Giancarlo Dotto per ''Diva e Donna'' (2015)
GIANCARLO DOTTO
Le belle donne restano belle anche quando finiscono nella macina del tempo. La bellezza diventa altro, luce. “Una bambinetta che non fa la ruggine”, nella versione del marito Carlo che non ha mai smesso un secondo di adorarla. Nella sua casa romana, oggetti, foto, tele e volumi, tracce di una vita che più eccentrica non si può. In disordine di apparizione: Andrea, il figlio adottivo, Cotoletta, Mango, Moka e Riso Risotto, i quattro scodinzolanti Carlini, e poi lei, Marina, in fondo alla marea canina, tutti in partenza per Cortina. “Eravamo in giardino a lavarli, un’impresa mica da poco”. Bicolori le ballerine ai piedi e il foulard in vita, nero a pois bianchi. Color rame i capelli, occhi che brillano e risata contagiosa. La donna che per più di mezzo secolo ha terremotato uomini, cose e salotti. “La più bella del mondo”, nella versione di Gianni Agnelli.
L’ultima volta ci siamo incrociati in una puntata della “Fattoria”. Tu in non so quale tropico a litigare furiosamente con Fabrizio Corona. Rissa concordata da copione?
“Macché! Litigio assolutamente verace. Ho calcato la mano, inventandomi di stare male. Mi fumavano addosso, non lo sopportavo. E pativo il clima. Uno dei ricordi peggiori della mia vita”.
marina ripa di meana alberto moravia
Chi te l’ha fatto fare?
“Sai, in certi chiari di luna, quando ti offrono tanti soldini non ci puoi sputare sopra. Un’esperienza orribile, una discesa negli inferi per vil denaro”.
Dimmi di Andrea.
“E’ il nostro factotum, la nostra fortuna. L’abbiamo preso che aveva 25 anni, ora ne ha 51. Una persona angelicata, non toccato dalla vita. Tre anni fa abbiamo pensato, Carlo ed io, di adottarlo, pur avendo lui una regolare famiglia”.
A pochi passi dallo studio dell’uomo a cui tiravi le torte in faccia
“Maurizio Costanzo? Ora siamo amicissimi. Ogni tanto passo a trovarlo. Non molla mai. E’ fantastico”.
Tua figlia Lucrezia di questi tempi a teatro nella parte di Misia, la musa parigina.
CARLO E MARINA RIPA DI MEANA
“Gliel’ho regalato io il libro. Cercava un personaggio femminile con cui confrontarsi. Un miracolo averlo messo su in così poco tempo. Mi sono rallegrata di vedere in questa figlia il fuoco del teatro. La voglia di uscire fuori dalle brutture dei tempi”.
Forti analogie tra Misia, femme fatale e allevatrice di talenti, e Marina Ripa di Meana.
“Avevo il privilegio di averli a casa mia tutte le sere, da Pasolini a Moravia, Parise e Bertolucci. Non erano Proust o Picasso, ma era il meglio della Roma di quegli anni”.
Una Roma sparita.
“Una sera decidiamo di andare tutti in discoteca al “Number One”. Io al volante della mia Cinquecento con Vittorio Gassman e lui che mi fa: “La discoteca è roba da ignoranti, andiamo a casa da me…Devi istruirti, leggere i classici”.
giovanni malago saluta marina ripa di meana
Con quel suo tono sprezzante, come solo lui…
“Ci stava provando naturalmente”.
E tu?
“Arrivati a Piazza del Popolo gli rifilo un calcione: “Io voglio andare in discoteca. Scendi un po’, vaffanculo!”. Lo raccontavo l’altra sera a Lucrezia: “Ti rendi conto? Avevo uno come Vittorio ai miei piedi e non me ne rendevo conto”.
Un gigante, in tutti i sensi.
