Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per "il Fatto quotidiano”
MARCO TRAVAGLIO A OTTO E MEZZO
La penultima porcata delle quattro destre FdI, Lega, FI e Iv impone agli inquirenti di sbianchettare i non indagati nelle intercettazioni. […] Giudici e pm lavoreranno al buio, su verbali monchi e pieni di cancellature […]. E gli avvocati non potranno più svolgere indagini difensive: per sentire un teste devi sapere chi è.
Poi c’è quello che non sapremmo più noi. Nel caso Anas il socio dei Verdini telefona: “Guarda caso stasera è arrivato l’invito a cena... guardacaso dopo che Salvini si è insediato (come ministro dei Trasporti che controlla Anas, ndr) ! Che tempistiche, ragazzi!
Vergognoso!”. ”Salvini” verrà sbianchettato, così nessuno capirà chi si è insediato (e tutti quelli che si sono insediati diventeranno sospetti), né il senso delle “tempistiche”.
berlusconi ruby
Nell’inchiesta sui bunga-bunga, col testo originario della schiforma, avremmo saputo che B. faceva le orge, ma non con chi, e che chiamava da Parigi la Questura da Parigi per far liberare la nipote di un capo di Stato africano: Ruby, non indagata, non sarebbe stata citabile, e tantomeno Mubarak. Così il Parlamento, avallando la maxi-balla, ci avrebbe fatto un figurone.
Poi avremmo appreso che un tizio domandava a Consorte “Siamo padroni di una banca?” e pensato a un banchiere o a un mitomane, non a Fassino. Mancino voleva dirottare il processo Trattativa e chiamava un tizio al Colle che si dava da fare, ma il consigliere D’Ambrosio sarebbe rimasto coperto: tutti avremmo pensato a Napolitano.
luca palamara ph massimo sestini
Palamara incontrava deputati e membri del Csm all ’hotel Champagne per pilotare nomine di procuratori, ma chi fossero gli altri non l’avremmo saputo. Il lobbista indagato Gemelli parlava con la fidanzata ministra Guidi non indagata per spingere una norma pro domo sua, ma chi fosse la donna che gli rinfacciava […] il trattamento da “sguattera del Guatemala” sarebbe rimasto un mistero: tutte le ministre di Renzi sarebbero state degradate a sguattere.
Moggi pilotava le designazioni arbitrali pro Juve, ma i nomi degli arbitri (e le relative partite che li avrebbero resi identificabili) sarebbero rimasti coperti da omissis: così nessun tifoso avrebbe saputo chi aveva fatto cosa. È la legge Bianchetto, così detta anche perché chi l’ha scritta e votata dev ’essere ubriaco fradicio.
giorgia meloni carlo nordio.
peter gomez marco travaglio
ruby karima el mahroug ADDIO A BERLUSCONI