• Dagospia

    ALTRA GRANA PER DELRIO (E FASSINO) - MANOVRE SOTTOBANCO ALL'ANCI, OGGI GUIDATA SINDACO DI TORINO, PER VENDERE LA CONTROLLATA ANCITEL


     
    Guarda la fotogallery

    Daniele Di Mario per "Il Tempo"

    DELRIO ALLA LEOPOLDADELRIO ALLA LEOPOLDA

    Bufera su Graziano Delrio, neosottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Oltre centocinquanta famiglie rischiano di restare senza lavoro - o per lo meno così temono - e danno la responsabilità politica a lui. Andiamo con ordine. Delrio prima quand'era sindaco di Reggio Emilia e prima di diventare ministro degli Affari regionali del governo Letta, è stato presidente dell'Anci, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che controlla la società Ancitel. Delrio decise di vendere la società. A chi? Alla Data Management, controllata dalla società Cogein già detentrice del 49% di Ancidata, società fondata nel 2012 insieme ad Ancitel. L'operazione prevedeva l'aumento di capitale di Ancitel a carico di Data Management che avrebbe così assunto il controllo della società stessa.

    Silvia Pellicciari Piero FassinoSilvia Pellicciari Piero Fassino

    Un'operazione che non convince i tipendenti di Ancitel, che in settimana hanno manifestato tutta la loro contrarietà all'operazione organizzando un sit-in sotto la sede Anci di via dei Prefetti, a Roma. I dipendenti chiedono all'attuale presidente di Anci Piero Fassino di bloccare l'operazione perché a loro avviso non garantirebbe né i lavoratori né la stessa Associazione dei Comuni Italiani. «Se la società acquirente si fa carico di un aumento di capitale per acquisire Ancitel l'Anci cosa ci guadagna? È come svendere uno dei suoi gioielli di famiglia, farlo passare per un rottame quando invece avrebbe enormi potenzialità», accusano i lavoratori della società con sede in via dell'Arco di Travertino. Certo, in passato Ancitel poteva essere gestita meglio, «ma - spiegano i lavoratori - Anci non può rinunciare a rilanciarla svendendola, anzi regalandola, a un privato scelto non si sa in base a quale criterio. Ancitel passa così per un carrozzone senza senso e le nostre professionalità vengono sminuite.

    Piero Fassino Alfredo ReichlinPiero Fassino Alfredo Reichlin

    Oltretutto, nell'operazione non sono state contemplate garanzie per i dipendenti. Chiediamo a Fassino di ripensarci e di bloccare tutto». Già, perché in un anno - da quando cioè è stata decisa la vendita di Ancitel a Data Management - tante cose sono cambiate. Delrio non è più presidente di Anci. L'operazione non è ancora partita e la patata bollente è passata nel frattempo all'attuale sindaco di Torino che dovrà decidere cosa fare. I lavoratori sono sul piede di guerra. «Ettore Forieri, patron della società acquirente, non dà garanzia e in passato ha avuto guai con la giustizia per una frode fiscale milionaria. Poi ci chiediamo se sia normale che una società che tratta con Anci guidata da un esponente del Pd per acquisire Ancitel, dia soldi per la campagna elettorale a candidati del Pd». A Fassino l'ardua sentenza. Il sindaco di Torino, che pure aveva dato il via libera all'operazione, non intende finire nel pantano. Il suo delegato alle trattative, un manager torinese, avrebbe dato segnali di maggiore prudenza.

    Angelo Rughetti, Angelo Rughetti,

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport