cultura cashless, il governo ha dato mandato a Poste italiane di studiare una carta unica (d' identità e sanitaria) che funzioni anche come strumento di credito per chi - ad esempio la gran parte dei pensionati - non frequentano la banca e non hanno a disposizione strumenti diversi.

    luigi di maio con la postepay in mano luigi di maio con la postepay in mano

     

    Già oggi la carta del reddito (o della pensione) di cittadinanza funziona in modo simile: è una prepagata emessa da PostePay attraverso cui viene erogato il sussidio. E' convenzionata con il circuito Mastercard, e consente di effettuare anche bonifici bancari. Per sfruttare al massimo l' effetto antievasione, Luigi Di Maio ha annunciato come imminente un accordo con l' Associazione bancaria perché vengano azzerati i costi delle commissioni sulle operazioni fra cinque e venticinque euro.

     

    roberto gualtieri dario franceschini roberto gualtieri dario franceschini

    Nel complesso, il piano anti-evasione di Gualtieri non varrà meno di tre miliardi di euro, ma secondo alcune delle ipotesi che circolano al Tesoro potrebbe aspirare a cinque. Per dare copertura al tipo di Finanziaria che ha in testa il ministro c' è ancora bisogno di 6-7 miliardi di euro.

     

    ALESSIO VILLAROSA ALESSIO VILLAROSA

    Molto dipenderà dalla flessibilità che Bruxelles concederà all' Italia in nome delle riforme. Ancora ieri sera l' asticella del deficit per il 2020 oscillava fra il 2,1 e il 2,2 per cento, comunque più del 2,04 strappato dal Conte primo. Poiché di tagli non ne vuol sentire parlare nessuno, è sempre più vicino un aumento - seppur parziale - dell' Iva. Nulla a che vedere con i ventitré miliardi attualmente previsti dalla legge, di certo abbastanza per finanziare la manovra con almeno un paio di miliardi. Il sottosegretario Cinque Stelle al Tesoro Alessio Villarosa lo dà pressoché per deciso, e parla di «rimodulazioni di beni».

    roberto gualtieri 1 roberto gualtieri 1

     

    In sostanza: salirebbe l' aliquota di alcuni prodotti oggi non ritenuti essenziali, scenderanno altre. Oggi le aliquote sono al quattro, cinque, dieci e ventidue per cento. Il caso più emblematico è quello degli assorbenti femminili, sui quali da anni è applicata un' incomprensibile imposta al 22 per cento. «Gli aumenti se ci saranno non serviranno a fare cassa», insiste Villarosa. La verità è ovviamente un' altra, altrimenti non si spiegherebbe la necessità di mettere mano alle aliquote se non per aumentare il gettito fiscale complessivo.

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