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    "NON È CHE PERCHÉ SONO CAMPIONE OLIMPICO DEVO ESSERE PIÙ STRONZO, ANZI, IO SONO RIMASTO SEMPRE ME STESSO” - MARCELL JACOBS È CARICO A PALLETTONI PER DIFENDERE LE SUE MEDAGLIE NEI 100 METRI E NELLA 4X100 VINTE A TOKYO 2020: "SONO MOLTO SERENO, NON HO MAI CORSO COSÌ FORTE COME HO FATTO IN QUESTI GIORNI. È VERO CHE LA PRESSIONE C'È ED È PESANTE, PERÒ QUANDO LAVORI A LIVELLO MENTALE TUTTO QUESTO LO PUOI TRASFORMARE IN ENERGIA. L'OBIETTIVO È CORRERE 9’’80 QUANDO CI SONO LE MEDAGLIE. NON PRIMA..."


     
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    Estratto dell'articolo di Mattia Chiusano per www.repubblica.it

    MARCELL JACOBS MARCELL JACOBS

     

    Marcell Jacobs è sbarcato a Parigi e porta buone notizie: “Non ho mai corso così forte frazione dei 100 metri come abbiamo fatto in questi giorni”. Tre anni dopo Tokyo il campione olimpico dei 100 metri e della 4x100 atterra in un mondo che è cambiato. […]

     

    Jacobs, il suo allenatore Reider ha detto che vi mancava un 1% per tornare ai livelli di Tokyo: ce l’avete fatta?

    “Credo che nelle ultime due settimane lo abbiamo raggiunto perché ho fatto dei test, con fotocellule, quindi niente che potrebbe essere equivocato[…] Quindi sono molto sereno, contento di essere qui perché le sensazioni che ho avuto in allenamento sono state veramente ottime. L'obiettivo è correre 9’’80 quanto più conta, ovvero quando ci sono le medaglie”.

    marcell jacobs oro nei 100m a toko2020 marcell jacobs oro nei 100m a toko2020

     

    […] I media di tutto il mondo si chiedono se è lei ad essere sotto pressione.

    “È vero che la pressione c'è ed è pesante, però quando lavori a livello mentale tutto questo lo puoi trasformare in energia. Non ci si potrà risparmiare, a Tokyo la mia semifinale era quella più complicata, ho corso in 9’’84 e sono entrato in finale col terzo terzo posto”.

     

    Che Olimpiadi si aspetta?

    MARCELL JACOBS MARCELL JACOBS

    “Ci sarà uno stadio colmo di persone, quindi bisognerà gestire anche questa situazione. Bisognerà vedere se piove, se fa freddo o caldo. Non penso che bisognerà fare tempi stratosferici per salire sul podio, perché ogni anno c'è gente che corre veloce ma da quando ho vinto io nessuno ha vinto con meno di 9’’ 80”.

     

    […] Rana Reider ha detto che ha allenato “tanti stronzi (testuale), mentre Marcell è un bravo, simpatico ragazzo, e buon padre di famiglia”.

    “A me questa immagine piace perché mi appartiene. Io sono sempre stato disponibile con tutti, diciamo che anche negli Stati Uniti ho portato un po’ la mia italianità. Ho reso il gruppo un po’ più animato, perché in effetti tutti sono abbastanza str..., come ha detto lui, l’atleta è una persona egoista, pensa solo a se stesso perché vuole sempre il meglio. Io però la vivo in modo diverso e si vede che questa cosa a Rana è arrivata, e gli ha fatto piacere. Però, ripeto, non è che perché sono campione olimpico merito più rispetto degli altri o devo essere più str.., anzi, io sono rimasto sempre me stesso”.

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