RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
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A Beirut e a Teheran circola un pissi pissi: Nasrallah non sarebbe rimasto ucciso dalle 80 tonnellate di bombe israeliane che gli sono piovute sul capino, ma sarebbe stato salvato per il rotto del turbante e trasferito in Siria.
Non si sa se la notizia sia solo un’arma di propaganda del regime iraniano e della sua filiale libanese per tenere su il morale delle truppe di Hezbollah. Di certo, non è stata diffusa apertamente, anche perché gli ayatollah hanno capito quale sia la forza pervasiva di Israele e ormai vivono nel sospetto e nel terrore del Mossad.
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
Le ultime vicende, dai cercapersone al raid di venerdì che comunque ha decimato la governance di Hezbollah, fino all’invasione di terra del Libano ormai cominciata, hanno dimostrato grossi buchi nell’intelligence iraniana, confermando che il vile denaro conta più di Allah.
I soldi del Mossad, insomma, comprano qualunque cosa. Maometto? Sì, maometto in tasca! Gli 007 di Tel Aviv sono riusciti a mettere in scacco i nemici iraniani corrompendo funzionari, agenti, informatori, anche a livelli molti, come confermato dall’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad, che ha raccontato di come il capo dell’unità che doveva sorvegliare il Mossad fosse… un uomo del Mossad.
il palazzo dove si nascondeva nasrallah dopo il raid israeliano a beirut. 2 foto lapresse
A Tel Aviv, Netanyahu sta accelerando le grandi manovre approfittando del vuoto di potere alla Casa Bianca: fino alle elezioni, “Bibi” ha sostanzialmente carta bianca per piazzare i suoi match point in Medio Oriente.
Quali saranno le sue prossime mosse? La Cia è convinta che il primo affondo sarà occupare 20-25 km di territorio libanese, sbaraccando tutte le postazioni di Hezbollah sul percorso, per creare un’ulteriore zona cuscinetto. Ciò permetterebbe a Netanyahu di far tornare i 70 mila civili evacuati dal nord di Israele per i continui lanci di razzi dal Libano.
Nell’area sud del “Paese dei cedri”, che Israele vuole “bonificare”, le milizie sciite, che conterrebbero 1,4 milioni tra simpatizzanti e affiliati, hanno a disposizione 120mila uomini armati.
La seconda mossa del premier israeliano è stata l’appello rivolto, in inglese, al popolo iraniano, in cui sostanzialmente prometteva di “liberarli” da Khamenei e compagnia “conturbante”. Una strategia che punta a consolidare intorno alla sua figura il consenso dei paesi arabi sunniti che maldigeriscono la teocrazia sciita in Iran e non disdegnerebbero un regime change, oltre che alla popolazione iraniana, vessata da una sanguinaria dittatura religiosa.
Ps. A proposito di Stati Uniti, il dibattito di stanotte tra i due candidati vicepresidenti, Tim Walz e JD Vance, sarà diverso da quelli, irrilevanti, a cui si è assistito in passato. Stavolta, in ballo, ci sarà il consenso degli elettori del Midwest, decisivi per l’elezione finale e equamente divisi tra il governatore democratico del Minnesota e il senatore dell’Ohio.
il palazzo dove si nascondeva nasrallah dopo il raid israeliano a beirut foto lapressememe sui cercapersone di hezbollah fatti esplodere dal mossad 3JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU meme sui cercapersone di hezbollah fatti esplodere dal mossad 5 il palazzo dove si nascondeva nasrallah dopo il raid israeliano a beirut foto lapresse
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