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    MARRA-MEO! LA PROCURA CHIEDE IL PROCESSO IMMEDIATO PER MARRA E SCARPELLINI – IL COSTRUTTORE AVREBBE “INVESTITO” SULL’EX FEDELISSIMO DI VIRGINIA RAGGI, FACENDOGLI AVERE APPARTAMENTI A PREZZI SCONTATI FRA IL 2009 E IL 2013 E IN UN CASO RIFILANDOGLI 367 MILA EURO


     
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    RAFFAELE MARRA RAFFAELE MARRA

    Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

     

    A tre mesi dagli arresti, la Procura chiede il processo immediato nei confronti del costruttore Sergio Scarpellini e dell'ex capo del personale capitolino Raffaele Marra. Forte anche del risultato ottenuto davanti ai giudici del tribunale del Riesame che, nel caso dell'ex fedelissimo di Virginia Raggi, Marra, avevano confermato la misura in carcere condividendo l'impostazione della pm Barbara Zuin e dell' aggiunto Paolo Ielo.

     

    SERGIO SCARPELLINI SERGIO SCARPELLINI

    L'accusa per tutti e due è di corruzione. Secondo gli investigatori, il costruttore avrebbe investito sul funzionario pubblico, facendogli avere appartamenti a prezzi scontati fra il 2009 e il 2013 e in un caso corrispondendogli 367 mila euro.

     

    In cambio avrebbe avuto al proprio servizio una persona all' interno della pubblica amministrazione. Per dirla con il capo d' imputazione, che per motivi di prescrizione si riferisce solo alla dazione del 2013, Marra nella qualità di pubblico ufficiale «riceveva indebitamente utilità economiche consistenti nella messa a disposizione della somma di denaro pari a 367.850 euro impiegata per l'acquisto dell' immobile sito in Roma in via dei Prati Fiscali».

    VIRGINIA RAGGI VIRGINIA RAGGI

     

    «Eh io sto a disposizione...» si sente dire dall' ex funzionario intercettato, a riprova del fatto che avrebbe messo a disposizione dell' imprenditore il suo ruolo e la sua funzione. Nel corso delle perquisizioni nel suo appartamento sono anche stati trovati alcuni progetti immobiliari delle imprese di Scarpellini. In cambio della propria disponibilità, Marra, gli avrebbe chiesto di porre fine al battage mediatico nei suoi confronti mosso dall'editore del Messaggero, Gaetano Caltagirone.

     

    marra marra

    Marra si è difeso, puntando a ridimensionare il significato della famosa frase intercettata: «Era solo cortesia» ha detto assistito dal suo difensore Francesco Scacchi. Scarpellini, titolare della «Milano 90» che per vent' anni ha affittato palazzi a Camera, Senato e pubblica amministrazione in generale, ha ammesso le proprie responsabilità e, assistito dagli avvocati Krogh e Pannain, ha collaborato con i pm. L'ex funzionario del Comune è indagato anche per abuso d' ufficio, capitolo che riguarda la nomina di suo fratello all' assessorato al Turismo del Campidoglio. Le difese valuteranno ora se chiedere un rito alternativo - abbreviato o patteggiamento - o seguire l' ordinario.

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