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    MARK CALTAGIRONE DIVENTA UN FILM! - LO REALIZZERÀ GIANNI IPPOLITI CON L’ATTORE MASSIMO DI CARLO NEL RUOLO DEL PROMESSO SPOSO PIÙ RICERCATO D’ITALIA MENTRE FABIANA LATINI VESTIRÀ I PANNI DI PAMELA PRATI: “BARBARA D’URSO È ANDATA IN VACANZA ED ERA NECESSARIO ASSICURARE UN PROSIEGUO A UN FATTO COSÌ AVVINCENTE CHE HA COINVOLTO EMOTIVAMENTE TUTTI GLI ITALIANI”


     
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    Stefano Di Capua per Novella 2000

     

    GIANNI IPPOLITI E IL FILM SU MARK CALTAGIRONE GIANNI IPPOLITI E IL FILM SU MARK CALTAGIRONE

    La querelle Pamela Prati-Mark Caltagirone che tanto ha appassionato e diviso il pubblico italiano diventa un film breve. A realizzare la pellicola, il cui trailer sarà presente come evento speciale alle giornate internazionali del cinema lucano di Maratea dal 23 luglio, ci ha pensato Gianni Ippoliti, storico giornalista, conduttore e autore televisivo Rai. Sarà l’attore Massimo Di Carlo a ricoprire il ruolo del promesso sposo più ricercato d’Italia mentre l’emergente Fabiana Latini vestirà i panni della showgirl del Bagaglino. Mark Caltagirone, una storia italiana: questo il titolo che Ippoliti ha dato alla trasposizione cinematografica di una vicenda che ha lasciato il segno e che continua a far discutere.

    gianni ippoliti gianni ippoliti

     

    Gianni, com’è nato il progetto che ha portato alla realizzazione del cortometraggio?

    «Il corto è nato da una semplice considerazione: Barbara d’Urso è andata in vacanza ed era necessario assicurare un prosieguo a un fatto così avvincente che ha coinvolto emotivamente tutti gli italiani. Dopo sei mesi di trasmissioni televisive sulla vicenda, bisognava continuare quel racconto ricco di capovolgimenti e inaspettati colpi di scena che non poteva morire improvvisamente per l’arrivo dell’estate e della conclusione di alcuni palinsesti. Ecco, quindi, che ho pensato di trasformare l’intero accaduto in un film».

     

    GIANNI IPPOLITI E IL FILM SU MARK CALTAGIRONE GIANNI IPPOLITI E IL FILM SU MARK CALTAGIRONE

    Cosa significa produrre un film in modo indipendente?

    «Non è certamente semplice produrre una pellicola indipendente, ma la rapidità di esecuzione può rappresentare quell’arma in più vincente. Per mettere in piedi tutto il meccanismo produttivo di un film ci vuole, senza dubbio, del tempo e molto denaro, ma se c’è un’idea forte alla base con un racconto unico e lineare e personaggi robusti, allora il corto può realizzarsi con pochissimo budget e in tempi brevi».

     

    Il mondo dei cortometraggi sta subendo la stessa crisi di idee che sta mettendo in difficoltà il nostro cinema?

    «Assolutamente no! Spesso il nostro cinema è la trasposizione filmica di quello che vediamo in televisione. Il primo produttore cinematografico italiano è proprio la televisione e, quindi, quasi tutti i principali personaggi di trasmissioni e fiction tv si mettono alla prova come attori di film per il cinema. Il cortometraggio, invece, non ha bisogno di celebrità perché se l’idea di base è vincente può ottenere successo anche se i protagonisti sono degli emeriti sconosciuti. Inoltre, il corto ti dà la possibilità di realizzare immediatamente l’ispirazione perché non è condizionato né vincolato ai dettami della televisione».

    pamela prati a live non e la durso pamela prati a live non e la durso

     

    Da giornalista e conduttore di successo a regista. Come nasce questa sua passione?

    «Avendo girato molti spot per campagne sociali tra cui quelli per la Polizia di Stato e per l’Autority della Privacy, il passaggio al corto è avvenuto in maniera quasi naturale. Anche in uno spot come nel cinema ci vuole un’idea forte ed efficace, motivo per il quale, spesso, mi è capitato di realizzare dei corti concependo un’idea legata alla strettissima attualità».

    barbara d urso furiosa con pamela prati barbara d urso furiosa con pamela prati

     

    In qualità di autore ha scoperto e lanciato molti volti noti del jet set…

    «Avendo cominciato 43 anni fa e avendo scritto e condotto molte trasmissioni televisive, chiaramente mi è capitato di utilizzare personaggi che per me erano vincenti e funzionavano e che poi, ovviamente, hanno continuato questo percorso per conto proprio. Ancora oggi quando mi incontrano molti di loro mi ringraziano con affetto. Molti, ma non tutti…».

    PAMELA PRATI E BARBARA D URSO PAMELA PRATI E BARBARA D URSO

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