Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”
giorgia meloni
La Giorgia Meloni che si è presentata ieri in Parlamento per rispondere alle domande di deputati e senatori, è apparsa sulla difensiva più di quanto fosse prevedibile. I sondaggi le sono favorevoli, idem la situazione internazionale. […] Eppure, il modo in cui ha replicato alle critiche, […] ha trasmesso la sensazione di una premier non proprio sicura delle proprie scelte.
Gli attacchi sul patto di Stabilità, sui tagli agli ospedali, sulla riforma delle regioni che divide l’Italia, erano scontati. […] Per questo, il modo in cui la leader della destra ha reagito è sembrato la spia di un esecutivo che si sente circondato, se non schiacciato dai problemi; problemi diversi, veri, gravi, ai quali cerca di rispondere come può a causa di difficoltà oggettive.
giorgia meloni
La sensazione è che lo scontro parlamentare tenda a esasperare la premier: soprattutto quando viene messa in discussione la sua politica sociale. Essere dipinta come chi fa tornare l’Italia all’epoca dell’«austerità» le deve suonare inaccettabile. […] Sono indicative le parole con le quali si è difesa dall’accusa di privatizzare una serie di aziende nei prossimi tre anni per incassare 20 miliardi di euro. «Concordo pienamente», ha detto, «sul fatto che le privatizzazioni non debbano avere come unico scopo quello di fare cassa per ridurre il debito pubblico...».
Il fatto che a puntarle il dito contro siano forze da lei ritenute responsabili della situazione disastrosa del Paese inasprisce i suoi toni. Sentirsi rimproverare dal M5S, promotore del reddito di cittadinanza e del Superbonus, di buttare i soldi, la induce a una reazione puntuta. Ma rischia di farla apparire ossessionata dai complotti; e tentata di scaricare ogni responsabilità all’esterno. […] sembra quasi che la premier non sia pienamente conscia della propria forza.
giorgia meloni alla camera 3