1 - IL SALTO DI QUALITA’ DEL NAPOLI
Gianni Mura per “la Repubblica”
samp inter
Mette appetito, questo campionato. Cosa c’è sul menù dopo gli impegni della Nazionale? Napoli-Fiorentina e Inter-Juve, mica male. Nell’attesa, è giusto salutare il primo posto in solitudine della Fiorentina e il primo successo esterno del Napoli, che potrebbe rappresentare il salto di qualità.
Il Milan attuale non è granché, ma così impotente e fuori partita quasi nessuno se l’aspettava. A un quarto d’ora dalla fine, sullo 0-4, parte del pubblico lascia San Siro. La nottata, per Mihajlovic, deve ancora passare. Sotto gli occhi di Conte, Insigne (un assist e due gol) strappa applausi. E Sarri ha trovato la formazione-base. Come con Benitez, spettacolo garantito dalla metà campo in su. La differenza sta nel rendimento della difesa, con Koulibaly sempre più sicuro.
morata juventus
La Viola vola giocando rasoterra. Tutto facile: dopo 4’ rigore ed espulsione di Paletta. Grande Borja Valero (un palo e un gol) ma ad impressionare favorevolmente è il gioco della Fiorentina. Una sola punta di ruolo, Kalinic, ma gioco d’attacco costantemente sostenuto da tutti i centrocampisti e da Alonso.
Quasi tutti sanno fare quasi tutto, con le dovute proporzioni la Fiorentina ricorda l’Ajax, ma senza un Crujiff. A differenza del Torino, con cui ha perso l’unica partita, non sembra patire l’aria d’alta classifica. Serata tranquilla, ma la tranquillità, quel senso di sicurezza che non richiede di giocare sui nervi, può essere il valore aggiunto.
mancini zenga
I pareggi di Inter e Chievo, le sconfitte di Torino e Sassuolo favoriscono i ritorni: le due romane, per cominciare. Più in basso, la Juve, che comunque rimane nella parte destra della classifica. Ritorni e incroci sentimentali a Marassi: Mancini, Zenga. Partita vivace tra due squadre in salute.
Inter che cerca la manovra aggirante, grazie alla buona vena di Perisic, Samp che gioca in verticale affidandosi a velocissime puntate in contropiede. Borja Valero saluta i tifosi dopo il suo gol: la Fiorentina è prima da sola. Ed è molto pericolosa. Grandi giocate e grandissimi errori sottoporta: uno incredibile di Correa, un altro di Guarin. La Samp ha retto con orgoglio fino a un quarto d’ora dalla fine,finché ha avuto fiato.
keita
L’Inter sembra essersi ripresa dalla sconfitta interna, ma continua a correre troppi rischi in difesa. A Mancini piace azzardare, andare avanti alla garibaldina, tenere il pallino del gioco. Con un maggiore equilibrio tra i reparti soffrirà meno.
Ritorno e sofferenza sono le due parole-chiave della giornata. Soffre la Lazio con un Frosinone ben messo in campo, che non pensa solo a difendersi e gioca all’inglese, o almeno come gli inglesi giocavano una volta. Un’ottantina di minuti prima che Pioli tiri un sospiro di sollievo grazie a Keita, entrato dalla panchina. La Lazio avrebbe due punti di forza in due emeriti dribblomani con tendenza a esagerare: Anderson e Kishna. Pure Keita quanto a dribbling non scherza, però sa quand’è il momento di tirare e vede piuttosto bene la porta.
insigne
Sul fronte Roma, Garcia era da cacciare a furor di popolo e ora sarà acclamato come guida ideale sulla strada dello scudetto. La Roma, pur capovolgendo l’atteggiamento col Bate Borisov, riesce a soffrire dopo un primo tempo chiuso sul 3-0. Ancora troppi alti e bassi, nella Roma. Ma anche qualche conferma: Pjanic, Florenzi in un ruolo più suo. E un ritorno su cui pochi avrebbero scommesso: Gervinho. Al quarto tentativo la Juve riesce a vincere nel suo stadio.
Ma è obbligata a rincorrere il Bologna, che segna in apertura col suo primo tiro in porta. Era già capitato col Chievo e con l’Udinese, ed era il secondo svarione difensivo davanti a Buffon. Sul primo, ci aveva messo una pezza Evra. Non impeccabile Buffon sul gol di Mounier. Sempre vagolante Pogba, che non sarà un problema ma non è Pogba. Era una partita importante, anche se con l’ultima in classifica.
juventus
Tant’è che Allegri ha confermato la squadra vittoriosa col Siviglia. Morata, un gol, un assist e un rigore procurato, è fondamentale come due ritorni: Khedira (con gol) e Asamoah (per un minuto). La crisi della Juve nasceva a centrocampo, ma un’occhiata alla difesa Allegri farà bene a darla.
2 - NAPOLI IL NUOVO RIFERIMENTO LA VIOLA È SORPRENDENTE
Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
A desso è il Napoli il riferimento, questa squadra che è davvero nata e ha preso la strada. La Fiorentina è la vera sorpresa, piace e ha anche un vantaggio profondo, ma il Napoli ha una qualità diversa che ora non vale più solo per le grandi partite in casa. Ora c' è continuità. Qualcosa disturba ancora in difesa, il resto però è tutto corretto. Allan ricorda il temperamento di Vidal e la stessa predisposizione al gol. Hamsik è diventato un centrocampista completo.