“Il meglio fico del mondo. Chi più bello di lui? Un carisma pazzesco e io che lo prendevo a calci…Non solo lui”.
sorridenti marina ripa di meana e lucrezia lante della rovere dce
Chi altri?
“Alberto Sordi. Anche lui era di casa. Mi voleva gratis nel suo film “Il tassinaro”. Lo mandai a cagare. Si offese. Mi tolse il saluto”.
Le notti a Cortina.
“All’epoca stavo con Franco Angeli, il pittore. C’era anche Carmelo Bene con il suo harem. Ricordo la sua donna, Lydia Mancinelli, che veniva a piangere da me, ne faceva una tragedia, perché lui si accoppiava con tutte. “Mi verrà il cancro dalla disperazione”, si lamentava”.
IL CARTELLONE CON LA MEGA PATONZA DI MARINA RIPA DI MEANA
Una compagnia di squilibrati…
“Vittorio Gassman che da una parte recitava Shakespeare e Carmelo dall’altra Garcia Lorca. Io che m’annoiavo da matti e pensavo…”Quanto se la menano questi”. Sai, eravamo ragazze…Una volta Carmelo Bene sfidò a duello il principe Ruspoli per una lite a cena”.
Gli capitava spesso di sfidare a duello la gente, sperando che l’altro non raccogliesse.
“E invece il principe raccolse. Intervenni, mediai, pregai tutto la notte, alla fine il duello non ci fu…”.
vittoria malago con la nonna marina ripa di meana (1)
Ti ha insidiato anche Carmelo?
“Non più di tanto. Ero talmente innamorata di Angeli all’epoca, da risultare inavvicinabile. Non c’era spazio per altri in quel periodo… Una storia d’amore e morte. L’unica della mia vita. Sono scesa negli abissi per trovargli la droga”.
Ti sei anche prostituita.
“Non mi rendevo conto. Oggi so di aver sfiorato la morte. Una volta mi ha quasi strangolata, per un mese non parlavo più. Un’altra volta mi ha buttata giù da un burrone. Ce le davamo di brutto. Una volta gli sfondai il vetro della Maserati con un portacenere”.
marina ripa di meana (1)
Coinvolta nelle sue storie di droga?
“Non più di tanto. Qualche tiratina occasionale. Ne sono uscita dopo nove anni per salvarmi la pelle. Lui è morto a cinquant’anni, strafatto”.
Tu ti salvi sempre.
“Mi salvo perché sono molto centrata su me stessa. Anche quando litigavo di brutto con Lucrezia e stavo male, tra mia figlia e me sceglievo Marina”.
MARINA RIPA DI MEANA CON LA PELLICCIA AGGIORNATA E IMBIANCATA
Avete goduto da pazzi con Franco Angeli.
“Emozioni pazzesche. Non vorrei mai per le mie nipotine una vita così. Ma poi, mi chiedo, che vita avranno?… Erano tempi così. La sera si stava abitualmente a cena con Pasolini e Laura Betti. Chi potrebbe essere un Pasolini di oggi?”.
Vedo qui la foto del tuo matrimonio con Carlo. Tu con Moravia e Parise.
“I miei testimoni di nozze. Craxi e Giolitti quelli di mio marito. Parise non voleva venire. Detestava la politica e soprattutto detestava Craxi”.
Da quel passato a questo presente.
“Non sono una nostalgica. Il mio presente? Lo sopporto sapendo che qualità non ce n’è. Una volta i salotti erano sfide a colpi di genio, oggi solo potere, convenienza e cazzeggio”.
E quindi?
“Si fa una piccola vita con i pochi amici. L’altra sera, una cenetta in terrazza da Mara Venier. Ci vediamo spesso con Giampiero Mughini, mio amico fraterno, e la sua compagna. Giorgio dell’Arti, Giuliano Ferrara…”.
JAS GAWRONSKI MARINA RIPA DI MEANA
Ho incontrato ieri il tuo ex genero Giovanni Malagò, uomo più che mai potente.
