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    “MARAVILLOSA” FRIDA - ALL’ASTA LE LETTERA D’AMORE TRA FRIDA KAHLO E L’ILLUSTRATORE JOSÉ BARTOLI (CHE SI FIRMAVA SONJA) - LA PITTRICE AVEVA AVUTO STORIE ANCHE CON DONNE MA IL MARITO DIEGO RIVERA ERA GELOSO SOLO DEI MASCHI


     
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    Vittorio Sabadin per “la Stampa”

     

    diego rivera e frida kahlo diego rivera e frida kahlo

    Tra l’agosto 1946 e il novembre la pittrice messicana Frida Kahlo scrisse 25 lettere d’amore, più di 100 pagine piene di poesia e passione, corredate da schizzi e disegni. Il destinatario non era il marito Diego Rivera, ma José Bartoli, un illustratore catalano aitante e coraggioso: aveva combattuto per la Repubblica nella Guerra civile spagnola, era fuggito da un campo di concentramento nazista e si era rifugiato in America.

     

    Le lettere andranno all’asta oggi a New York da Doyle e certo supereranno la stima iniziale di 120 mila dollari: sono importanti perché aprono uno squarcio sulla disperata solitudine di Frida e sul dolore fisico che l’ha sempre accompagnata, ma anche sulla sua fierezza indomita, superiore alle avversità. 
     

    La pittrice conobbe Bartoli proprio a New York, dov’era ricoverata per un intervento alla spina dorsale, uno dei 32 cui dovette sottoporsi dopo il terribile incidente sull’autobus che la frantumò a 18 anni. Fu amore a prima vista, intenso e passionale, esplicito come i suoi quadri. Tornata in Messico, Frida comincia a scrivere a quell’uomo affascinante, dall’ampia fronte e dalla schiena possente. «Non so come si scrivono le lettere d’amore», esordisce, ma poi riempie i fogli di frasi intense e bellissime, di immagini che sembrano pronte a diventare un quadro.

     

    bartoli bartoli

    «Sento di averti amato sempre, prima che tu nascessi, prima che tu fossi concepito. Vorrei darti i colori più belli, e per vederti dal basso vorrei essere l’ombra delle tue scarpe che si allunga sul terreno sul quale cammini». Nelle lettere si firma Mara, un’abbreviazione dell’aggettivo «Maravillosa» con cui Bartoli la chiamava. Lui si firmava Sonja, per evitare che Rivera scoprisse la relazione: entrambi erano molto disinibiti e Frida aveva avuto storie sia con uomini che con donne (compresa la cantante Josephine Baker), ma Rivera dei maschi era ancora molto geloso. 
     

    frida kahlo frida kahlo

    Una volta Frida e José dormirono insieme e lei gli scrisse: «La scorsa notte ho sentito come se molte ali mi accarezzassero tutta, come se i polpastrelli delle tue dita avessero bocche che baciavano la mia schiena». Un’altra volta lui venne in Messico per tre settimane, ma non la cercò: «Perché devo soffrire così tanto, mio Bartoli? Perché la vita mi tratta peggio di chiunque altro?»

     

    Lei lo chiamava «Albero della speranza», come uno dei suoi quadri più famosi nei quali si era ritratta due volte: sdraiata su una lettiga d’ospedale, la schiena sanguinante per le ferite di un intervento; poi ritta e vestita da un abito rosso, in mano il corsetto che era obbligata a indossare e le causava tanta sofferenza.

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    Immaginava una vita insieme, senza Rivera. «Non so come faremo a risolvere le cose. Sarò la tua casa, tua madre, il tuo amore, il calore del tuo sangue, la consolazione dei tuoi timori, il tuo rifugio dal dolore e dalla tristezza, la madre dei tuoi figli che nasceranno e non nasceranno». Un figlio, a un certo punto pensò di aspettarlo davvero: «Se non fossi nelle condizioni in cui sono, niente mi darebbe più gioia nella vita. Puoi immaginare un piccolo Bartoli o una piccola Mara?»
     

    La corrispondenza si interruppe nel 1949, senza un dichiarato motivo. Frida morì nel 1954, a 47 anni, Rivera tre anni più tardi. Bartoli conservò tutte le lettere, e i piccoli oggetti che si erano scambiati, in una cesta ritrovata dai parenti dopo la sua morte, a 85 anni nel 1995. Non tutti gli amanti lo fanno, soprattutto i più famosi. Charles Dickens bruciava tutte le lettere che riceveva, in particolare quelle della sua amica Elen Ternan.

     

    frida muray frida muray

    Dante Gabriel Rossetti ridusse in cenere le piccanti missive della moglie del collega preraffaellita William Morris. I veri gentiluomini restituivano un tempo le lettere alla fine della storia. Per fortuna Bartoli le ha tenute. «Le lettere d’amore - scriveva Frida con una tenerezza che commuove - non sono né intelligenti né stupide. Ricevile come se una ragazzina per strada ti desse un fiore, senza un perché».

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