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La diversità arriva da Insigne, dalla sua capacità di rendere facile il difficile. È un di più stupendo che si aggiunge a Higuain, il migliore. La squadra è quasi completa in un campionato che al suo livello ha solo la Roma, che ha più solisti ma è meno squadra.
Il Milan non è all' altezza, in fondo si sapeva. È anche divertente, senza comando, può fare qualunque cosa ma per poco tempo. Non ha difesa mentre il centrocampo non fa diventare pericolosi i due solisti. Si è speso troppo per pochi giocatori. È un mercato diverso adesso, serve più inventare che seguire il prezzo per battezzare un capolavoro.
L' Inter non riesce a darsi velocità. È come un signore di talento ma grassoccio dove il peso rende tutto inutile. Però la squadra è stata costruita esattamente così, non c' è casualità, Mancini ha voluto quella forza fisica che adesso lo limita. È un problema che riguarda anche la difesa.
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Eder, Muriel e Correa, giocando in rapidità e palla a terra hanno messo per un' ora in difficoltà questo panzer interista senza petrolio. Infatti nel finale sono entrati solo giocatori agili (Biabiany, Manay e Lijaic). Non è un' Inter dispersa, le va solo meno bene. È adesso che si vedrà la costruzione corretta. Così non basta. L' uomo di frontiera è Guarin.
Se pensa lentamente anche lui, l' Inter si normalizza, ha differenze solo occasionali. Ma non è chiaro ancora che giocatore al fondo sia Guarin, forse è solo incompiuto, ne esistono tanti così. È intanto scomparso Icardi. Mancano all' Inter i suoi gol facili. Ma manca anche personalità. La Samp meritava il secondo gol prima ancora che l' Inter entrasse davvero in campo. Punti importanti per la Juve, il Bologna è solo ordinato. Ora si sa almeno qual è la Juve titolare.
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3 - SERIE A SENZA PADRONE - VOLA LA VIOLA, MIHAJLOVIC PEGGIO DI INZAGHI-IL MILAN FA ACQUA - È LA SECONDA DIFESA PIU’ BUCATA DEL CAMPIONATO - GARCIA CONTRO IL TAFAZZISMO GIALLOROSSO
Francesco Persili per Dagospia
Benedetta sosta. Mihajlovic deve trovare la quadra per il Milan che oggi «non è né carne, né pesce», Allegri vuole «recuperare energie e giocatori» per la Grande Rimonta, Ventura suona la sveglia per guarire il Torino dal mal di trasferta. La serie A si ferma per gli impegni delle nazionali e molti allenatori ne approfittano per recuperare gli infortunati, aggiustare o resettare la propria squadra. Il campionato più pazzo degli ultimi anni non ha padrone e aspetta tutti. Basta non perdere altro terreno dal vertice.
gervinho garcia
Ultima chiamata per Miha che fino a questo momento ha fatto peggio di Inzaghi: nonostante i massicci investimenti della proprietà, il Milan ha 5 punti in meno dell’anno scorso, la seconda peggiore difesa del campionato e gli stessi limiti caratteriali degli altri anni. Sono troppi i giocatori che ancora soffrono San Siro e si abbattono davanti ai fischi.
Avrà il suo bel da fare anche Rudi Garcia che chiude il mini-ciclo con due vittorie in campionato, un attacco atomico e una difesa da incubo: 13 reti in 9 partite stagionali (nelle ultime 5 gare, la media è di due gol a partita). Intanto i giallorossi hanno ritrovato Gervinho. 4 gol in 8 giorni. Da reprobo a capocannoniere della squadra. Monsieur Rudi si toglie qualche macigno dalle scarpe: «Lui è il mio cocco? Cazzate».
gervinho de rossi
Il tecnico francese si lancia a bomba contro il tafazzismo dell’ambiente giallorosso: «Dobbiamo essere uniti, non spariamoci sui piedi». Il tecnico francese spera dopo la pausa di riavere Castan, Dzeko (che nonostante l’infortunio è partito per rispondere alla convocazione della Bosnia) e Keita. Dall’altra parte del Tevere, Pioli non vede l’ora di ritrovare De Vrij e Klose per dare ancora più sostanza alla Lazio. Mancini, invece, aspetta Kondogbia e si gode i 16 punti in 7 partite della sua Inter. Un «buon bottino» che fa dire al vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti: «Oggi non firmerei per il terzo posto...».
garcia
L’interruzione del campionato servirà anche ad “Arrigo” Sarri, ribattezzato ‘o Professore a Napoli, per mettere a punto gli equilibri della squadra e della città, che sogna in grande dopo le vittorie convincenti contro Lazio, Juve e Milan (a San Siro). «Parlare di scudetto? Una bestemmia», si è lasciato sfuggire il “mister in tuta” alla Scala del calcio. Ma non è un peccato pensare per il Napoli, che ha ritrovato anche un Insigne deluxe, un campionato da protagonista al pari della Fiorentina rilanciata in vetta alla classifica da Paulo Sousa.
fiorentina
Il portoghese continua a stupire col suo “calcio dai piedi buoni” (l’ultima volta con “Fuffo” Bernardini per la Viola fu scudetto) e il tourbillon di moduli e concetti (o supercazzole, dipende dai gusti) memorabili: «La storia si fa anche col lavoro». Banco di prova per la Fiorentina capolista sarà la super-sfida col Napoli. Bisognerà aspettare ancora due settimane. Maledetta sosta.
fiorentina 1 ferrero gervinho de rossi 1 borja valero