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    “L'IMPIETOSA DAGOSPIA HA DATO CONTO DI UNA LETTERA IN CUI GIANNI LETTA AVREBBE ABBANDONATO FORZA ITALIA” - MARCO FOLLINI: “SEMBRA LA FINE DI UNA STAGIONE. ALL'INDOMANI DELLA QUALE SI INTRAVEDONO LEADER DI NUOVA GENERAZIONE CHE NON ASCOLTANO VOLENTIERI I CONSIGLI CONTROVERSI E VANNO IN CERCA DI COLLABORATORI PIÙ ALLINEATI. ANCHE QUESTO APPARE COME UN PASSAGGIO QUASI EPOCALE. TRAMONTA UNA POLITICA FATTA DI STRATEGIE MEDITATE E SE NE AFFERMA UN’ALTRA FATTA DI IMPULSI PIÙ DIRETTI E QUALCHE VOLTA NERVOSI E IMPERIOSI. I NUOVI PRÌNCIPI SI SENTONO FORTI ORA CHE TRAMONTANO I CONSIGLIERI DI UNA VOLTA”


     
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    Estratto dell’articolo di Marco Follini per “la Stampa”

     

    GIANNI LETTA GIORGIA MELONI GIANNI LETTA GIORGIA MELONI

    Caro direttore, la vita del consigliere del principe è lastricata di ansie, sospetti e veleni. […] Su Gianni Letta, principe dei consiglieri del principe, si addensano in questi giorni dicerie più amichevoli e però anche più enigmatiche. Negli ultimi tempi sembra essersi preso qualche libertà in più. E l'impietosa Dagospia ha dato conto di una lettera in cui avrebbe abbandonato Forza Italia, sia pure con i modi garbati che tutti gli riconoscono. Senza contare la stroncatura del premierato meloniano di appena qualche giorno fa. […]

     

    GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI

    Si svela così la doppia anima del consigliere. Che per un verso si fa d'ombra ed evita ogni forma di sovraesposizione. E per un altro invece è chiamato a illuminare i tratti oscuri della foresta politica che il suo leader cerca di dominare anche attraverso i consigli che gli vengono offerti. Così è stato appunto Gianni Letta nei molti anni di Berlusconi. Pronto a mettere in evidenza i rischi di certe forzature. E prontissimo a fare proprie le opposte conclusioni a cui inesorabilmente approdava il Cav.

     

    […] mi capitava spesso di arrabbiarmi con Letta per quel suo eccesso di disciplina. E magari di arrabbiarmi ancora di più quando mi sembrava di capire che il suo pensiero fosse diverso dalla sua ubbidienza. Ma credo che invece lui sentisse proprio quella ubbidienza […] come il modo più serio e più onesto di svolgere il proprio compito.

     

    GIANNI LETTA BERLUSCONI GIANNI LETTA BERLUSCONI

    Il fatto è che la vita del consigliere è sempre più grama di come la immaginiamo. Egli è oggetto di molte invidie […] Contro le quali però non può mai scendere in campo aperto. Le sue regole d'ingaggio implicano infatti una sorta di voto del silenzio. La sua parola viene appena sussurrata all'orecchio del principe. Ma è bene che nessun altro la ascolti, e tantomeno la interpreti. […] Il buon consigliere non si mette mai in proprio. Egli non può peccare di vanità e si spera che abbia la tempra giusta per resistere alle maldicenze che da che mondo è mondo lo accompagnano.

     

    […] non è dato sapere come Letta continuerà se stesso. Ma quelle voci che lo accompagnano verso il disimpegno da Forza Italia sembrano annunciare anche la fine di una stagione. All'indomani della quale si intravedono leader di nuova generazione che non ascoltano volentieri i consigli controversi e vanno in cerca di collaboratori più prontamente allineati.

    GIORGIA MELONI E GIANNI LETTA NEL 2009 GIORGIA MELONI E GIANNI LETTA NEL 2009

     

    Anche questo, alla fine, appare come un passaggio quasi epocale. Laddove tramonta una politica fatta di strategie meditate e si afferma in suo luogo una politica fatta di impulsi più diretti e qualche volta nervosi e imperiosi. I nuovi prìncipi si sentono forti ora che tramontano i consiglieri di una volta. […]

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