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    CHE EFFETTO PUÒ AVERE LA FAIDA A CINQUE STELLE SUL GOVERNO DRAGHI? – IL PREMIER È CONVINTO CHE LA MAGGIORANZA ATTUALE SIA LA MIGLIORE GARANZIA PER LE RIFORME. IN TEORIA UNA EVENTUALE SCISSIONE DELL’ALA CONTIANA PORTEREBBE CHIAREZZA, UNA VOLTA PER TUTTE. IL PROBLEMA VERO È LA LEADERSHIP: CHE SIA “GIUSEPPI” O BEPPE-MAO, CHI È L’INTERLOCUTORE DEL M5S? PER ORA, SOLO LUIGI DI MAIO…


     
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    Alessandro Barbera per "la Stampa"

     

    mario draghi luigi di maio 1 mario draghi luigi di maio 1

    Mario Draghi si augura che lo scontro interno ai Cinque Stelle abbia rapidamente fine. Il premier, poco avvezzo alle questioni interne ai partiti, è preoccupato del caos che regna in quello più importante della maggioranza. In questi giorni Draghi ne ha parlato con Luigi Di Maio del quale, con il passare dei mesi, ha imparato ad apprezzare il lavoro instancabile come ministro e le doti di mediazione politica.

     

    mario draghi giuseppe conte mario draghi giuseppe conte

    «Se Draghi ragionasse cinicamente, dalla scissione dell' ala contiana ci guadagnerebbe in chiarezza e stabilità», dice un esponente della maggioranza che chiede di non essere citato. I numeri alla Camera e al Senato sono tali che la maggioranza di larghe intese sopravvivrebbe senza problemi anche ad una scissione dei Cinque Stelle.

     

    mario draghi stefano patuanelli mario draghi stefano patuanelli

    Fonti di Palazzo Chigi spiegano che Draghi ragiona diversamente: è convinto che la stabilità di questa maggioranza sia la migliore garanzia per le riforme. A Bruxelles e nelle cancellerie europee gli occhi sono tutti puntati sull' Italia, principale beneficiario degli aiuti del Recovery Plan. La grande coalizione, per quanto eterogenea, resta preferibile a qualunque altro scenario

     

    MARIO DRAGHI E SERGIO MATTARELLA - FOTOMONTAGGIO DI BEPPE GRILLO MARIO DRAGHI E SERGIO MATTARELLA - FOTOMONTAGGIO DI BEPPE GRILLO

    C' è però un punto su cui Draghi ha chiesto chiarezza: poter contare su un partito capace di esprimere una leadership. Proprio oggi, nelle ore in cui Beppe Grillo e Giuseppe Conte cercheranno un compromesso sul nuovo partito, Draghi ha convocato una cabina di regia che dovrà decidere come superare una volta per tutte il blocco dei licenziamenti.

     

    mario draghi luigi di maio mario draghi luigi di maio

    Alle riunioni partecipa solitamente il ministro dell' Agricoltura Stefano Patuanelli, che però in questi giorni si è schierato senza se e senza ma con Conte. Di qui la domanda insistente nei contatti fra ministri e leader: quale sintesi porterà al tavolo? Accetterà la proposta del governo? E se viceversa non la accettasse, parlerà a nome del Movimento?

     

    intervento del ministro stefano patuanelli foto di bacco (1) intervento del ministro stefano patuanelli foto di bacco (1)

    Beppe Grillo non è soddisfatto di alcune scelte del governo, a partire da quelle del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Eppure c' è chi giura di avergli sentito dire una frase impegnativa: «Sul governo Draghi ho messo la faccia».

     

    La sopravvivenza del governo Draghi è anche la migliore garanzia perché la legislatura duri fino al 2023. Se così non fosse, eventuali elezioni anticipate manderebbero a casa la gran parte della delegazione grillina.

     

    rocco casalino e giuseppe conte rocco casalino e giuseppe conte

    Oltre che dal calo dei consensi, i Cinque Stelle pagherebbero le conseguenze di una riforma costituzionale voluta anzitutto da loro, e che farà scendere deputati e senatori da 945 a 600. E' lo scherzo beffardo della Storia, che spaventa tutti: il fondatore (ora) pragmatico, l' ex leader felicemente ministro e l' ex premier che la leadership fatica a imporre.

    IL POST FACEBOOK DI GIUSEPPE CONTE SUL RECOVERY PLAN DI DRAGHI IL POST FACEBOOK DI GIUSEPPE CONTE SUL RECOVERY PLAN DI DRAGHI rocco casalino con giuseppe conte rocco casalino con giuseppe conte

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