Estratto dell’articolo di Giacomo Galanti per www.repubblica.it
marco predolin
Marco Predolin, classe 1951, nasce a Borgo Val di Taro e cresce a Sestri Levante. Diventa famoso all’inizio degli anni ‘80 presentando i programmi televisivi “M’ama non m’ama” e “Il gioco delle coppie” prima su Rete 4 poi su Canale 5 e Italia 1. Dopo un successo senza precedenti, abbandona la tv. Oggi ha un ristorante in Sardegna, a Porto Rotondo, che gestisce insieme alla moglie Laura.
marco predolin
[…]
di cosa campava?
Fino ai 20 anni avevo la band che era un lavoro part-time. Suonavamo nei locali, partecipavamo a un mucchio di concorsi che non vincevamo mai. Poi è arrivato un ingaggio su una nave da crociera per due anni. Il primo viaggio faceva il giro dei Caraibi, il secondo da New York alle Bermuda.
PANICUCCI PREDOLIN
Com’era la vita in crociera?
Una schifezza, sulla nave eravamo trattati tipo equipaggio con cabine senza bagno. Poi non eravamo nel mood giusto perché se agli americani non fai dello swing non ballano, quindi abbiamo dovuto rivedere tutto il nostro repertorio.
Alla fine dei due anni è tornato in Italia?
Finite le crociere sbarco a New York e mi faccio tutto il Canada in autostop. Il mio sogno era andare in Polinesia. Invece sono rimasto un paio di anni a Vancouver dove mi han dato il permesso di soggiorno.
E cosa faceva?
Prima ho fatto l’uomo delle pulizie in una discoteca dove i proprietari erano italiani di origine calabrese. Si chiamava Point After. Sempre nello stesso locale poi ho fatto il cameriere e alla fine il dj. Quindi ho deciso di mettermi in proprio e da buon hippie qual ero mi sono messo a fare delle borse e delle cinture di cuoio che vendevo una bancarella per strada.
MARCO PREDOLIN
A casa non voleva più tornare?
Le stesse persone con cui avevo suonato sulle crociere mi dicono che hanno un contratto pazzesco per andare in Polinesia all'hotel Hilton. E visto che andare in Polinesia era il mio sogno sono tornato in Italia. Ma dopo sei mesi mi sono trovato a suonare in un night club a Lugano con tre piani sotto terra: un posto schifoso! Così sono tornato a Sestri Levante. Avevo circa 24 anni.
Quando arriva la grande occasione che poi la porterà in tv?
Prima, grazie alla mia conoscenza dell’inglese, comincio a lavorare in alcune radio locali a Genova. E si guadagnava bene. Mia madre era incazzata nera e mi diceva sempre: “Io faccio la maestra e guadagno un terzo di quello che guadagni te”. La svolta arriva nel ‘79 quando partecipo a un concorso per dj a Radio Montecarlo: eravamo in duemila e sono arrivato primo. Iniziando a lavorare in radio in maniera seria ho strizzato l’occhio anche alla tv. Perché in quel momento c’era un gran fermento in quelle che sarebbero poi diventate le reti Mediaset.
MARCO PREDOLIN E SABINA CIUFFINI
Inizia subito a Rete 4?
No, prima ottengo un ingaggio a Canale 51 dove facevo una trasmissione con Memo Remigi. Poi ho fatto un quiz con Walter Chiari, una delle persone che ho stimato di più. Era simpaticissimo e non se la tirava. A Rete 4 arrivo grazie a Paolo Limiti.
Racconti.
[…] comincio a fare provini per “M'ama non m’ama”. Ma i Mondadori che erano i padroni della rete non mi volevano perché dicevano che non ero conosciuto. Il direttore Davide Rampello mi prendeva in giro “Hai un cognome da ciclista Predolin, dove ti posso mettere?”. Ma alla fine ho sbaragliato tutti i concorrenti e han scelto me.
Il quiz “M’ama non m’ama”e poi “Il gioco delle coppie” le danno una grande popolarità.
MARCO PREDOLIN E RAMONA DELLABATE
Da speaker di Radio Montecarlo a “M’ama non m’ama” sono passato da essere signor nessuno a non poter più uscire di casa senza essere fermato per strada. […] Però io quel successo non l’ho vissuto bene perché non potevo più fare quello che mi pareva.
A un certo momento diventa patron delle tre reti Silvio Berlusconi.
