DAGOREPORT
silvio marina berlusconi
Marina Berlusconi non ne può più: è insofferente, nauseata, furibonda per le posizioni oltranziste del Governo sulle libertà fondamentali e sui diritti civili. L’intervista rilasciata al “Corriere”, in cui ha detto di sentirsi più vicina alla “sinistra di buon senso” sui temi Lgbtq+, è la spia di un malessere che cova da tempo.
La primogenita del Cav non apprezza la flebile leadership di Tajani, giudicata troppo accondiscendente nei confronti di Giorgia Meloni e troppo lontana dal liberalismo gaudente che Papà Silvio sognava per Forza Italia. L’ennesimo prova di una mano tesa al mondo arcobaleno, da parte della dinasty di Arcore, è la decisione di pubblicare, con la neonata Silvio Berlusconi editore, il prossimo libro del gayssimo Walter Siti.
antonio tajani e giorgia meloni al senato
La buona disposizione di Marina verso le tematiche rainbow non trova eco nell’azione di Forza Italia, che anzi spesso ammicca a posizioni conservatrici sui temi etici, come per esempio il “reddito di maternità” by Gasparri, 1000 euro al mese alle donne che scelgono di non abortire.
Lo iato fin troppo esteso tra la famiglia Berlusconi e il suo “amministratore delegato” sta convincendo, soprattutto Marina, a ripensare la leadership del partito: il tanto elogiato Tajani, descritto dai giornali come il salvatore di Forza Italia dopo il 9,5% ottenuto alle Europee, con tanto di sorpasso alla Lega, in realtà è un frontman debole. A certificarlo, è bastato osservare la distribuzione del voto al partito sul territorio nazionale.
GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
Come scriveva Lorenzo De Cicco su “Repubblica” all’indomani del voto, il partito si regge soprattutto sui “consensi del Meridione - l’11% circa in Campania, il 18% in Calabria […]. Però […] in Sicilia la capolista di Tajani, l’ex dem Caterina Chinnici, è arrivata solo terza. […] a Roma, la città del vice-premier, gli azzurri arrancano al 5%. Nel Nord Est sono al 7, al Nord Ovest sotto alla media nazionale”.
Insomma, Forza Italia non ha brillato grazie a Tajani, piuttosto per merito dei “cacicchi” del Sud che hanno portato preferenze. La Cavaliera è ormai convinta che serva cambiare cavallo e il suo sguardo è già rivolto al dopo-Tajani. Marina è imbufalita anche per le vicissitudini che sta attraversando “il Giornale”, quotidiano di cui la famiglia controlla il 30% (il restante 70 è in mano all’ex portantino del San Camillo, Antonio Angelucci).
giorgia meloni e antonio tajani (sullo sfondo patrizia scurti e il marito)
L’attacco di Vittorio Feltri, che in un editoriale ha sbottato contro Tajani per aver “accettato l’inciucio” in Europa, è stato giudicato un colpo basso verso Forza Italia, e nel mirino è finito anche il direttore, Alessandro Sallusti, che era a conoscenza del contenuto dell’articolo incriminato, salvo poi dileguarsi quando Feltri è stato accusato di rincoglionimento dai pesi massimi del partito.
Non a caso, in una contro-replica di fuoco, Vittorione, sentendosi mandato all’attacco e poi mollato, ha definito Sallusti “non certo un cuor di leone”, Gasparri “il più pirla di tutti”, liquidando la polemica con un “me ne sbatto i coglioni”.
LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI GASPARRI sallusti maurizio gasparri all'aria che tira L'EREDITA DI BERLUSCONI - MEME BY EMILIANO CARLI walter siti vittorio feltri contro forza italia 3 MARINA SILVIO BERLUSCONI marina berlusconi assemblea confindustria 2 maurizio gasparri maurizio gasparri - l aria che tira vittorio feltri con il suo gatto 1 SILVIO MARINA BERLUSCONI