Giovanna Casadio per “la Repubblica”
«Anche chi odia Matteo Renzi dovrebbe riconoscere che la sua mossa ha rovinato i piani a Salvini». Maria Elena Boschi, deputata dem ed ex ministra delle riforme, pensa che il Pd dovrebbe apprezzare l' iniziativa dell' ex premier nei confronti dei 5Stelle. Ed esclude di entrare in un possibile governo rossogiallo: «No, grazie. Non farò il ministro ostaggio. Chi lo farebbe?».
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Boschi, Salvini è sempre un rischio o è fuori dai giochi?
«Salvini ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare. Ha aperto una crisi di governo nella settimana di ferragosto per poi ritirare addirittura la mozione di sfiducia a Conte una settimana dopo. Voleva andare al voto e ora fa di tutto per non mollare la poltrona. Sicuramente non ha più l'aura di invincibilità che aveva fino a qualche giorno fa e anche dentro il suo partito cominciano a dubitare della sua lucidità politica. Certo la sua spregiudicatezza politica lo porta a fare e dire tutto e il contrario di tutto senza vergogna. Ma ora è in un angolo grazie a Matteo Renzi».
In che senso, grazie a Renzi?
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«Se non ci fosse stato l'intervento di Renzi oggi saremmo con Salvini in campagna elettorale sulla spiaggia a parlare di immigrazione. Anche chi odia Renzi dovrebbe riconoscerlo».
Ma un governo di responsabili con i 5Stelle non rischia invece di fare crescere i consensi per il leader leghista?
«No, se il governo farà cose buone per gli italiani a cominciare dall'evitare l'aumento dell'Iva al 25%. E comunque non penso che andare al voto subito sia una garanzia di successo per il Pd».
MARIA ELENA BOSCHI IN BIKINI TRA LE AMICHE
Lei è uno dei bersagli preferiti di Salvini.
«Lo considero un punto di merito, sicuramente non ha gradito la mia proposta di presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti per lo scandalo dei rubli russi. Più Salvini attacca me, Renzi e in generale il nostro gruppo, più certifica che stiamo facendo la cosa giusta: siamo stati capaci di rovinargli i piani».
Avere risposto con un selfie in bikini, all'insulto del ministro dell' Interno di essere una mummia, è stata una mossa di cui si pente? La hanno accusata di prestarsi al sessismo.
PAOLO ROMANI MARIA ELENA BOSCHI
«Per niente, lo rifarei. Fatemi capire: un uomo può fare foto seminude e una donna non può fare foto in costume? Questo mi pare sessismo. Peraltro mi hanno fotografato per anni in bikini sulle spiagge. Non mi pare una grande novità vedermi in costume».
Farebbe il ministro di un governo 5Stelle-Pd?
«No. Ho già chiarito che posso dare una mano sui contenuti se può essere utile. Voterò la fiducia anche se con fatica, se nascerà il governo. Ma fare il ministro con i 5Stelle, no grazie».
Però per molti dem sarebbe l'unica assicurazione contro il sospetto che poi voi renziani ve ne sganciate.
maria elena boschi 1
«Mi piacerebbe che fosse riconosciuto a Renzi e ai renziani di avere fatto una cosa per il bene comune non per l'interesse privato. Basta con i retroscena e i retro pensieri, guardiamo alla realtà. Il nostro appoggio ci sarà finché l'ipotetico governo farà cose utili per gli italiani, non farò il ministro ostaggio. Chi lo farebbe?».
Cosa ci si deve aspettare dalla Leopolda? Un primo passo verso la scissione di Renzi, del resto annunciata e poi congelata?
«No. A parte che non abbiamo mai annunciato scissioni, casomai l'abbiamo subita, la Leopolda è l' occasione per fare proposte utili al paese, molte sono diventate leggi come le unioni civili o la fatturazione elettronica».
BOSCHI CON LE AMICHE
Le condizioni poste da Zingaretti per il patto con i grillini la convincono? Voterebbe il taglio dei parlamentari su cui il segretario glissa?
«Zingaretti ha il sostegno unanime di tutti. Nessuna polemica. Tutti avanti insieme. Sul taglio dei parlamentari, ne discuteremo».
Quale durata prevede per un governo rossogiallo, se nascerà?
«Se devo fare una previsione dico che si va alla scadenza naturale. Sicuramente all'elezione del presidente della Repubblica, ma secondo me fino al marzo 2023».
Il nodo premier: esclude un Conte bis? Un nome o una rosa di nomi che le piacerebbero?
«Adesso che la crisi è aperta dobbiamo aspettare le indicazioni che verranno dal capo dello Stato visto che è una sua prerogativa».
BOSCHI E AMICA
Le urne sono per Zingaretti la prima opzione, mentre per Renzi no. E per lei?
«Le urne sono l'ultima opzione per gli italiani: rischiamo un salasso per le famiglie e la recessione per il paese. Quanto alla paura di Renzi di andare a votare, ho apprezzato che abbia sfidato Salvini a correre nel collegio di Firenze o di Milano. La strada maestra è evitare l'aumento dell'Iva. Nel 2014, dopo il 41% del Pd alle europee, abbiamo rinunciato a chiedere elezioni che sarebbero servite a noi, ma non al paese. Abituiamoci al fatto che si vota ogni cinque anni, non a ogni cambio di sondaggio».