Berlusconi l’ho conosciuto in una discoteca in spiaggia a Rimini sotto al Grand Hotel. Dopo una serata in cui eravamo tutti ubriachi e ci eravamo tirati delle cozze, insomma ero tutto sporco, il costumista che lavorava per me mi dice: “Ti presento il nuovo proprietario della tv” e mi porta davanti a Berlusconi che mi ha parlato un‘ora al bancone del bar.
Che rapporto ha avuto col Cavaliere?
MARCO PREDOLIN
Rapporto è una parola grossa. Con Berlusconi non ci poteva essere un dialogo alla pari, perché non ti lasciava nemmeno parlare. Mica era abituato al confronto con noi comuni mortali. Però era un mito, con un carisma pazzesco e molto simpatico.
All’apice del successo però scompare dalla tv. Cosa è successo?
A un certo momento capisco che quel mondo mi andava stretto. Poi c’era una produttrice di rete molto dura, che rompeva le scatole e con cui nessuno andava d’accordo. Inoltre di fare i quiz mi ero stancato, cosi sono andato da questa signora e le ho detto: “Non lavoro più”.
Un salto nel buio.
Nel delirio di onnipotenza che avevo allora per la popolarità mi dicevo “Esco da qui ed entro in Rai in 3 minuti”. In effetti sembrava che dovesse andare così. Comincio a fare un po’ di cosette su Rai 2 e su Rai 3 e poi mi chiamano per presentare un programma di Sergio Japino che si chiamava “Serata a sorpresa” che poi era l’antesignano di “Carramba che sorpresa". Vengo presentato insieme a Gabriella Carlucci al palinsesto a Riva del Garda, vanno in onda tutti gli spot ma il direttore di rete viene cambiato. Per me è stata la fine della carriera televisiva.
predolin
Come ha reagito?
È cominciato il grande pentimento. Ho provato a richiamare i vecchi contatti a Mediaset ma nessuno si voleva mettere contro la famosa produttrice che me l’aveva giurata. Era il 1990
Da un momento all’altro è tutto cambiato.
Ho dovuto riprogrammare tutta la mia vita. Sono finito a fare le televendite di padelle e materassi per le tv minori. Poi per guadagnare un po’ di soldi facevo casini e avevo in corso anche una separazione molto pesante con due figli. Fino al 2010, quando ho aperto il ristorante a Porto Rotondo, ho avuto 20 anni di alti e bassi, di aperture e chiusure di locali, compagnie messe in piedi per fare degli spettacoli, comparse in fotoromanzi, corsi di sub alla Maldive.
predolin
È stato un lungo periodo fatto anche di forti depressioni. Quando le porte si chiudono sempre e non riesci a fare niente tutto diventa complicato. C’erano giorni che andavo avanti ad antidepressivi.
Si è mai pentito?
Non sono un invidioso però ho pensato tante volte, anche oggi, che se avessi fatto il bravo al posto di Paolo Bonolis o Gerry Scotti ci sarei potuto essere io. Conosco tutti i direttori di rete che un tempo mi si gettavano ai piedi, do del tu a tutti, ma se poi li chiamo rispondono: “Sai Marco, c’è un problema”.
marco predolin
A un certo momento è uscita anche la notizia che aveva l’Aids.
Sono dovuto andare al Maurizio Costanzo Show col certificato medico che provava il contrario. Le garantisco che è stata una cosa molto imbarazzante.
Ha capito chi ha messo in giro la voce?
Quella è stata una leggenda metropolitana messa in giro nel mondo dello spettacolo per farmi male. Andavo in autogrill a bere il cappuccino e sentivo con la coda dell’orecchio “Mi raccomando lava bene la tazzina”. Anche con le ragazze ho avuto un mucchio di problemi.
marco predolin
La luce del sole torna a vederla con il ristorante a Porto Rotondo. Come mai questa scelta?
Dall’oggi al domani, tanto per cambiare, mi dicono che c’è un problema con le televendite e dopo 12 anni mi lasciano a casa. Quindi decido che devo comprarmi un lavoro, e con gli ultimi soldi che avevo ho preso in gestione questo locale a Porto Rotondo. Ovviamente ho fatto la cavolata di aprirne un secondo anche a Milano con l’ennesimo bagno di sangue.
MARCO PREDOLIN
[…] Ho partecipato anche ad alcuni reality per fare un po’ di cassa o come dico io “non per soldi ma per denaro”. E adesso siamo qua.
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MARCO PREDOLIN 1984 MARCO PREDOLIN MARCO PREDOLIN MICHELLE HUNZIKER