Mario Giordano per “La Verità”
mario tozzi
Caro Mario Tozzi, caro ecologista à la page, geologo della Tv e nuova stella dello Stscp (star system degli scienziati con prosopopea), ti scrivo questa cartolina perché sono rimasto colpito dall'impegno con cui stai cercando di diventare il Burioni dell'emergenza climatica. Davvero ammirevole.
MARIO TOZZI
In particolare ho apprezzato il tuo post su Facebook in cui esplicitamente chiedi, dopo la tragedia della Marmolada, la censura per chiunque si allontani dalla linea da te tracciata, quella per cui il riscaldamento globale è solo colpa dell'uomo.
«Non si deve dare spazio a chi nega che il cambiamento climatico sia anomalo e dipenda dai sapiens», hai scritto decretando, così, l'espulsione da tv e giornali di studiosi come Antonio Zichichi, Franco Prodi o il guru dell'ecologia Pascal Acot, che hanno la grave colpa di non essere allineati al 100% alle tue posizioni (sostengono infatti che l'uomo c'entra solo in parte e che il fenomeno del cambiamento climatico è da sempre esistito). Speriamo che nessuno di loro abbia a mancare prossimamente.
MARIO TOZZI
Altrimenti sono sicuro che lo saluteresti come hai salutato la morte di Luc Montagnier: «Rido da ore». In effetti già da quel commento bisognava capire che eri sulla giusta via della burionizzazione. Ricordi? Qualcuno scrisse: «Montagnier, che la terra piatta ti sia lieve».
E tu, rilanciando: «Rido da ore». Allora qualcuno ti fece notare che ridere sulla morte di un premio Nobel non è proprio un'attività rispettosa della natura, almeno della natura umana (più o meno come definire «sorci» i no vax) e tu ti risentisti, definendo i critici «analfabeti funzionali».
MARIO GIORDANO
Proprio lo stesso atteggiamento del tuo maestro di arroganza. Per rendersene conto basta guardare i post con cui pubblicizzi il tuo programma Tv: in uno sei Braveheart, in un altro Diabolik, in un altro Superman. In uno c'è Gesù Cristo che ascendendo al cielo dice ai suoi discepoli: «Seguite Tozzi". In un altro sei tu, caro Tozzi, che ti trasformi direttamente nel figlio di Dio e cammini sulle acque. L'unica differenza è che, anziché pani e pesci, moltiplichi le minchiate.
Mario Tozzi
Figlio di uno 007, geologo prestato alla Tv, dedicato alla ricerca della telecamera più che alla ricerca sul campo, noto per aver prodotto più ore di programma che risultati scientifici, responsabile di ingenti quantità di emissioni di cipria, tu caro Tozzi bivacchi ormai da tempo sui nostri teleschermi, soprattutto attraverso Raitre e La7, tue reti di elezione.
E tutto ciò, proprio come per Burioni, ha accresciuto non poco il tuo narcisismo.
Memorabile, per esempio, il post che hai rivolto ai fan: «Non ho mai usato pettine né asciugacapelli in tutta la vita. La domanda è: la barba la tengo?».
In quell'occasione sei stato seppellito da un coro di insulti del tipo: «La barba tienila pure, è la testa che devi tagliare». Ma non te ne sei curato. Perché dovresti? Tu ti senti come Piero Angela (niente meno) e attacchi senza sosta i tuoi nemici giurati, fra cui spiccano i cacciatori («Li detesto») e i balneari, che consideri tutti dei ladri («restituite le refurtiva»). Della tua vita privata si sa poco se non che hai un figlio, da poco maggiorenne, che sogna di diventare attore comico. Gli auguriamo di riuscire a farci ridere tanto quanto il papà.
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