MARIA BAXA NUDA IN “INCONTRI MOLTO RAVVICINATI DEL QUARTO TIPO”
MARIA BAXA NUDA IN “CANDIDO EROTICO”
MARIA BAXA NUDA IN “PER AMORE DI POPPEA”
Maria Baxa rip
Marco Giusti per Dagospia
maria baxa
Ecco. Se ne vanno via anche le più belle star della commedia erotica. Parliamo di Maria Baxa, 76 anni, stellina croata, nata a Osijek nel 1943, molto attiva in Italia negli anni d’oro, fu Poppea in Per amore di Poppea di Mariano Laurenti, capolavoro del decamerotico comicarolo, e la protagonista del fantascientifico porno Incontri molto ravvicinati del quarto tipo, dove se la vede con tre marziani scopatori.
per amore di poppea 1
Padre ex-diplomatico di origini italiane, una laurea in Architettuta a Lubiana, “pelle bianchissima, lunghi capelli biondi, occhi azzurri trasparenti”, spopolò sia in patria che da noi tra la fine degli anni ’60 e i primi ’70. Fu in patria amica, “molto intima” del Maresciallo Tito, che chiamava Josip, ma soprattutto deve gran parte della sua carriera all’incontro con Dino De Laurentiis per Joe Valachi – I segreti di Cosa Nostra, che per lei mise in crisi il matrimonio con Silvana Mangano, così dicevano le cronache, e che lei poi lasciò per un produttore più giovane, Ovidio Assomitis, che la volle per Un amore così fragile così violento diretta da Leros Pittoni.
DINO - DE LAURENTIIS maria baxa 4
Altri giornali riportano una notizia diversa, che cioè quando Dino De Laurentiis se ne andò dall’Italia per stabilirsi a Hollywood, con non pochi strascichi legali, la Baxa si trovò un altro produttore. De Laurentiis la aveva imposta anche in altri film, come Boccaccio e Il Prode Anselmo e il suo scudiero diretti da Bruno Corbucci con la coppia Alighiero Noschese-Enrico Montesano.
incontri molto ravvicinati del quarto tipo 124 MARESCIALLO TITO
Ricordava Femi Benussi che era una guerra senza scrupoli tra le attrici: «Noschese odiava Maria Baxa, perché era stata imposta dalla produzione. La Baxa mi aveva fatto fuori un ruolo in un altro film e da lì ho incominciato a essere un po’ disincantata, perché ho capito che si andava avanti per altre vie secondarie» (Cine 70). La Baxa era arrivata nel 1971 a Roma. In patria aveva fatto già due film, Anche i pugili vanno in paradiso di Branko Celovic e Mlad I Zdrav Kao Ruza di Jovan Jovanovic, un pseudo godardata con la star Dragan Nikolic.
maria baxa oreste lionello per amore di poppea maria baxa 1
Da noi diceva di essersi presentata come architetto e di essere entrata così in contatto con Michelangelo Antonioni, che si ispirò a delle sue fotografie per una scena di Professione reporter. Poi incontra Dino De Laurentiis e si aprono magicamente le porte del cinema. Eccola in un episodio de Le belve come moglie di Lando Buzzanca, in Joe Valachi di Terence Young, in Il terrore con gli occhi storti di Steno, Torino Nera di Carlo Lizzani. Per amore di Poppea di Mariano Laurenti fu il suo ruolo più importante. Leggiamo nei giornali del tempo che avrà ben 18 diversi cambi d’abito, anche se nella scena del bagno nel latte sarà ovviamente nuda.
maria baxa nuda in per amore di poppea 7
maria baxa 11
In un Tg l’Una del 1977 Maria Baxa racconta che è «Ho fatto il bagno nel latte d’asina vero. Hanno messo una piscina enorme e l’hanno riempita di vero latte d’asina. Un attore così si sente meglio». Dice anche che «non è un film scollacciato. Al contrario risulterà un film ammesso a tutti, anche ai bambini». Beh, non è proprio un film per bambini e la Baxa era sempre nuda, se non ricordo male. Ottiene però dei buoni ruoli, in Gegé Bellavita di Pasquale Festa Campanile, ne Il commissario Verrazzano. E’ una delle belle partner di Lando Buzzanca, assieme a Edwige Fenech, Nadia Cassini, Sylva Koscina, del piccante programma televisivo Settimo anno.
maria baxa 12
un amore cosi' fragile cosi' violento
In Belli e brutti ridono tutti di Domenico Paolella ha il ruolo della bella moglie di un impiegato, Jack La Cayenne, che per concupirla si finge cieco. Ma la troviamo anche a fianco di Franco Califano nel supercult Gardenia – Il giustiziere della male. Nelle sue interviste parlava spesso della sua doppia professione, sembra che da architetto avesse costruito un ospedale in patria e a Roma avesse lavorato nello studio di Fabrizio Cocchia, e della sua facilità nello spogliarsi. “Non ho complessi. Mi spoglio volentieri”. Questo si capiva. “Dovrò spogliarmi?” chiede a Tinto Brass che la vuole in un film, “No, no”, fa Tinto, “sarai nuda fin dalla prima scena”. Ecco. Con la crisi del nostro cinema di genere nei primi anni ’80 lascia anche l’Italia. Il suo ultimo film italiano è lo stracult Russicum di Pasquale Squitieri nel 1988 con una slava non meno agguerrita di lei, Rita Rusic.
per amore di poppea maria baxa incontri molto ravvicinati del quarto tipo