Estratto dell’articolo di Giacomo Galanti per repubblica.it
MARIA GIOVANNA ELMI E LA VAUDETTI
Maria Giovanna Elmi, classe 1940, si divide tra Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, e Roma dove è nata. Volto simbolo della televisione italiana, sia come presentatrice sia come annunciatrice. È stata la prima donna a presentare il Festival di Sanremo.
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Nella sua carriera da "signorina buonasera" c'è un clamoroso fuori onda rimasto impresso in tanti telespettatori.
Era il Capodanno del 1979, io ero spesso di turno per le feste anche perché non avendo figli lasciavo libere le mie colleghe. Avevo indossato un abito elegante con le pailettes e mi stavo controllando la scollatura per non sembrare troppo sexy, perché per entrare nelle case degli italiani non bisognava esagerare. Succede però che mentre mi aggiustavo un po' il vestito e i capelli ero in diretta da più di un minuto. Ma ci tengo a dire che non è stata colpa mia
SYLVESTER STALLONE MARIA GIOVANNA ELMI
E di chi?
Mi spiego. Davanti a me c’erano due monitor, quello di Rai 1 e quello di Rai 2. Mancava quello di Rai 3, forse perché la terza rete era nata da pochissimo. Nei primi due canali non c'ero più, mentre nel terzo ero ancora in diretta. Quando ho finito mi è arrivata una telefonata, credevo fosse qualcuno per farmi gli auguri.
E invece?
Alzo la cornetta: “Maria Giovanna, siamo gli avieri di Caserta, ma tu ce voi fa morì!".
La grande notorietà arriva con “Il dirigibile”.
Era un programma magnifico, una sorta di Sereno variabile per bambini. Io ero Azzurrina. Prima con me c'era Tony Santagata, poi Mal che era bello come il sole con tutte le ragazzine che gli andavano dietro. Una volta aveva la fronte lucida e gli prestai un mio piumino dalla borsa. Un mucchio di fan mi chiesero impazzite quanto volevo per quel piumino.
MARIA GIOVANNA ELMI mike bongiorno
In quel momento arriva il soprannome che si porta dietro ancora oggi.
Per tutti divento la fatina. Ed è un soprannome che mi tengo stretto perché me lo han dato i bambini. Quando entri nel loro mondo non ne esci più. E ne ho avuto la prova poco tempo fa.
Racconti.
Avevo fatto una manovra un po’ spericolata in auto. A un certo momento un uomo sulla cinquantina dietro di me esce tutto infuriato, poi quando mi vede sorride e dice “Azzurrina, fatina, finalmente ti ho trovato”.
Lei è stata la prima donna a presentare Sanremo.
Sì, da sola nel ‘78. La prima volta, nel ‘77, con Mike Bongiorno. Mi aveva voluto ordinando un sondaggio su chi fosse il volto televisivo più amato. E sono venuta fuori io. Oltretutto mi dissero dal giorno alla notte che dovevo essere sul palco per l'ultima serata di Sanremo che era l'unica che andava in tv. Tutto compreso nel contratto che avevo. Non come oggi, che per il Festival girano cifre da capogiro.
MARIA GIOVANNA ELMI TONY CURTIS
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In quel momento di grande successo, Playboy le chiede di fare un servizio.
Mi fece una di quelle offerte irrinunciabili che però io rifiutai.
Poi però posa senza veli per Playman.
Assolutamente no, quello è stato un furto. Ho pianto per giorni pensando che la Rai mi volesse licenziare.
Cosa è accaduto?
Ero in barca con un amico al largo, e questi sono riusciti a farmi degli scatti in cui ero in costume e si vedeva il seno. Incredibile. Non so come possa essere successo.
Poi è arrivato Sereno variabile con Osvaldo Bevilacqua.
Eh sì. Ero sempre in giro per l’Italia e non solo.
In tanti ricordano l’intervista a Sylvester Stallone.
MARIA GIOVANNA ELMI
Arriviamo a Tel Aviv dove stava girando Rambo 3. Mi dicono che avrei incontrato un buzzurro. Invece è stato gentile e disponibile. Dopo lo sketch con Bevilacqua dovevamo fare l’intervista insieme. Ci domandiamo cosa fare nel deserto e a un certo punto mi carica su un cavallo nero e parte al galoppo. Alla fine nella sua roulotte ha aperto il frigo pieno di carne e pesce, una puzza esagerata. Lui mangiava solo proteine per il fisico, Mi ha offerto il pranzo ma ho declinato. Ma di personaggi famosi ne ho incontrati tanti. Tony Curtis si era preso una cotta per me.
Davvero?
Eravamo al Festival del cinema di Taormina. Lui si siede vicino a me e comincia a farmi mille complimenti. Addirittura mi dice che gli ricordo Marilyn Monroe. Il giorno dopo, non trovandomi, si era messo a girare per l’hotel con il mio nome scritto sulle mani.
È vero che Audrey Hepburn le chiese un autografo?
maria giovanna elmi
Eravamo in un ristorante a Roma. Lei era seduta da sola a un tavolo. Arriva un cameriere e mi dice: “La signora Hepburn le vuole parlare”. Nel mentre vedo che ha alzato un braccio verso di me. Io mi avvicino tutta emozionata e lei mi spiega: “Vorrei un autografo per il mio bambino che si chiama Luca ed è innamorato di Azzurrina”. Poco tempo fa attraverso un amico giornalista ho parlato al telefono proprio con Luca e si ricordava della madre che gli aveva portato l'autografo
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Non mi sono fatta mancare nulla. È stata una bella esperienza, poi a me piace nuotare... Sono un delfino mancato. Mi dispiace solo di essere arrivata terza. Meritavo il secondo posto dietro a Lory Del Santo. Invece la medaglia d’argento è andata alla Signora Coriandoli, che però è arrivata sull’isola dopo di noi.
Da pochissimo ha ritrovato uno spazio in tv. Nella sua Rai.
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All’inizio dell’anno vado ospite nella trasmissione BellaMa' di Pierluigi Diaco. Gli racconto che insieme alla mia ex collega annunciatrice Rosanna Vaudetti avevo proposto due piccoli format alla Rai. Magari da introdurre in un programma che già c’era. Lui non ha voluto sentire storie: "Lo fate con me". Così è partita la Posta del cuore, un momento scherzoso in cui con Rosanna ci stiamo divertendo tantissimo.
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