Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”
mario sechi direttore agi
Il balletto è finito: l’ombra di Sechi, a Palazzo Chigi, diventa Sechi medesimo. E sarebbe riduttivo definire solo capo ufficio stampa il giornalista scelto da Giorgia Meloni per guidare lo staff della comunicazione. L’ormai ex direttore dell’agenzia Agi è destinato a diventare consigliere privilegiato della presidente. Stratega, spin doctor. Insomma un ruolo che ha anche un contenuto politico. Da accostare a quello che ebbe Giuliano Ferrara per Berlusconi, per non andare troppo fuori strada e far riferimento alla figura di Rocco Casalino ai tempi dei governi Conte. Draghi subito dopo scelse Paola Ansuini.
maite carpio bulgari mario sechi foto di bacco (5)
[…] Sechi, 55enne […] uomo Eni molto amico di Claudio Descalzi, è visto da qualcuno come il rappresentante dei poteri forti sotto la cui ala Meloni va a collocarsi. Chiara è la visione atlantista, anche se lui preferisce parlare di sé come di un «liberal-conservatore di stampo anglosassone». È uno che di certo non potrebbe mai essere l’immagine, in Europa, di un governo non collocato saldamente nell’alleanza occidentale. O cedevole nel blocco anti-Putin. Anche per questo, forse, la sua nomina è stata avversata da Matteo Salvini. Il quale, non a caso, nei giorni del lungo dialogo fra Meloni e Sechi ha fatto trapelare la volontà della Lega di rimettere mano alle posizioni di vertice di Eni – proprietaria dell’ Agi – e Enel.
mario sechi foto di bacco
Ma ad indispettire Salvini, secondo i boatos, c’è stata anche qualche divergenza di vedute sulla successione alla direzione dell’agenzia. […] Meloni alla fine ha imposto Sechi anche alla sua struttura, a fedelissimi e colleghi di partito poco convinti, malgrado il parere negativo dei direttori dell’area di destra da cui lo stesso prescelto proviene. Vittorio Feltri, che lo fece assumere al Giornale e oggi è consigliere di FdI in Lombardia, ha voluto ricordare l’ex allievo in modo ruvido, restituendo l’immagine di un giovane «con l’aria da profugo e abiti raccapriccianti» che dormiva «nei treni fermi» alla stazione di Milano.
MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI
[…] A Sechi, adesso, toccherà gestire la comunicazione di un governo che, in chiave anti-Cina, cerca sponde in India e negli Emirati Arabi. Nei viali di Delhi, capitale di un Paese che punta a diventare la terza economia del mondo, i cartelli di benvenuto a Giorgia Meloni campeggiano accanto a quelli, più grandi, con il volto del primo ministro Narendra Modi: i due leader sigleranno un accordo di cooperazione nel settore della difesa, che faciliterà lo sviluppo di partenariati industriali, scambi di informazione e corsi di formazione fra forze armate.
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Primo beneficiario il gruppo Leonardo che, revocata la sospensione legata allo scandalo Agusta, sta rilanciando le attività in India, dove sono rilevanti pure gli interessi di Fincantieri e del gruppo Elettronica. […] A riprova di un allargamento geo-politico ad Oriente – mirato anche a scavalcare la nuova via della Seta imboccata dal governo Conte I – l’Italia aderirà alla Indo-Pacific Oceans Initiative lanciata da Modi, assumendone la guida scientifica e tecnologica. Strategie globali che la premier intende promuovere con un nuovo megafono istituzionale.