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    IL GOVERNO DEI FRATELLI D'ITALIA, DEI COGNATI E DEI FIDANZATI - MARIA ROSARIA CAMPITIELLO, FIDANZATA DEL VICEMINISTRO EDMONDO CIRIELLI, E' STATA NOMINATA CAPO DELLA SEGRETERIA TECNICA DEL MINISTERO DELLA SALUTE - QUALCHE GIORNO FA SI È DIMESSO IL CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO SCHILLACI, ARNALDO MORACE PINELLI - IL GIOCO DI INCASTRI CHE HA PORTATO LA FIDANZATA DI CIRIELLI, MEDICO, A RICOPRIRE IL RUOLO E LE PERPLESSITÀ DEI COLLEGHI


     
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    Estratto dell'articolo di Wanda Marra per “Il Fatto Quotidiano”

     

    MARIA ROSARIA CAMPITIELLO EDMONDO CIRIELLI MARIA ROSARIA CAMPITIELLO EDMONDO CIRIELLI

    Non è facile per il ministro della Salute, Orazio Schillaci, gestire i problemi della sanità italiana. E neanche quelli interni al suo dicastero, a giudicare dai sommovimenti in corso in questi giorni. L’ultimo riguarda le dimissioni del suo capo di gabinetto, Arnaldo Morace Pinelli, che faceva parte della squadra voluta dallo stesso ex Rettore di Tor Vergata e che sono arrivate subito dopo quelle del suo vice Roberto Proietti.

     

    Ma per un gioco di incastri, al posto di Pinelli è andato il capo della segreteria tecnica del ministro, Marco Mattei, non solo medico (ginecologo), ma pure con passati incarichi in politica, nelle fila di Fratelli d’Italia. A capo della segreteria tecnica, così, è stata promossa Maria Rosaria Campitiello, che con Fratelli d’Italia ha un rapporto “sentimentale”: è la compagna del sottosegretario agli Esteri, Edmondo Cirielli.

     

    MARIA ROSARIA CAMPITIELLO MARIA ROSARIA CAMPITIELLO

     

    Un altro caso di nomine “in famiglia”, a cui il partito della premier, con tanto di sorelle e cognati d’Italia, ci ha ormai abituato. La Campitiello, medico di Salerno, era in comando al ministero da un anno e la sua nomina ha visto emergere la perplessità dei medici di varie categorie, visto che non si sarebbe fatta notare per grandi titoli. [...]

     

    Lo stesso Cirielli ci tiene a chiarire che si è trattato di una “scelta fiduciaria” del ministro, che lui non c’entra nulla, che anzi il rapporto tra i due è precedente. E pure che “sulla base del curriculum se lo merita”. Anche se, ammette, “io sono di parte”.

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