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    ALLEGRI, MA NON TROPPO - "ACCIUGHINA" HA DENUNCIATO LA SUA EX COMPAGNA, CLAUDIA UGHI - LA ACCUSA DI AVER DISTRATTO I VERSAMENTI CHE LE HA FATTO PER IL MANTENIMENTO DEL FIGLIO CHE HANNO AVUTO INSIEME - L'ALLENATORE DELLA JUVE L'AVEVA GIA' PORTATA IN TRIBUNALE, PER RIDURRE L'ASSEGNO CHE LE VERSA MENSILMENTE DA 10MILA EURO A 5MILA, MA IL GIUDICE PER DUE VOLTE AVEVA RESPINTO LA RICHIESTA E...


     
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    Federica Cravero per repubblica.it

     

    CLAUDIA UGHI CLAUDIA UGHI

    È stata una storia d’amore durata 13 anni quella tra l’allenatore Massimiliano Allegri e l’ex compagna Claudia Ughi, da cui dieci anni fa è nato un bambino. Ma da oltre un anno la loro relazione viene raccontata nelle aule di giustizia, più che sui rotocalchi. Questo accade da quando il mister bianconero ha citato in giudizio Ughi per ridurre l’assegno di mantenimento del figlio da 10 mila a 5 mila euro al mese, dopo la fine dell'incarico da allenatore della Juventus nel 2019. Richiesta respinta.

     

    Ma la querelle continua ora in sede penale: Allegri nel 2021 ha infatti querelato la ex anche per appropriazione indebita e per violazione degli obblighi di assistenza familiare, sostenendo che la donna abbia impiegato per altri usi la cifra che doveva essere destinata al figlio.

     

    massimiliano allegri massimiliano allegri

    Da quella denuncia è nata un’inchiesta condotta dalla guardia di finanza e coordinata dal pm di Torino Davide Pretti, che ha calcolato oltre 200 mila euro di spese indebite su 600 mila euro percepiti in questi anni dalla donna. Per questo è stato chiesto il rinvio a giudizio dell’indagata: l’udienza preliminare si aprirà il 5 luglio.

     

    Tutto nasce dagli accordi presi dopo la fine della relazione tra Allegri e Ughi. Secondo quanto stabilito nel 2017 al momento della separazione Allegri doveva versare ogni mese diecimila euro a favore del figlio, che continuava a vivere con la mamma e l’altra figlia di lei, nata da una precedente relazione, oltre a varie altre spese. Ma nel 2019 l’allenatore ha firmato il divorzio con la Juventus e cogliendo lo spunto di questa diminuzione di reddito, ha chiesto ai giudici di dimezzare il contributo fisso per il bambino.

     

    MAX ALLEGRI MAX ALLEGRI

    Una domanda che è stata respinta per due volte, sia dal tribunale che dalla corte d’appello, anche perché nel frattempo Allegri ha ritrovato posto sulla panchina dello stadio della Juventus. Ma dall’analisi dei conti correnti depositati in quelle udienze, ha trovato materiale sufficiente per dimostrare la distrazione dei versamenti che finivano non solo per le spese di mantenimento del figlio, ma anche per investimenti personali della donna e anche per pagare la retta dell’università all’estero della figlia di lei.

     

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    Così, assistito dall’avvocato Pietro Nacci Manara del foro di Bari, ha portato la documentazione alla procura ed è stato avviato il procedimento penale in cui si è costituito come parte offesa.

     

    Dal canto suo la donna, difesa dall’avvocato Davide Steccanella del foro di Milano, ha sempre respinto al mittente qualunque accusa. In particolare ha rivendicato il fatto che il denaro sia servito per acquistare una casa a Livorno (dove entrambi sono cresciuti e si sono conosciuti), in cui il bambino passa le estati e i periodi di vacanza. 

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