RENATO MARRA E RAGGI mpa.it
1 - MARRA: RAGGI, SE CHIAMATA ANDRÒ A TESTIMONIARE
(ANSA) - "Se e quando mi chiameranno andrò perché è un dovere previsto dal codice e quindi si rispetta". Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, risponde a chi le chiede se andrà a testimoniare, come richiesto dalla difesa, nel processo iniziato oggi a carico dell'ex capo del personale in Campidoglio, Raffaele Marra, e dell'imprenditore Sergio Scarpellini, accusati di concorso in corruzione.
2 - MARRA: PROCESSO SLITTA A DOMANI,CAMPIDOGLIO PARTE OFFESA
(ANSA) - E' durata pochi minuti la prima udienza del processo a carico dell' ex braccio destro del sindaco Raggi, Raffaele Marra e l'imprenditore Sergio Scarpellini. I difensori dell'ex dirigente del Campidoglio hanno, infatti, aderito allo sciopero dei penalisti e quindi i giudici della II sezione penale hanno rinviato a domani il processo.
scarpellini raggi marra
Nel corso della breve udienza il Comune di Roma, già parte offesa, ha annunciato l'intenzione di volersi costituire parte civile così come Assocosum, Cittadinanzattiva Onlus e Confconsumatori Federazione Lazio. In aula era presente il solo Scarpellini. I due sono accusati di concorso in corruzione. I giudici, forse già nell'udienza di domani, dovranno decidere se ammettere il sindaco come testimone così come sollecitato dai difensori di Marra. Entrambi gli imputati si trovano agli arresti domiciliari.
raffaele marra virginia raggi
I due furono arrestati nel dicembre scorso su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Barbara Zuin. La vicenda giudiziaria in cui è coinvolto Marra è quella dei 370 mila euro ricevuti, secondo la Procura di Roma, da Scarpellini per l'acquisto di un appartamento nella zona dei Prati Fiscali. Secondo l'accusa quella dazione dell'immobiliarista era finalizzata all'ottenimento di favori alla luce della posizione occupata all'epoca dei fatti, il 2013, da Marra in Campidoglio.
3 - MARRA E SCARPELLINI OGGI A PROCESSO
Valeria Di Corrado per “il Tempo”
VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRA
Ha indirizzato i primi passi di Virginia Raggi in Campidoglio, è diventato il braccio destro della sindaca, nonché il punto di riferimento per il suo entourage. E ora, dopo aver trascorso 4 mesi in una cella del Regina Coeli, si ritrova alla sbarra davanti alla seconda sezione collegiale del Tribunale di Roma. Prende il via oggi il processo che vede imputati, con l' accusa di corruzione, l' ex capo del Personale del Comune Raffaele Marra eil costruttore romano Sergio Scarpellini.
salvatore romeo e raffaele marra al compleanno di pieremilio sammarco
La prima udienza, prevista per le 9,30 di questa mattina, potrebbe subito essere rinviata a causa della quarta astensione proclamata dagli avvocati dall' inizio di quest' anno contro la riforma del processo penale. La difesa di Scarpellini non aderisce allo sciopero, mentre è probabile che quella di Marra decida di astenersi. A rappresentare la pubblica accusa c' è il sostituto procuratore Barbara Zuin. «Sono fiducioso -commenta l' avvocato Remo Pannain, legale dell' imprenditore 80enne - Abbiamo scelto il giudizio ordinario proprio perché riteniamo che esistano spazi per una sentenza di assoluzione».
Sergio Scarpellini
L'ex finanziere, scelto dalla Raggi prima come vice capo di Gabinetto e poi come capo del Personale, era finito in carcere lo scorso 16 dicembre insieme a Scarpellini (ammesso aidomiciliari prima dell' ex finanziere). A mettere nei guai Marra è una frase intercettata il 30 giugno del 2016 dai carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci. Appena nominato vice capo di Gabinetto, chiama la segretaria del costruttore, Ginevra Lavarello (anche lei indagata), sollecitando l' intervento dell' amico costruttore nei confronti di Gaetano Caltagirone, con l' obiettivo di placare quella che riteneva essere una campagna stampa contro di lui.
«Se Sergio potesse intervenire su Gaetano Calta, per farmi dare una mano sui giornali... Tanto lo sai, io sto a disposizione, diglielo». Affermazione che, per gli inquirenti, «appare chiaramente collegata al mercimonio della funzione». Secondo l' accusa, infatti, Marra era debitore nei confronti di Scarpellini, che aveva staccato due assegni circolari da 367 mila euro alla moglie dell' ex finanziere, Chiara Perico, per comprare nel 2013 un appartamento in via dei Prati Fiscali.
Sergio Scarpellini saluta il Sindaco Marino
L' ex capo del Personale del Campidoglio si è sempre giustificato dicendo che si era trattato di un prestito. Tuttavia, quel presunto debito non è più stato saldato.
Ma non è questo l' unico episodio di quello che i magistrati ritengono essere «un rapporto "viziato" tra i due indagati», nato già alla fine del 2009 quando Scarpellini vende a Marra un appartamento in zona Eur applicando in suo favore il considerevole sconto di circa 500 mila euro. Si tratta di un episodio ormai prescritto, ma questa «consistente regalia», al pa ri di quella poi realizzata nel 2013, «ha una ragionevole spiegazione - secondo gli inquirenti e il gip Maria Paola Tomaselli che aveva firmato l' ordinanza cautelare - esclusivamente in una logica corruttiva, stante le funzioni pubbliche svolte all' epoca da Marra in settori connessi agli interessi imprenditoriali di Scarpellini».
Tale rapporto corruttivo non si sarebbe esaurito nel momento in cui il dirigente aveva cambiato settore in Campidoglio. Anzi, proprio per il ruolo rivestito nel nuovo organigramma del Comune e per l' ascendente che aveva sulla giunta Raggi, Marra avrebbe continuato - secondo l' ipotesi accusatoria - a mettere la sua pubblica funzione a disposizione dell' anziano immobiliarista.
SCARPELLINI
La prova è contenuta in una conversazione intercettata nello studio di Scarpellini, in cui, di fronte a un «empasse» nei suoi affari, il costruttore propone alla Lavarello: «Chiamiamo Marra». Il rapporto di «simpatia» tra i due indagati sarebbe nato nel 2006: «Me lo ha presentato il figlio- ha rac contato Marra durante il suo interrogatorio - io ero dirigente all' Unire nel settore galoppo.
Nel 2011 ha partecipato al mio matrimonio e tra l' altro è stato colui il quale mi ha fatto il regalo addirittura più bello, un bonifico molto importante: 5000 euro. (...) Io sono una brava persona... "A disposizione" (la frase che disse chiedendo l' intervento di Scarpellini, ndr) era un modo per dire».