“All’inizio ero molto contraria. Reagii esagerata alla loro storia. Lucrezia arrivò giovanissima incinta da me con questo che aveva avuto già una moglie, scappata da lui. Mi sembrava il classico pariolino viziato”.
E invece?
“Mi sbagliavo. E’ un uomo perbene, serio, un gran lavoratore. Siamo molto diversi, ma ci vogliamo bene, lui e io, c’è reciproca stima. Con Lucrezia hanno mantenuto un rapporto fantastico”.
MARINA RIPA DI MEANA CON LUCIANO DE CRESCENZO FOTO ANDREA ARRIGA
Non ha funzionato.
“Lucrezia è figlia mia, non poteva andar bene per Giovanni, non era la sua partita…Un padre eccezionale. Le due gemelle gli sono molto devote. Sta dimostrando anche di saper maneggiare la parte pubblica. Veramente chapeau”.
E’ intimamente convinto di dare le Olimpiadi a Roma.
“Stendiamo un velo su questo. Me lo auguro per lui ma non per Roma. La Grecia ha cominciato a fallire dopo le Olimpiadi”.
Aiutami a detestare Marino.
“In che senso?”
Marina Ripa di Meana e Carlo Giovannelli
Lo detestano tutti.
“Pessimo. Ha i minuti contati. È un improvvisato della politica. Dicono che è onesto. Non basta. Non è manco romano. Un inetto totale”.
Il figlio di Gassman suggerisce via tweet di scopare le strade di Roma.
“Aderisco totalmente. Andrò di sera a scopare per terra, di giorno fa troppo caldo”.
marina ripa di meana -a-via-veneto-con-un-amica-nel-1968
Alessandro sta somigliando sempre di più al padre.
“Lasciamo perdere…Sta diventando molto bravo, ma lui è tutto spiccicato alla madre, Juliette Mayniel”.
Impressionante un uomo come Gassman negli anni della depressione.
“L’ho frequentato fino all’ultimo. Alternava stati di euforia al buio totale”.
marina ripa di meana
Bello Vittorio, bellissima tu.
“Una rivista americana mi mise tra le più belle del mondo con Liz Taylor e Jacqueline Kennedy. Tra le italiane, ricordo Silvana Mangano…Ma io non mi ci sono mai sentita bella”.
Anche Lucrezia è molto bella.
“L’ho fabbricata io col pensiero. E’ uscita come la desideravo. La volevo proprio così, non nel carattere, che è un inferno”.
Un caratteraccio entrambe.
marina ripa di meana PLAYMEN-1991
“Ma adesso va tutto per il meglio. Merito anche di una pillola micidiale che mi tranquillizza. “Mamma, ma non te la potevano dare prima ‘sta pillola?!”, mi dice Lucrezia. Devi sapere che da dodici anni combatto con una malattia che non è proprio la varicella” (ride).
Il senso del tragico proprio non è di casa da te.
“…C’aggia a fa’? Non ho mai amato la tragedia”.
Prima della pillola, che madre eri?
“Mai avuto la vocazione della madre. Detesto i pupi. Sono come Erode, non ci so fare. Quando mi capitano in treno, cambio subito di posto. Trovo spaventose le trasmissioni con i bambini”.
Povera Lucrezia.
Marina Ripa con la figlia Lucrezia
“L’ho avuta giovanissima, tra grandi difficoltà. Le ho sempre trovato bambinaie bravissime, le migliori. Io le facevo da padre. Il suo era inesistente”.
Il duca Alessandro Lante della Rovere.
“Un uomo molto sofferente e poco raccomandabile. Quando beveva diventava violento. Lucrezia, per sua fortuna, quella parte lì non l’ha vista. Era in culla”.
Sei stata una Don Giovanni in gonnella?
