Paolo Griseri per “la Repubblica”
matteo renzi e marissa mayer di yahoo
Lavorare tantissimo e diventare manager di successo. Marissa Mayer, amministratore delegato di Yahoo, sconvolge il politicamente corretto e dichiara al magazine economico di Bloomberg: «Il segreto della fortuna delle aziende è quello di avere dipendenti che si impegnano duramente. Si può arrivare a una media di 130 ore alla settimana». Altro che lavorare meno per lavorare tutti.
L' intervista shock è uscita tre giorni fa e sta già suscitando aspre polemiche in Inghilterra e negli Stati Uniti. Mayer, oggi quarantunenne e madre di tre bambini, racconta a Max Chafkin di "Businnesweek" che è stata la dipendente numero venti di Google. È arrivata agli albori di Mountain View e fin da subito la caratteristica della società è stata quella di lavorare sodo, anzi di più. Marissa è entrata ventiquattrenne, nel 1999.
Marissa Mayer
«Chi scrive di Google - premette - dubita che davvero questa abitudine al lavoro duro sia inevitabile. Qualcuno si chiede addirittura se sia possibile lavorare 130 ore alla settimana. La mia risposta è sì. È possibile».
Segue una sorta di confessione da riunione degli alcolisti anonimi: «Bisogna sapersi organizzare bene. Pianificare quando dormi, quando fai la doccia e anche quanto spesso vai in bagno. Nella sede di Google c' erano le "nap room"». In diverse società americane dove il lavoro è ininterrotto giorno e notte, come nelle sedi delle tv, ci sono le stanze del pisolino per spezzare il nastro di una giornata lunghissima. Ma può anche accadere che si rimanga a dormire sul posto di lavoro: «Era considerato più sicuro rimanere in ufficio che scendere nel parcheggio e andare a prendere la macchina alle tre di notte. Per i miei primi cinque anni ho fatto più o meno una notte bianca di lavoro a settimana».
Marissa Mayer
Si sbaglia chi pensa che, una volta diventata amministratore delegato e passata a dirigere Yahoo, Mayer abbia cambiato stile di vita. È diventata Ceo nel 2012, subito dopo aver messo al mondo il suo primo figlio. Come ha fatto a mantenere le vecchie abitudini? «La società non poteva permettersi il lusso di avere un amministratore delegato che rimaneva a casa quattro o sei mesi. Così ho inserito il bambino nel mio stile di vita. Per quattro mesi l'ho tenuto con me in ufficio anche quando rispondevo agli analisti nelle conference call. Ha cominciato ad orecchiare i discorsi sui fatturati e le trattative per un accordo. E mostrava di capire».
Potrebbero essere le dure leggi del mercato a mettere fine all'iper lavoro della signora Mayer costringendola a cambiare abitudini. La scorsa settimana Verizon ha acquistato Yahoo per 4,8 miliardi di dollari e molti prevedono che i nuovi azionisti la sostituiranno. Dipendesse da lei, naturalmente, rimarrebbe portandosi in ufficio probabilmente i due gemelli che le sono nati da poco: «Io ho previsto di restare. Mi piace la società e voglio accompagnarla nel suo nuovo capitolo che si apre ora».
Marissa Mayer
Se anche dovesse lasciare, comunque, i gemelli potrebbero cavarsela lo stesso. I rumors delle ultime ore riferiscono di una clausola nel contratto di vendita che assicurerebbe a Mayer una buonuscita di 57 milioni di dollari (55 in titoli e due cash), se fosse costretta a lasciare l'incarico.
Marissa Mayer
Bisognerebbe probabilmente staccarla fisicamente dalla scrivania. Ma potrebbe essere soddisfatta per aver guadagnato in cinque anni, tra stipendio e buonuscita, qualcosa come 212 milioni di dollari. Anche lavorando 130 ore la settimana e calcolando due settimane di ferie all' anno, sono comunque 6.500 dollari all' ora. Un duro lavoro ben retribuito.
Marissa Mayer