massimo crippa
Massimo Crippa, ex calciatore tra le altre di Napoli, Parma e Nazionale, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle sei, in onda anche su Rai 2 sempre in diretta tra l'una e le due e trenta circa.
L'ex centrocampista ha ricordato il suo periodo al Napoli: "Giocare a Napoli è una cosa che io auguro a tutti quanti. Questa città è stupenda, per un calciatore è il massimo, c'è una tifoseria che ti dà affetto sempre, per tutta la settimana. Il periodo in cui ci ho giocato io è irripetibile, vincevamo scudetti, vincevamo trofei. C'è tanto amore, c'è tanta pressione, perché è una cosa indescrivibile.
Quegli anni lì sono stati anni stupendi. Adesso è un po' cambiato tutto, in generale, veniamo da una pandemia, magari tanti tifosi si sono staccati da questo calcio qui, ormai è business, non è più il calcio dell'attaccamento alla maglia. I calciatori se stanno fuori qualche partita chiedono subito di essere ceduti, in quegli anni lì c'era coinvolgimento da parte di tutti. Noi avevamo in squadra Maradona: per me ancora oggi il più forte mai esistito al mondo. E avevamo anche tanti altri calciatori forti".
massimo crippa
Su Diego Armando Maradona: "Giocare con lui è stata una fortuna, credo che tutti avrebbero voluto giocare con Maradona. Per noi era il giocatore plus, quello che in qualsiasi momento ti poteva decidere la partita. Tante volte noi sapevamo di partire 1-0 perché sapevamo che Diego in qualsiasi momento poteva risolverti la partita. Diego umanamente era una persona incredibile, ma non solo con noi che giocavamo in prima squadra. Io sono arrivato a Napoli dal Torino, ho accusato solamente il salto un po' all'inizio per l'ambientamento alla città, Torino era una città tranquilla, a Napoli c'era un ambiente diverso.
Maradona è stato uno di quelli che mi ha fatto sentire subito una persona importante. Un aneddoto su Diego? Ce ne sarebbero tanti. Mi viene in mente una volta in cui eravamo in ritiro vicino Vicenza. Lui aveva avuto qualche problema fisico, a un certo punto arrivò col suo Ferrari in ritiro. Noi eravamo in camera, abbiamo sentito un rombo di motori e avevamo capito che stava arrivando Diego. Nel mio periodo poi c'erano Careca e Alemao, nazionali brasiliani, Ferrara e De Napoli, nazionali italiani, c'era un giovane Zola. Facevamo parte di un grande gruppo".
Crippa ha vinto anche con il Parma: "Anni stupendi. L'unico rammarico è quello di non aver vinto lo scudetto. Ne avevamo la possibilità. Ma ci scontravamo con la Juventus. Come società sono passato da un ambiente molto caldo a un ambiente più tranquillo. Ho dato sempre il mio grande contributo, ricordo la vittoria in Coppa Uefa e in Supercoppa Europea, con un mio gol nei supplementari".
massimo crippa
Crippa ha giocato anche in Nazionale: "Ho rimpianti in questo senso. In quel periodo lì sia nel 1990 che nel 1994 ci rimasi molto male per non essere stato convocato per i Mondiali. Nel '90 vincemmo il campionato a Napoli e fui quotato dai giornalisti tra i migliori centrocampisti della stagione. Sarebbe stato un piacere giocare quei Mondiali che si disputavano in Italia.
Nel 1994 sicuramente ho pagato il discorso di Sacchi che era il C.T. e in quegli anni lì le battaglie erano tra il mio Napoli e il Milan di Sacchi. Il primo anno a Parma ho disputato un campionato importante e non fui convocato. Per me c'era un po' un'attenzione diversa per i calciatori delle squadre del Nord. Senza accusare nessuno lo dico. Dovevano esserci un gruppo di giocatori della Juve, un gruppo dell'Inter, un gruppo del Milan".
Sul campionato in corso: "E' iniziato adesso, sicuramente auguro al Napoli di rivivere i momenti che ho vissuto io. Credo che il Napoli abbia un vantaggio come rosa, il gruppo non è stato stravolto e Spalletti è un allenatore molto importante, che non guarda in faccia a nessuno. La favorita? Difficile da dire, in molte sono partite bene, l'Inter e il Milan sono molto forti, ma siamo solo all'inizio. La Juve sembra in difficoltà ma ha una rosa importante. E poi attenzione alle sorprese. La Roma di Muorinho è una squadra ottima, e ha un allenatore che sa come si vince.
diego armando maradona
Sarri? Mi piace molto come allenatore, è arrivato adesso, gli dobbiamo dare un po' di tempo per ambientarsi e far capire ai calciatori quello che vuole. Le critiche che riceve Immobile quando gioca in Nazionale? Sono esasperate. Non ci sono attaccanti in Italia superiori ad Immobile. Bisogna tenerselo stretto, i suoi gol li ha fatti anche in Nazionale, è stato prezioso all'Europeo, ha sempre lavorato in un modo importante per fare vincere gli Europei alla squadra".