“Non me ne sono resa conto. Ogni tanto incontro persone che dicono di aver avuto una storia con me, ma io non me lo ricordo. L’ultimo? Umberto Silva a cena da Giuliano Ferrara. In confronto alle ragazze di oggi, io ero una verginella”.
Un giorno arriva il cancro.
“Non sono ancora oltre. Faccio controlli. Paro cosette che ogni tanto spuntano. E’ ormai quasi una malattia cronica. Gli anni che passano in questo caso sono un vantaggio, il rischio si attenua”. (ride)
Marina e Carlo Ripa Meana2(Ap)
Influisce sul tuo umore?
“Prima dei controlli sto come una pazza, angosciata, dormo male la notte. Quando l’ho saputo è stato duro, una sensazione di soffocamento, poi ti abitui a tutto. Oggi ci convivo. Cerco di fare una vita sana. Cammino, faccio palestra”.
A vederti, proprio non si riesce a pensare…
“Me lo dicono tutti, anche Carlo. Meglio così, ma le analisi non sono proprio adamantine”.
marina ripa di meana barbara palombelli
Tuo marito Carlo, un elegante signore di 86 anni. Importante avere uno come lui al fianco?
“Mio marito è stato importante in generale. La vita non è non solo fuochi d’artificio. Con lui ho scoperto le battaglie per il sociale, per gli animali, per Roma, sempre in modo creativo, non noioso”.
Pensi a Franco Angeli e a Carlo Ripa di Meana: due opposti, la stessa Marina?
“Sono una la conseguenza dell’altra. Una si vedeva bruciare e si è aggrappata all’ancora”.
Cosa vi tiene insieme oggi?
“L’amore per il bello. Una vita all’insegna non del lusso, ma dell’eleganza. Con tutta questa volgarità e chipperia in giro. Ci tiene insieme l’amore per gli animali e per la nostra città”.
lucrezia lante della rovere carlo ripa di meana raffaele la capria marina ripa di meana
Litigate spettacolari?
“Prima. Adesso c’è ‘sta pillola”.
La Marina pubblica?
“Mi hanno chiesto di fare la tramontana in uno spettacolo teatrale su Roma. Arriva e devasta tutto. Sarebbe sublime”.
Perfetta per te.
“Il mio guaio non è invecchiare ma sentirmi sempre giovane. Quando sto con mia nipote Vittoria, mi sento una sua coetanea. C’è del patetico in questo, anche se io non bamboleggio”.
Tuo marito si è innamorato di questa Marina.
michele mirabella marina ripa di meana
“Mi vede come una bambina da proteggere. Si dice incantato dalla mia intelligenza. Certe volte mi irrita. Se gli dico che non mi sento bene, non mi crede, non mi è concesso. Ho subito quattro operazioni, tre ai polmoni. Vivo con un rene solo”.
Non ti ho chiesto nulla di Bettino Craxi.
“Ne ho parlato sempre talmente tanto”.
Lo racconti come un sultano.
“Le donne gli piacevano. Anche la moglie di Bettino si lamentava molto con me…Rimpiango uno della sua statura”.
Da Craxi a Renzi.
marina ripa di meana a pomeriggio 5
“Orrore. Ci si sporca solo a nominarlo. Un ragazzotto che parla a ruota libera. Bettino me lo sogno molto spesso. Hanno detto di tutto, ma faceva una vita molto spartana, aveva uno stile, era attento a chi frequentava e, se rubava, lo faceva per il partito”.
Passando per Berlusconi.
“Poverino. Si è comportato bene quando è andato dai suoi vecchietti. Persona buona, simpatica. Ha sempre avuto altre donne, la Dellera, lo sappiamo, ma è stata l’uscita pubblica della moglie a farlo precipitare, insieme alla morte della madre”.
khashoggi con marina ripa di meana mara venier marina ripa di meana sandra milo (2)
marina ripa di meana vittorio camaiani marina ripa di meana lucrezia lante della rover con la mamma marina ripa di meana