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LA CONFESSIONE DI MARIO EUTIZIA, IL BADANTE CHE HA CONFESSATO DI AVER UCCISO 4 ANZIANI...
Estratto dell’articolo di Biagio Salvati per “il Messaggero”
Mario Eutizia
Mario Eutizia, il 47enne napoletano che si è accusato di quattro omicidi di anziani gravemente malati da lui assistiti negli ultimi dieci anni come badante «fai-da-te», resta in carcere con l'accusa di omicidio plurimo aggravato ma l'inchiesta si sposta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a quella di Latina, area in cui si ipotizza siano stati commessi i primi due delitti risalenti al 2014. Lo ha deciso il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica che ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere ritenendo fondata l'ipotesi della reiterazione del reato. Per il gip, insomma, Eutizia potrebbe uccidere ancora. […]
MARIO EUTIZIA
SCENA MUTA
Eutizia si è avvalso della facoltà di non rispondere, salvo alcune brevi dichiarazioni spontanee, riconducendo il tutto a quanto già aveva dichiarato al pm, ovvero di aver confessato i delitti per «liberarsi la coscienza», ma anche per «essere aiutato» a non continuare a uccidere altri anziani. Tutto questo nonostante il rischio di essere condannato all'ergastolo. Il gip potrebbe decidere di disporre gli arresti domiciliari in qualche struttura che lo possa curare e seguire maggiormente rispetto a quanto avviene in carcere, ovvero una dimora di cui però attualmente l'uomo è privo.
MARIO EUTIZIA
[…] L'uomo, affetto da diabete e da altre patologie, […] da qualche mese, dopo aver chiuso a marzo l'esperienza di badante con il 96enne di Vibonati (la quarta vittima confessata insieme a Luigi di Marzo, di Casoria), risulta senza fissa dimora. L'uomo è separato da circa 20 anni dall'ex moglie, che vive a Napoli, e ha anche una figlia 25enne che lavora in un fast-food.
Mario Eutizia
LE VERIFICHE
«Se gli sviluppi investigativi conducessero a escludere che le morti siano state l'effetto immediato e diretto dell'operato di Eutizia - scrive il gip - la condotta resterebbe penalmente rilevante, integrando l'ipotesi del tentato omicidio, in considerazione della potenzialità dell'azione lesiva e dell'atteggiamento psicologico dell'agente». Nel periodo della sua assistenza a circa 30 anziani, Eutizia lavorava 7 giorni su 7 ricevendo 900 euro al mese, vitto e alloggio (in un solo caso gli avrebbero fatto un regolare contratto), ha anche lavorato all'estero, in Georgia, mentre non hanno ancora trovato riscontro i nominativi indicati nel basso Lazio - a Terracina e a Latina - dove l'uomo ricorda di aver prestato servizio presso un anziano pompiere.